Analisi ambientale iniziale del territorio di Porto Conte - RES - MAR
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almeno pari a 5 milioni <strong>di</strong> m3. Tale superficie è riferita al periodo <strong>di</strong> massimo invaso.<br />
CORPI IDRICI SOTTERRANEI<br />
Acque sotterranee<br />
Sono significativi gli accumuli d’acqua contenuti nel sottosuolo permeanti la matrice rocciosa, posti al <strong>di</strong><br />
sotto <strong>del</strong> livello <strong>di</strong> saturazione permanente. Fra esse ricadono le falde freatiche e quelle profonde (in<br />
pressione o no) contenute in formazioni permeabili, e, in via subor<strong>di</strong>nata, i corpi d’acqua intrappolati entro<br />
formazioni permeabili con bassa o nulla velocità <strong>di</strong> flusso. Le manifestazioni sorgentizie, concentrate o<br />
<strong>di</strong>ffuse (anche subacquee) si considerano appartenenti a tale gruppo <strong>di</strong> acque in quanto affioramenti <strong>del</strong>la<br />
circolazione<br />
Tab_4.2.2./a Caratteristiche dei corpi idrici significativi<br />
Spetta alle Regioni classificare i corpi idrici; nell'Unità Idrografica Omogenea (UIO) Barca, il Piano <strong>di</strong> Tutela<br />
<strong>del</strong>le Acque (PTA) <strong>del</strong>la Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna, in<strong>di</strong>vidua come unico corso d’acqua significativo<br />
è il Rio Barca, tra i laghi e gli invasi oltre al Lago <strong>di</strong> Baratz, unico lago naturale, <strong>del</strong>la Sardegna, sono<br />
significativi e pertanto monitorati anche il Lago <strong>del</strong> Rio Cuga a Nuraghe Attentu, mente tra le acque <strong>di</strong><br />
transizione l’unico corpi idrico significativo è lo Stagno <strong>di</strong> Calich. Per quanto riguarda le acque marino<br />
costiere la rete <strong>di</strong> monitoraggio interessa solo il lungomare <strong>del</strong>la città <strong>di</strong> Alghero.<br />
I corsi d’acqua, che attraversano il <strong>territorio</strong>, hanno un regime pluviale, cioè sono fortemente con<strong>di</strong>zionati dalle<br />
precipitazioni atmosferiche. Si tratta per lo più <strong>di</strong> corsi d’acqua, permanenti o temporanei, con un regime<br />
variabile caratterizzato da forti piene e da estreme magre.<br />
Come detto il principale corso d’acqua è il Rio Barca, che raccoglie tutte le acque <strong>del</strong>la Nurra <strong>di</strong> Alghero e<br />
che alimenta la piccola laguna costiera, denominata Stagno <strong>del</strong> Calich.<br />
Lo Stagno <strong>del</strong> Calich, è l’unica laguna salmastra presente nel contesto algherese: <strong>di</strong> circa 70 ettari, con una<br />
profon<strong>di</strong>tà massima <strong>di</strong> due metri e con una ampia foce, localizzato a Nord <strong>del</strong>l’abitato <strong>di</strong> Alghero è formato<br />
dalle foci <strong>del</strong> Rio Fangal a sud, <strong>del</strong> Rio Barca a est e <strong>del</strong> canale Oruni a nord, nel quale si convoglia una<br />
buona parte <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong>la regione; lo stagno è alimentato dal Rio Barca stesso. Lo stagno comunica con il<br />
mare attraverso il canale <strong>di</strong> Fertilia, una apertura naturale allargata durante i lavori <strong>di</strong> bonifica <strong>del</strong> 1938-40. Le<br />
acque <strong>del</strong>la laguna sono salmastre ed i valori <strong>del</strong>la salinità subiscono forti variazioni nei <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong><br />
<strong>del</strong>l’anno: durante l’estate l’apporto <strong>di</strong> acqua dolce è quasi nullo ed il ricambio idrico è determinato quasi<br />
