Codice della Cucina Lombarda - BuonaLombardia.it - Regione ...
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30’TEMPO DI ESECUZIONE<br />
ASPARAGI E UOVA<br />
Preparazione per 6 porzioni<br />
Ingredienti: ASPARAGI DI CANTELLO (1 kg), BURRO (120 g), UOVA (n. 6), GRANA PADANO DOP GRATTUGIATO (20 g).<br />
ESECUZIONE<br />
• Pulire gli asparagi e raschiare il<br />
gambo.<br />
• Riunirli e legarli in 6 mazzetti;<br />
tagliare la parte dura inferiore.<br />
• Mettere in una pentola abbondante<br />
acqua e portarla a ebollizione.<br />
• Salare e fare cuocere gli asparagi in<br />
piedi, con le punte lievemente fuori<br />
dall’acqua, per 15-20 minuti.<br />
• Scolare gli asparagi, disporre i<br />
mazzetti, sciolti dai legacci, uno<br />
per piatto.<br />
• In una pa<strong>della</strong> mettere il burro,<br />
farlo sciogliere, aggiungere le uova<br />
e cuocerle fi no a quando l’albume<br />
si è rappreso ma il tuorlo è ancora<br />
morbido.<br />
• Cospargere gli asparagi con il<br />
Grana e versare su ogni mazzetto<br />
un uovo.<br />
• Servire sub<strong>it</strong>o.<br />
NOTE: COTTI IN PIEDI,<br />
SERVITI A R AGGIER A<br />
Gli asparagi di Cantello, noti per<br />
la loro delicatezza, sono bianchi o<br />
bianchi con la punta rosa.<br />
Quando sono freschi, sono quasi<br />
completamente teneri, dolci e perciò<br />
commestibili quasi per intero.<br />
Si preparano per la cottura raschiandone<br />
accuratamente la parte basale, per<br />
toglierne le squamette più dure e<br />
la terra, tagliandone l’estrem<strong>it</strong>à<br />
inferiore per ridurli tutti <strong>della</strong> stessa<br />
misura e legandoli infi ne in mazzetti<br />
non troppo grandi. Si cuociono in<br />
piedi, possibilmente nell’appos<strong>it</strong>a<br />
pentola con cestello di sostegno,<br />
immersi nell’acqua fi no all’inizio<br />
<strong>della</strong> parte verde che cuoce a vapore<br />
e mantiene così la sua integr<strong>it</strong>à. Il<br />
tempo di cottura varia dai 12-14<br />
minuti per gli asparagi piccoli ai<br />
18-22 minuti per quelli più grossi.<br />
Si servono sul piatto di portata o<br />
individuale disposti a raggiera, con<br />
le punte verso il centro coperte con<br />
il condimento prescelto. Perché le<br />
uova possano scendere sugli asparagi<br />
senza rompersi sarebbe necessario<br />
friggerle nell’appos<strong>it</strong>o padellino con<br />
i bordi molto svasati.<br />
VARIANTI<br />
In Lombardia esistono altre varietà<br />
di asparagi tradizionali. Gli asparagi<br />
milanesi hanno la punta di color<br />
verde tenero, leggermente velato<br />
di violaceo, che si fa sempre più<br />
intenso verso il basso, dove si<br />
congiunge alla parte bianca. Gli<br />
asparagi di Cilavegna (provincia<br />
di Pavia) e quelli di Mezzago<br />
(provincia di Monza) sono entrambi<br />
bianchi con la punta rosa.<br />
LE PREPARAZIONI TERRITORIALI: VARESE E IL TICINO - 82<br />
La preparazione è comunque la<br />
stessa. Unica variante ammessa<br />
dai ricettari è la discrezional<strong>it</strong>à<br />
del formaggio, che, dovendo<br />
sciogliersi, richiede uova fr<strong>it</strong>te in<br />
burro abbondante e molto bollente.<br />
ABBINAMENTI<br />
Composti con le uova, gli asparagi<br />
formano un secondo completo,<br />
che può essere introdotto da un<br />
risotto o affiancato da un piatto<br />
di riso bianco cond<strong>it</strong>o con burro e<br />
formaggio. Sono prodotto presente<br />
sia nell’alta cucina alberghiera di<br />
origine francese, come contorno<br />
o guarnizione, sia in quella di<br />
