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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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esalazioni pest<strong>il</strong>enziali, per cui non esiste più un volto roseo in <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>: la febbre malarica<br />

regna durante tutto l`anno, e sono pochi quelli che tirano innanzi la loro miserab<strong>il</strong>e vita sino<br />

all`età <strong>di</strong> sessant`anni. E con quale giustizia si può rimproverare ai brin<strong>di</strong>sini la loro indolenza,<br />

perché lavorano solo quattro ore al giorno e passano <strong>il</strong> rimanente della giornata nelle taverne,<br />

cercando <strong>di</strong> affogare nel vino la loro miseria? I lavori <strong>di</strong> alcuni anni ad<strong>di</strong>etro vennero così mal<br />

eseguiti <strong>da</strong>ll`ingegner Pigonati, forse per ignoranza o altra ragione, che la città è tuttora così<br />

miserab<strong>il</strong>e e insalubre com`era prima della sua venuta. Sebbene siano appena passati soli<br />

un<strong>di</strong>ci anni <strong>da</strong>cché l`opera <strong>di</strong> Pigonati è stata compiuta, già <strong>il</strong> canale è nuovamente bloccato<br />

<strong>da</strong>lle alghe e <strong>da</strong>lla rena...<br />

Il francese Antoine Laurent Castellan nel 1797 visitò <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>: ...La città é povera, non ci sono<br />

quasi affatto botteghe, e le poche non hanno che gli articoli <strong>di</strong> prima necessità. Le malattie<br />

hanno spopolato intere strade, <strong>il</strong> popolo si nutre poco e male, e stuoli <strong>di</strong> men<strong>di</strong>canti premono<br />

alle porte <strong>di</strong> chiese e conventi, dove si <strong>di</strong>stribuisce minestra. La maggior parte dei bambini<br />

non raggiunge la pubertà; gli altri, palli<strong>di</strong> e senza forza, trascinano un´esistenza triste e<br />

dolorosa che finisce spesso con spaventose malattie...<br />

Lo svizzero Charles Di<strong>di</strong>er nel 1829 visitò <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>: ...Decimata <strong>da</strong>lla malaria, la popolazione <strong>di</strong><br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> è scesa, <strong>da</strong> centom<strong>il</strong>a abitanti a seim<strong>il</strong>a, nel 1828 sono nati 270 e sono morti 484.<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> é pochissimo civ<strong>il</strong>izzata e poco industrializzata. Le campagne dei <strong>di</strong>ntorni sono vere<br />

steppe deserte e spesso paludose, dove si può camminare un giorno intero senza incontrare<br />

un viso umano e senza trovare un albero, sotto cui ripararsi <strong>da</strong>l sole...<br />

Ma per fortuna <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, nonostante <strong>il</strong> quadro così tetro, annoverava anche, e non pochissimi,<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>il</strong>lustri e amanti della propria cittá. E tra loro uno, Giovanni Monticelli, con la<br />

valorosa collaborazione <strong>di</strong> un altro <strong>il</strong>lustre brin<strong>di</strong>sino, Benedetto Marzola, si pro<strong>di</strong>gò in quegli<br />

anni bui, a <strong>di</strong>fesa del porto e della città <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>.<br />

Monticelli, avuto sentore <strong>di</strong> manovre <strong>di</strong> palazzo tendenti a <strong>di</strong>stogliere <strong>il</strong> re <strong>di</strong> Napoli<br />

Fer<strong>di</strong>nando II Borbone <strong>da</strong>l promuovere<br />

lavori <strong>di</strong> risanamento del porto <strong>di</strong><br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, si mob<strong>il</strong>itò in prima persona,<br />

recandosi più volte a Napoli e<br />

finalmente scrivendo per <strong>il</strong> re la sua<br />

famosa “Difesa della città e del porto <strong>di</strong><br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>” nell´agosto del 1831, e poi<br />

riscrivendola ampliata a 120 pagine con<br />

la collaborazione <strong>di</strong> Marzolla nel 1832.<br />

Una potente lobby, che presso la corte <strong>di</strong><br />

Napoli faceva capo all´ispettore generale<br />

delle acque e strade Giuliano De Fazio<br />

nonché socio or<strong>di</strong>nario della reale<br />

accademia <strong>di</strong> belle arti, si stava infatti<br />

adoperando alacremente ai <strong>da</strong>nni <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> per favorire Gallipoli, altra capitale <strong>di</strong>strettale<br />

della provincia <strong>di</strong> Terra d´Otranto. L´obiettivo per nulla celato della lobby era quello <strong>di</strong><br />

convincere <strong>il</strong> re ad abbandonare al suo destino <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> e <strong>il</strong> suo porto per sostituirlo con un<br />

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