Codice della Cucina Lombarda - BuonaLombardia.it - Regione ...
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60’TEMPO DI ESECUZIONE<br />
GIORNO DI RIPOSO 1 PER L’ IMPASTO<br />
LE PREPARAZIONI TERRITORIALI: CREMONA E CREMASCO - 128<br />
SPONGARDA<br />
Preparazione per 4 porzioni<br />
Ingredienti:<br />
Farcia: MIELE (100 g), VINO BIANCO (1/2 bicchiere), PANE BISCOTTATO POLVERIZZATO (100 g), FARINA DI MANDORLE (30 g),<br />
NOCCIOLE SMINUZZATE (30 g), NOCI TRITATE (30 g), CANDITI (50 g), PINOLI (1 cucchiaio), UVETTA (1 cucchiaio), BRANDY<br />
PER AMMOLLARE L’UVETTA, PEPE (1 pizzico), CANNELLA (1 pizzico), MACIS (1 pizzico), CORIANDOLO (1 pizzico), NOCE<br />
MOSCATA (1 pizzico).<br />
Pasta: FARINA (200 g), ZUCCHERO (60 g), BURRO MORBIDO (50 g), SALE (1 pizzico), POCO VINO BIANCO, OLIO (2 cucchiai).<br />
ESECUZIONE<br />
• Mettere in una pentola il miele<br />
con il vino bianco e portare a<br />
bollore, cuocere per 2-3 minuti a<br />
fiamma bassa, togliere dal fuoco<br />
e incorporare il pane biscottato,<br />
la farina di mandorle e le nocciole<br />
tr<strong>it</strong>ate abbastanza fine e le noci<br />
invece un po’ più grossolane<br />
e le varie spezie, rimettere sul<br />
fuoco e mescolando unirvi anche<br />
i cand<strong>it</strong>i a cubetti piccoli, i pinoli<br />
e l’uvetta ammollata nel brandy e<br />
scolata. Mescolare tutto per bene<br />
e togliere dal fuoco, coprire e<br />
lasciare riposare coperto minimo<br />
per un giorno, meglio se 4-5.<br />
• Per la composizione del dolce<br />
impastare la farina con il burro,<br />
lo zucchero, il sale e l’olio con<br />
tanto vino bianco quanto basta<br />
ad ottenere un impasto sodo<br />
e profumato, lavorare a lungo<br />
la pasta, dividerla in 2 parti e<br />
stenderla con un mattarello su<br />
un foglio di carta forno allo<br />
spessore di circa 3 mm e con un<br />
diametro di 20/22 cm.<br />
• Distribuire il composto preparato<br />
precedentemente su un disco<br />
di pasta con attenzione perché<br />
risulterà sodo aiutandovi con una<br />
forchetta e coprire con l’altro disco,<br />
bucherellare la superficie con i<br />
rebbi <strong>della</strong> forchetta e controllare<br />
che i bordi siano ben saldati fra<br />
loro, ungere con un po’ di olio<br />
usando un pennello da cucina<br />
e infornare a metà altezza con<br />
temperatura a 160/170°C per<br />
circa 25/30 minuti.<br />
• Sfornare e mettere a freddare<br />
su una gratella, lasciar riposare<br />
il dolce anche 4 giorni prima di<br />
servirlo.<br />
NOTE<br />
Il termine spongata designa almeno<br />
sei opere di pasticceria: paste<br />
liev<strong>it</strong>ate e spugnose distribu<strong>it</strong>e a<br />
Pavia al termine delle processioni,<br />
dolci finissimi a base di marmellata<br />
e cand<strong>it</strong>i di Sarzana (Liguria), la<br />
torta rotonda, schiacciata e farc<strong>it</strong>a<br />
di Busseto (Parma), la specil<strong>it</strong>à<br />
natalizia di Brescello e, rivest<strong>it</strong>a<br />
di cioccolata, di Reggio, la sfoglia<br />
ripiena di marmellata, mandorle,<br />
miele e uva passa di Massa-Carrara<br />
(fonte: Guida gastronomica<br />
d’Italia, 1931).<br />
ABBINAMENTI<br />
Il vino ideale può essere sia un<br />
bianco dolce (moscato) sia uno<br />
secco (malvasia).<br />
L’INGR EDIENTE:<br />
L’UVA SULTANINA<br />
È una varietà d’uva di origine greca,<br />
turca o iraniana e particolarmente<br />
nota per il fatto che viene utilizzata,<br />
attraverso un processo di essiccazione,<br />
per ottenere l’uva passa. È un’uva<br />
bianca caratterizzata dal possedere<br />
acini piccoli, senza semi ed alto<br />
contenuto di zucchero.<br />
Gli acini si presentano di colore<br />
verde chiaro sebbene, giunti ad<br />
un elevato grado di maturazione,<br />
possano assumere una colorazione<br />
ambrata ed un elevato grado di<br />
contenuti zuccherini. L’uva era<br />
tradizionalmente importata nei<br />
paesi anglosassoni dai terr<strong>it</strong>ori<br />
dell’impero ottomano, da cui il<br />
collegamento del nome dell’uva<br />
con la figura del sultano.<br />
Attualmente la Turchia e l’Australia<br />
sono i maggiori produttori di<br />
questa uva.<br />
LA STORIA DELLA SPONGARDA<br />
DI CREMA POTREBBE RISALIRE<br />
AD ALCUNE CENTINAIA<br />
DI ANNI FA. LO STORICO<br />
PIETRO TERNI DESCRIVE<br />
CON GRANDE DOVIZIA<br />
DI PARTICOLARI LA CENA<br />
OFFERTA A CREMA NEL 1526<br />
DA MALATESTA BAGLIONI E<br />
ACCENNA ANCHE AI DOLCI:<br />
MARZAPANE CUM MALVASIA,<br />
TORTA BIANCA, TORTA DE PERI,<br />
TORTA DE HERBE, SFOGLIATA<br />
DE ZUCHARO, BUTIRRO<br />
E CINAMONO, OFFELLE,<br />
PIGOCHATE, MANDORLATE,<br />
TORTA DE PISTACCHI E DI<br />
ZUCHARO. NELLA TORTA<br />
BIANCA FATTA CON FARINA,<br />
ZUCCHERO, SPEZIE E BURRO SI<br />
IDENTIFICHEREBBE L’ORIGINE<br />
DELLA SPONGARDA. SOLO<br />
NEL XX SECOLO È SPECIALITÀ<br />
BEN NOTA CON IL NOME<br />
DI TORTA SPONGARDA<br />
E PRESENTE NELLA<br />
GUIDA GASTRONOMICA<br />
D’ITALIA DEL 1931.