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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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Facebook a <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>... social network SI e social network NO<br />

Non ho trovato un <strong>da</strong>to sufficientemente affi<strong>da</strong>b<strong>il</strong>e sul numero <strong>di</strong> quanti brin<strong>di</strong>sini, tra<br />

residenti in città e residenti in “<strong>Via</strong> <strong>da</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>” siamo su Facebook, però so che noi italiani<br />

siamo tra i popoli più affezionati a questo ormai famoso social network, e l´intuito mi <strong>di</strong>ce che<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> deve essere tra le città italiane a più alta densità <strong>di</strong> facebook-seguitori. Per gli amanti<br />

delle statistiche: “sono a oggi 24 m<strong>il</strong>ioni gli italiani che vi accedono almeno una volta al mese,<br />

e sono 17 m<strong>il</strong>ioni gli italiani connessi ogni giorno. In Puglia ce ne sono esattamente <strong>il</strong> 10% del<br />

totale, quin<strong>di</strong> 240000”. E a <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>? Direi tra 10000 e 20000: solamente iscritti al gruppo<br />

“<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>ni la mia gente”, siamo a oggi esattamente 2450, <strong>di</strong> cui un 200 in “<strong>Via</strong> <strong>da</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>”.<br />

Certo, quello dei networks -<strong>di</strong> Facebook e<br />

Twitter per citare solo i due più importanti<br />

e più famosi- è ormai tutto un fenomeno<br />

sociale universale, per estensione<br />

geografica e per estensione numerica,<br />

siamo m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong>! Eppure le polemiche non si<br />

placano e ci guazzano felici anche i soliti<br />

intellettuali, non tutti per fortuna, sempre<br />

solerti nel giu<strong>di</strong>care “<strong>da</strong>ll´alto” o anzi,<br />

meglio, si dovrebbe <strong>di</strong>re “<strong>da</strong>l chiuso” del<br />

loro pianeta. Sta girando in questi giorni<br />

sulla rete un articolo scritto <strong>da</strong> Vittorio<br />

Zucconi, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Repubblica.it,<br />

intitolato “No Social: gli intellettuali contro la rete”, che cita colleghi a bizzeffe, Morozov,<br />

Franzen, Pynchon, Wolfe, etc., che ne <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> tutti... “l`ineffab<strong>il</strong>e banalità e la<br />

<strong>di</strong>spotica stupi<strong>di</strong>tà dell`intelligenza collettiva”, solo per riassumere al massimo <strong>il</strong> concetto.<br />

Zucconi in prima persona poi, racconta che non riesce a reprimere <strong>il</strong> sospetto che “l`apparente<br />

libertà espressiva della rete sia soltanto la manifestazione <strong>di</strong> una nuova forma <strong>di</strong> controllo, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> sfruttamento, nell`apparenza dell`universalizzazione”. E certo... chi più ne ha, più<br />

ne metta!<br />

Ma, <strong>di</strong>co io, come fanno questi guru dell`intelletto tecnofobico a essere così sicuri nel<br />

<strong>di</strong>agnosticare e nel giu<strong>di</strong>care un qualcosa <strong>di</strong> così immenso senza avere esperienza in merito. E<br />

già... loro infatti non li usano e non li vivono i social networks, loro semplicemente li rifiutano<br />

a prescindere. E allora? Come si può pontificare sullo sconosciuto? Mah! Io personalmente <strong>da</strong><br />

qualche tempo cerco <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong> farlo.<br />

E per concludere sui giu<strong>di</strong>zi del “clan” potrei magari aggiungere che non c`è proprio nulla <strong>di</strong><br />

nuovo sotto <strong>il</strong> sole... mi sembra che i giu<strong>di</strong>zi sui social networks assomiglino un po’ a quelli a<br />

suo tempo già sprecati a proposito della cultura <strong>di</strong> massa, del cinema e dei rotocalchi, o della<br />

cultura sportiva <strong>da</strong> sta<strong>di</strong>o o <strong>da</strong> bar, o della cultura televisiva,... adesso è <strong>di</strong> quella <strong>di</strong>gitale. Quel<br />

che succede è, io credo, che i tempi passano, le epoche cambiano, <strong>il</strong> futuro è già nel presente...<br />

piaccia o non piaccia!<br />

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