terr<strong>it</strong>orio. Vino: Capriano del Colle<br />
DOC Bianco (o Trebbiano), giovane,<br />
dal gusto asciutto e leggermente<br />
asprigno, che dia equilibrio alle<br />
abbondanti morbidezze del burro.<br />
L’INGREDIENTE:<br />
GLI ASPAR AGI<br />
L’Asparagus officinalis, da non<br />
confondersi con l’asparago selvatico<br />
(Asparagus tenuifolius) abbondantissimo<br />
sulle Prealpi e nella Lombardia<br />
collinare, più sottile e amarognolo,<br />
era già conosciuto al tempo di Giulio<br />
Cesare (che, secondo Plutarco, ne<br />
avrebbe mangiati di ottimi nella casa<br />
milanese di Valerio Leonte, “cond<strong>it</strong>i<br />
con il burro al posto dell’olio”).<br />
Scomparve durante il Medioevo e fu<br />
di nuovo ibridato nel Quattrocento,<br />
entrando, fi no dal secolo successivo,<br />
nel repertorio dei grandi cuochi di<br />
corte. L’asparago è ricco di potassio<br />
e povero di calorie (29 kcal/100 g),<br />
e contiene quant<strong>it</strong>à apprezzabili di<br />
acido urico e purine. Nell’asparago<br />
è presente una sostanza (asparagina)<br />
che conferisce alle urine un odore<br />
caratteristico.<br />
VERDURA TIPICA DELLA<br />
TRADIZIONE LOMBARDA,<br />
GLI ASPARAGI MERITAVANO<br />
IN PASSATO SVARIATE SAGRE<br />
(I SPARGIAD) NELLE OSTERIE<br />
FUORI PORTA. ERANO SEGNALATI,<br />
NEL TERRITORIO DI CANTELLO<br />
E DI MONATE, DALLA GUIDA<br />
GASTRONOMICA D’ITALIA<br />
DEL TOURING CLUB (1931)<br />
A QUESTO DELICATISSIMO<br />
VEGETALE SI PRESTAVA TANTA<br />
ATTENZIONE DA SERVIRLI<br />
IN STOVIGLIE PARTICOLARI,<br />
COMPOSTE DA DUE DIVERSI<br />
PIATTI SOVRAPPOSTI, SEPARATI<br />
DA UN’INTERCAPEDINE<br />
NELLA QUALE VENIVA POSTA<br />
ACQUA BOLLENTE, PER<br />
MANTENERLI CALDI ED IMPEDIRE<br />
AL BURRO DI RAPPRENDERSI.<br />
30’TEMPO DI ESECUZIONE<br />
CAPPELLE<br />
Preparazione per 6 porzioni<br />
Ingredienti: CAPPELLE DI FUNGHI PORCINI (n. 6, di media grandezza), FOGLIE DI VITE (n. 6, grandi), OLIO DI OLIVA<br />
EXTRAVERGINE (40 g), TIMO (q.b.), SALE (q.b.), PEPE BIANCO (q.b.). Utensili: pietra ollare.<br />
ESECUZIONE<br />
• Pulire bene le cappelle di funghi<br />
con uno spelucchino sotto acqua<br />
fredda corrente, senza lasciarle<br />
a bagno.<br />
• Lavare le foglie di v<strong>it</strong>e.<br />
• Posare una cappella su ognuna<br />
delle foglie di v<strong>it</strong>e, cospargere con<br />
un po’ di timo, salare e pepare.<br />
• Pennellare con l’olio e chiudere<br />
ogni foglia molto bene con degli<br />
stecchini.<br />
• Far cuocere per circa 10 minuti<br />
sulla pietra ollare precedentemente<br />
scaldata e servire.<br />
NOTE:<br />
PULIRE I PORCINI<br />
Tutti i funghi temono l’acqua; i boleti,<br />
forn<strong>it</strong>i di micelio spugnoso, la temono<br />
più degli altri: non devono perciò<br />
essere bagnati, tanto meno sotto<br />
l’acqua corrente. Un’accurata pulizia<br />
dei porcini inizia dall’eliminazione<br />
<strong>della</strong> parte inferiore del gambo, alla<br />
quale sono attaccati i residui terrosi.<br />
Successivamente, con un coltello,<br />
si raschia la parte superiore del<br />
gambo, asportando anche le parti<br />
che risultino intaccate dai vermi.<br />
La cappella e il gambo (non il<br />
micelio!) si strofi nano poi con un<br />
panno inumid<strong>it</strong>o.<br />
In questa ricetta si utilizzano solo<br />
le cappelle: i gambi, tagliati a fette<br />
regolari, possono andare a insaporire<br />
un risotto o cost<strong>it</strong>uire la base per<br />
minestre e creme di funghi; tr<strong>it</strong>ati<br />
grossolanamente entrano nel ripieno<br />
