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ANEXO L<br />

Trascripción del documento original en pergamena del año 1661,<br />

conservado en el Archivio Diplomatico di Trieste, que establece las reglas<br />

de la Congregación de San Francisco (o sea las Trece Casate).<br />

Constitutione ordini et constitutione della devota et nobile Congregatione o vero<br />

Fraternità di Santo Francesco, de quaranta Fratelli Nobili Tergestini.<br />

In quanta veneratione et stima debbon gli huomini che vivono vita christiana sotto<br />

il glorioso vessillo de Christo haver i luochi sacri, non è alcuno l’esprimer lo possa<br />

con favole, i quali con ogni lor forso et lo bene debbono procurar ch’a gloria sua<br />

si fondino, et constituiscono luochi pij, con quali cresca la Religione ad ogni suo<br />

colmo et sumità, la qual radicando ne’ cuori delle genti l’amabilissima gloria<br />

d’Iddio et con l’in<strong>com</strong>parabil sua virtù illuminando et infiamando gli animi de quali<br />

che l’osservano di giorno in giorno fioriscono in loro opere degne, pie et grate al<br />

nostro Signore, per mezzo poi delle quali maggiormente si stabilisce la pace et<br />

l’unione fra fratelli in Christo et la tranquilità de tutto il mondo della qual non è<br />

cosa veruna ch’a ciascuno debbi esser più cara, né che da tutti con maggior<br />

effetto d’animo desiderar si debba; et veramente si dia tener per fermo che ogni<br />

di qual sorte travagli, pene, in<strong>com</strong>odi et massime che li huomeni patiscono in<br />

questo mondo, da niuna altra caggione pervengino se non dalla giustissima ira<br />

d’Iddio provocata dalle male voglie et opinione degli huomeni allontanatesi da<br />

detta Religione, la qual è mezo et dritta via de unirsi con Dio optimo et massimo<br />

qui in terra et su nel Cielo. Perciò che questa santissima et benedetta Religione è<br />

quella in somma che s’associa et fa veri amici del Sommo et alto Iddio viva fonte<br />

et gratia d’ogni bene dobbiamo al tutto noi con ogni nostra forza imittarla et<br />

seguirla, la qual mediante l’aiuto d’Iddio augumentava per virtù di questa buona<br />

riforma.<br />

Essendo adunque questa Benedetta Confraternita ancor dell’anno 1246 da<br />

maggior nostri instituita, così possa alle santissime vie vostre di darci cotal carica<br />

da noi si farrà con somma sincerità di core per quanto farran le debol forze del<br />

nostro ingegno.<br />

Noi adunque a questo deputati publicaremo queste benedette leggi et santi ordini<br />

da noi refformati nel modo <strong>com</strong>e intendevasi, quali pregamo Iddio ottimo<br />

massimo ch’a laude et gloria sua per augumento er accrescimento di questa<br />

benedetta Congregatione, debbino con ogni sincerità esser conservata.<br />

Et primo che li fratelli di questa Congregatione haver debbino due governatori ò<br />

ver Camerarij elletti per il più numero di detta Congregatione, i quali per lor debito<br />

et officio debbino con ogni diligentia procurar l’utile et beneficio d’essa<br />

Congregatione et ad unquem esseguir quel tanto che dalli Fratelli di detta<br />

Congregatione iustamente fosse determinato.<br />

2° Item, che li detti Camerari insieme con il guardiano del convento de lo Santo<br />

Francesco debbino admonir tutti li fratelli che dui volte almeno all’anno, et si<br />

<strong>com</strong>ne ad ogni buon Christiano s’aspetta debbino confessando li suoi peccati<br />

reconciliarsi con il nostro Signore Iddio, le quali admonitioni debbino fare l’una lo<br />

primo di decembrio et l’altra il primo capitolo avanti la Resuretione del nostro<br />

Signore.<br />

3° Item, che di continuo così di giorno <strong>com</strong>e di notte si debbi ardere una lampada<br />

dinanzi all’Altar grande di Santo Francesco a veneratione del nostro Signore<br />

Jesu Christo, et si <strong>com</strong>e debitamente si deve fare.<br />

4° Item, che ad honore et laude di Iddio et Santo Francesco in ogni prima<br />

domeniga del mese si habbia celebrar una messa alla qual tutti li fratelli trovar si<br />

debbino con le candelle accesse, eccetto quelli che fossero impediti de infirmità ò<br />

ver d’alcun altro urgente impedimento, per li qual impediti debbino le lor mogli<br />

star alla detta Messa altrimente caschino alla pena de soldi 3 .<br />

126

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