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Codice della Cucina Lombarda - BuonaLombardia.it - Regione ...

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COMO COMO<br />

E IL LARIO<br />

Il terr<strong>it</strong>orio comasco (che oggi ingloba le aree <strong>della</strong> provincia di<br />

Como, dalle quali possiamo escludere la fascia meridionale che si<br />

tuffa nella Brianza) presenta tradizioni e usi alimentari abbastanza<br />

omogenei, incentrati su alcuni fattori ambientali e climatici (il lago,<br />

la montagna) che hanno infl uenzato un peculiare orientamento verso<br />

lo sfruttamento di specifi che risorse.<br />

Anche la storia ha giocato un ruolo affatto trascurabile: la frequente<br />

opposizione verso i milanesi, il fatto che le grandi vie di commercio<br />

verso il Nord Europa passavano un tempo (e ancora oggi) di qui e,<br />

in tempi più recenti, l’attrattiva turistica delle aree lacustri, hanno<br />

determinato il radicamento di stili gastronomici piuttosto stratifi cati<br />

e differenziati dal resto delle aree lombarde.<br />

Rispetto a molte tradizioni alimentari dell’Italia Settentrionale,<br />

la razione tipica lariana, pur conservando una generale impronta<br />

pauperistica, è molto più varia: per le basi amilacee, oltre al riso,<br />

al mais e alle patate, si fa ampio ricorso ai cereali minori (miglio,<br />

orzo, segale, avena), al grano saraceno e alle castagne; fra le carni,<br />

la preferenza va a quelle bianche o di selvaggina, con inferiore<br />

insistenza verso quelle bovine e, soprattutto, di maiale; il pesce<br />

di acqua dolce non è una presenza sporadica; gli ortaggi sono<br />

ampiamente rappresentati e, insieme alle erbe selvatiche, vanno ad<br />

arricchire le minestre e le zuppe più povere; la stessa frutta (grazie<br />

alla benevolenza del clima) è presente in buona varietà.<br />

Ma è soprattutto nei condimenti che la cucina tipica lariana assume<br />

connotati originali: all’impero del burro e del lardo (una costante dei<br />

moduli padani) si contrappone il ricorso abbondante all’olio di oliva<br />

(di produzione locale, e dotato di una caratteristica leggerezza) e agli<br />

oli vegetali (di linosa, di noci, di ravizzone).<br />

Nemmeno il ricorso al burro o al consumo di formaggi grassi è<br />

così dominante come si potrebbe pensare sulla base <strong>della</strong> locale<br />

specializzazione produttiva: questi prodotti erano per lo più<br />

commercializzati nella più ricca Milano, mentre sulla mensa lariana<br />

restavano, come ingredienti, gli scarti <strong>della</strong> lavorazione casearia:<br />

siero e latticello.<br />

Non è un caso, fra l’altro, che le persistenti carestie che hanno<br />

affl <strong>it</strong>to l’area padana e fi nanco la Brianza (e le malattie conseguenti,<br />

soprattutto la pellagra dovuta all’alimentazione monomaidica),<br />

hanno in parte risparmiato le popolazioni lariane, per la saggezza nel<br />

comporre formulazioni sì povere, ma nutr<strong>it</strong>ivamente equilibrate.<br />

LE PREPARAZIONI TERRITORIALI: COMO E IL LARIO - 63

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