del tacchino e <strong>della</strong> gallina.<br />
VARIANTI<br />
La ricetta è una variante rispetto<br />
a quella più diffusa che prevede la<br />
cottura sulla piastra, sulla griglia<br />
o in cartoccio. Il pampino di v<strong>it</strong>e<br />
aromatizza i funghi e conserva loro<br />
il giusto grado di umid<strong>it</strong>à. Talvolta<br />
al timo è aggiunto mezzo spicchio<br />
d’aglio tr<strong>it</strong>ato fi nissimo.<br />
ABBINAMENTI<br />
Una cappella per commensale<br />
può essere un antipasto; due o più<br />
cost<strong>it</strong>uiscono un secondo piatto<br />
più che un contorno. In tutti i casi<br />
il vino adatto è un rosato: ottimo<br />
un Garda Colli Mantovani DOC<br />
Chiaretto.<br />
L’INGREDIENTE:<br />
I FUNGHI<br />
Le zone alpine e prealpine sono un<br />
vero e proprio paradiso terrestre per i<br />
raccogl<strong>it</strong>ori di funghi, principalmente<br />
in autunno, ma anche in primavera<br />
LE PREPARAZIONI TERRITORIALI: VARESE E IL TICINO - 83<br />
DI<br />
INFRASCA PORCINI<br />
e in estate. La raccolta è oggi<br />
disciplinata da rigidi regolamenti<br />
regionali.<br />
Oltre al Boletus edulis (il porcino),<br />
sono molto ricercate tutte le altre<br />
varietà di boleti: il Boletus aureus<br />
(leccino), il Boletus castaneus (porcino<br />
dei castagni), il Boletus elegans<br />
(laricino), il Boletus granulatus<br />
(pinarello o pinaccio), il Boletus<br />
rufus (albarello), il Boletus badius<br />
(porcino baio).<br />
Ottimi freschi, i boleti sono i<br />
funghi che meglio si prestano<br />
all’essiccazione e alla conservazione,<br />
risultando così i più ricercati, anche<br />
in ragione <strong>della</strong> loro quasi assoluta<br />
riconoscibil<strong>it</strong>à.<br />
I buoni raccogl<strong>it</strong>ori di funghi sanno<br />
tuttavia che la varietà dei miceti<br />
eduli presenti sui rilievi lombardi<br />
comprende molte altre specie<br />
di grande pregio gastronomico:<br />
l’Aman<strong>it</strong>a caesarea (ovulo, ormai<br />
divenuto rarissimo), l’Armillariella<br />
mellea (chiodino, dal fi ne aroma di<br />
mandorla), l’Agaricus (prataiolo,<br />
presente anche in pianura), il<br />
Cantharellus (gallinaccio), la<br />
Clavaria (conosciuta come d<strong>it</strong>ola<br />
o manina), il Clytocibe nebularis<br />
(agarico nebbioso), la Lepiota procera<br />
(mazza di tamburo, impareggiabile<br />
cotoletta vegetale, una volta impanata<br />
e fr<strong>it</strong>ta), il candido Lycoperdon<br />
(pet de lûf o vescia), la Russola,<br />
dal gusto leggermente piccante.<br />
Dal punto di vista nutrizionale i<br />
funghi sono ricchi di sali minerali<br />
e v<strong>it</strong>amine ed hanno basso apporto<br />
calorico: la sostanza fi brosa di cui<br />
sono principalmente cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i li rende<br />
diffi cili da digerire se consumati<br />
in quant<strong>it</strong>à eccessiva.<br />
PIÙ PRECISAMENTE:<br />
CAPPELLE DI FUNGHI PORCINI<br />
IN FRASCA ALLA PIETRA<br />
OLLARE. IN FRASCA,<br />
PERCHÉ AVVOLTE IN UNA<br />
FOGLIA DI VITE, CON UNA<br />
TECNICA USATA ANCHE<br />
PER ARROSTIRE UCCELLINI,<br />
POLPETTE O ALTRI CIBI<br />
DI PEZZATURA PICCOLA,<br />
SENZA FARLI ASCIUGARE<br />
TROPPO. LA PIETRA OLLARE<br />
(DA OLLA, PENTOLA)<br />
È UNA PARTICOLARE<br />
SEDIMENTAZIONE DI TALCO,<br />
CLORITE E MICA,<br />
DALLA QUALE SI RICAVAVANO<br />
ARTIGIANALMENTE<br />
VASETTI E PENTOLE;<br />
OGGI VI SI FABBRICANO<br />
LASTRE (BEOLE O PIODE)<br />
PER LA COTTURA<br />
NEL CAMINO<br />
O SUL BARBECUE.