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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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impianti idroelettrici su<strong>da</strong>mericani, su quello anch’esso famosissimo <strong>di</strong> Iguasú nel triplice<br />

confine tra Bras<strong>il</strong>e Argentina e Paraguay.<br />

Non erano certo numeri a vanvera i suoi, né <strong>di</strong> certo se li era ripassati per l’occasione, ma si<br />

trattava semplicemente <strong>di</strong> un normale segno <strong>di</strong> quella sua proverbiale memoria ed affezione<br />

alle statistiche ed ai numeri in generale, in tante altre occasioni <strong>da</strong> lui sfoggiata.<br />

Da lì a poche settimane in Venezuela ci sarebbero state le elezioni presidenziali e lui volle<br />

confi<strong>da</strong>rci, pregandoci sornionamente <strong>di</strong> mantenerlo in segreto, che lui tifava per Carlos<br />

Andres Perez, suo amico socialdemocratico. Perez vinse le elezioni, però dovette subire <strong>il</strong><br />

colpo <strong>di</strong> stato del colonnello Chavez decisamente appoggiato <strong>da</strong> Fidel Castro: strano senso che<br />

hanno dell’amicizia certi capi politici!<br />

Mentre Fidel parlava animatamente con noi professori dell’Università Centrale del Venezuela,<br />

chiedendoci notizie del movimento studentesco al quale si sentiva molto affezionato <strong>da</strong><br />

quando visitando Caracas nei primi anni ’60 lo avevano ricevuto trionfalmente e <strong>da</strong> quando<br />

quegli stessi studenti si erano a suo sapere coperti <strong>di</strong> gloria ai tempi del ’68.<br />

Io avevo cercato con lo sguardo <strong>di</strong> incontrare Mariana che però si era allontanata <strong>da</strong>l gruppo e<br />

me ne rammaricai perché avevo detto a Fidel Castro che anche lei era stata studentessa in<br />

quell’università in quegli anni ’60 e naturalmente avrei voluto segnalargliela.<br />

Peccato, probab<strong>il</strong>mente era an<strong>da</strong>ta in bagno e non potevo neanche allontanarmi a cercarla<br />

perché la situazione si stava <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nando, <strong>da</strong>to che gli ultimi due gruppi ormai stanchi<br />

dell’attesa a causa della prolungata sosta <strong>di</strong> Fidel Castro con i venezuelani, si erano avvicinati<br />

<strong>di</strong> soppiatto e ci avevano poco a poco circon<strong>da</strong>ti, costituendo <strong>di</strong> fatto un solo grande gruppo<br />

intorno a Fidel.<br />

Dopo qualche minuto intravedo Mariana che <strong>da</strong>ll’ingresso della sala si <strong>di</strong>rige frettolosamente<br />

verso <strong>il</strong> nostro gruppo, coprendo qualcosa con le mani tenute stranamente basse e schiacciate<br />

sulla pancia. Senza avere <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernere troppo su quanto avevo visto, me la ritrovai<br />

affianco in prima f<strong>il</strong>a dopo che era riuscita ad inf<strong>il</strong>arsi, non so come, <strong>da</strong>l sempre più folto<br />

gruppo che circon<strong>da</strong>va Fidel.<br />

Dissi a Fidel: “Ah, ecco mia moglie, la studentessa della Centrale”, ma prima ancora che Fidel<br />

potesse aggiungere qualcosa, Mariana gli si rivolge con tono deciso offrendogli <strong>il</strong> libro aperto<br />

<strong>di</strong> Gianni Minà con una penna, e gli <strong>di</strong>ce: “Fidel, firmami <strong>il</strong> libro!”<br />

Di colpo un s<strong>il</strong>enzio tombale. Fidel la guar<strong>da</strong>, riflette un attimo ed esclama: “Eh no, non posso<br />

firmartelo, perché questa è una riunione collettiva e se lo firmo a te devo poi firmare qualcosa<br />

a tutti gli altri!” Un teso s<strong>il</strong>enzio ripiomba tra tutti noi vicinissimi a Fidel e dopo un istante, che<br />

a me parve infinito, Mariana esclama: “Beh si, è certo che siamo in una riunione collettiva,<br />

però, ...Fidel è sempre... Unico!” Il coman<strong>da</strong>nte acciglia lo sguardo, esita un attimo, poi <strong>di</strong> getto<br />

prende in mano <strong>il</strong> libro e la penna, ...e firma <strong>di</strong> botto. Poi, svelando un sorriso con i suoi occhi<br />

acuti ancor più che con le sue labbra seminascoste <strong>da</strong>lla barba, restituisce <strong>il</strong> libro e si accinge<br />

con mossa decisa a continuare <strong>il</strong> suo giro tra gli ospiti.<br />

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