esclusivamente dal flusso e dal riflusso <strong>del</strong>le maree. La laguna presenta una forma allungata, parallela alla<br />
linea <strong>di</strong> costa; il nome potrebbe derivare da questa sua forma a calice il cui gambo, penetrando all’interno<br />
<strong>del</strong>la Nurra, si allunga in un braccio <strong>di</strong>stinto, noto con il <strong>di</strong>minutivo <strong>di</strong> Calighèt, dove l’acqua è più dolce.<br />
2. Qualità dei corpi idrici superficiali<br />
La Normativa prevede che per ciascun bacino idrografico devono essere raccolte le informazioni sullo stato<br />
qualitativo e quantitativo <strong>del</strong>le risorse idriche.<br />
Lo stato <strong>di</strong> qualità <strong>ambientale</strong> dei corpi idrici superficiali è definito sulla base <strong>di</strong> tre stati:<br />
- stato ecologico: descrive la complessità degli ecosistemi acquatici, e la natura fisica e chimica <strong>del</strong>le<br />
acque e dei se<strong>di</strong>menti, le caratteristiche <strong>del</strong> flusso idrico e la struttura fisica <strong>del</strong> corpo idrico; gli<br />
elementi chimici che saranno considerati per la definizione <strong>del</strong>lo stato ecologico saranno, a<br />
seconda <strong>del</strong> corpo idrico, i parametri chimici e fisici <strong>di</strong> base relativi al bilancio <strong>del</strong>l’ossigeno ed allo<br />
stato trofico. Per la valutazione <strong>del</strong>lo stato ecologico si utilizza generalmente l’in<strong>di</strong>ce biotico esteso<br />
(I.B.E.) per i corsi d’acqua superficiali;<br />
- stato chimico: è definito in base alla presenza <strong>di</strong> microinquinanti ovvero <strong>di</strong> sostanze chimiche<br />
pericolose. La valutazione <strong>di</strong> questo stato è effettuata inizialmente in base ai valori soglia riportate<br />
nella <strong>di</strong>rettiva 76/464/CEE e nelle <strong>di</strong>rettive da essa derivate, nelle parti riguardanti gli obiettivi <strong>di</strong><br />
qualità nonché nell’allegato 2 sezione B; nel caso per gli stessi parametri siano riportati valori<br />
<strong>di</strong>versi, deve essere considerato il più restrittivo.<br />
- stato <strong>ambientale</strong>: è definito in relazione al grado <strong>di</strong> scostamento rispetto alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> un corpo<br />
idrico <strong>di</strong> riferimento, quello, cioè, con caratteristiche biologiche, idromorfologiche, e fisico-chimiche.<br />
tipiche <strong>di</strong> un corpo idrico relativamente immune da impatti antropici.<br />
Carichi prodotti da fonte puntuale e da fonte <strong>di</strong>ffusa.<br />
Il Piano <strong>di</strong> Tutela <strong>del</strong>le Acque (PTA) <strong>del</strong>la Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna ha in<strong>di</strong>viduato per ciascuna<br />
l'Unità Idrografica Omogenea i centri <strong>di</strong> pericolo potenziale: nella U.I.O. <strong>del</strong> Barca il centro <strong>di</strong> pericolo<br />
potenziale puntuale più rilevanti è dato dall’area industriale <strong>di</strong> Alghero, mentre per quanto riguarda i centri <strong>di</strong><br />
pericolo <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>ffuso l’ U.I.O. <strong>del</strong> Barca ricade una <strong>del</strong>le aree a maggiore vocazione agricola, quella<br />
<strong>del</strong>la Nurra – Sassarese, nella quale le attività <strong>di</strong> coltivazione intensive possono essere considerate dei CDP<br />
<strong>di</strong>ffusi. Si riporta <strong>di</strong> seguito uno stralcio <strong>del</strong> PTA relativo ai carichi prodotti da fonte puntuale e da fonte <strong>di</strong>ffusa.