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Codice della Cucina Lombarda - BuonaLombardia.it - Regione ...

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... Consideriamo ora un altro sistema di significazione: il cibo.<br />

La lingua alimentare è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a:<br />

1) dalle regole d’esclusione (tabú alimentari);<br />

2) dalle opposizioni significanti di un<strong>it</strong>á ancora da determinare<br />

(per esempio del tipo: salato/zuccherato);<br />

3) dalle regole d’associazione, sia simultanea<br />

(al livello di una pietanza), sia successiva (al livello di un menù);<br />

4) dai protocolli d’uso, che forse funzionano come una specie<br />

di retorica alimentare.<br />

Per quanto concerne la parola alimentare, molto ricca,<br />

essa comprende tutte le variazioni personali (o familiari)<br />

di preparazione e di associazione (si potrebbe considerare<br />

la cucina come una famiglia, soggiacente a un certo numero<br />

di ab<strong>it</strong>udini, come un idioletto).<br />

Il menù, per esempio, esemplifica molto bene la funzione<br />

<strong>della</strong> Lingua e <strong>della</strong> Parola: ogni menu è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o in riferimento<br />

a una struttura (nazionale, o regionale, e sociale), ma questa<br />

struttura è riemp<strong>it</strong>a diversamente a seconda dei giorni<br />

e degli utenti, proprio come una “forma” linguistica è riemp<strong>it</strong>a<br />

dalle libere variazioni e combinazioni di cui un locutore necess<strong>it</strong>a<br />

per un messaggio particolare. Il rapporto fra la Lingua e la Parola<br />

sarebbe qui abbastanza simile a quello riscontrabile nel linguaggio:<br />

è, grosso modo, l’uso, ossia una specie di sedimentazione<br />

delle parole, che forma la lingua alimentare; tuttavia, i fatti<br />

di innovazione individuale (ricette inventate) possono acquistare<br />

un valore ist<strong>it</strong>uzionale. Contrariamente al sistema del vest<strong>it</strong>o,<br />

manca qui l’azione di un gruppo di decisione: la lingua alimentare<br />

si cost<strong>it</strong>uisce unicamente a partire da un uso largamente collettivo<br />

o da una “parola” puramente individuale.<br />

(Roland Barthes, in “Elementi di Semiologia”)<br />

INDICE GENER ALE pagina<br />

Introduzione 5<br />

Le prepar azioni regionali<br />

Il riso 13<br />

Il maiale e la trippa 17<br />

Le paste ripiene 23<br />

Le uova 27<br />

La polenta 33<br />

Il pane 39<br />

Le patate 43<br />

Le preparazioni terr<strong>it</strong>oriali<br />

Sondrio e Valli 46<br />

Bergamo e Valli 54<br />

Como e il Lario 62<br />

Lecco, Monza e la Brianza 70<br />

Varese e il Ticino 80<br />

Milano 88<br />

Lodi 100<br />

Pavia, Oltrepò e Lomellina 108<br />

Cremona e Cremasco 120<br />

Mantova 130<br />

Brescia 142<br />

Garda e Iseo 150<br />

I prodotti tipici e tradizionali 158<br />

Indici e bibliografia 170

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