Analisi ambientale iniziale del territorio di Porto Conte - RES - MAR
Analisi ambientale iniziale del territorio di Porto Conte - RES - MAR
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- Cartografia, Figure, Tabelle<br />
Inquadramenti dei piani <strong>di</strong> classificazione acustica<br />
Fig_ 2.1.11/a<br />
Tab_ 2.1.11/a<br />
Scheda 4: Suolo<br />
Fonte dei dati<br />
- Carta dei suoli <strong>del</strong>la Sardegna, 1:250.000_Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna – Università <strong>di</strong> Cagliari.<br />
- Comune <strong>di</strong> Alghero<br />
- Carta <strong>del</strong>le aree sensibili alla desertificazione_ Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna<br />
- ARPAS (_ Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna<br />
- Carta <strong>di</strong> sintesi <strong>del</strong>la pericolosità da frana_ Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna<br />
- Carta <strong>di</strong> sintesi <strong>del</strong>la pericolosità idraulica_ Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna, Assessorato <strong>del</strong>l'Industria<br />
Servizio Attività Estrattive<br />
- Comune <strong>di</strong> Alghero, Settore Ambiente Ecologia<br />
- Piano <strong>di</strong> prevenzione, conservazione e risanamento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l'aria ambiente. RegioneAutonoma <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, approvato con D.G.R. n.55/6 <strong>del</strong> 29/11/200.<br />
Livello e qualità dei dati<br />
Buona<br />
Priorità tematismo<br />
Alta<br />
- Stato attuale <strong>del</strong>la componente<br />
Il <strong>territorio</strong> <strong>di</strong> Alghero è caratterizzato da una notevole complessità geologica, morfologica, pedologica e, grazie<br />
ad una frequentazione antropica plurimillenaria, anche nella copertura vegetale e nell’uso <strong>del</strong> suolo.<br />
Sono descritti sinteticamente i principali lineamenti <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali.<br />
- Caratteristiche geologiche<br />
Nel <strong>territorio</strong> algherese sono presenti formazioni geologiche che chiudono un arco temporale che si estende,<br />
quasi senza soluzione <strong>di</strong> continuità, dal tardo Paleozoico all’Olocene.<br />
La genesi <strong>di</strong> queste formazioni è imputabile ad una serie <strong>di</strong> complesse attività tettoniche che hanno dato origine a<br />
depositi continentali, quali ad esempio le arenarie rosso-violacee <strong>del</strong> Permiano, <strong>di</strong>ffuse principalmente lungo la<br />
costa sia tra Punta <strong>del</strong> Gall e <strong>Porto</strong> Ferro, sia in aree <strong>di</strong> minore estensione tra Calabona e Poglina, o alle alluvioni<br />
terrazzate plio-pleistoceniche <strong>del</strong>la Nurra, ma anche ai depositi marini legati alle ingressioni marine <strong>del</strong> Giura-<br />
Creta che responsabili <strong>del</strong>la genesi dei rilievi occidentali.<br />
Si riconoscono tre paesaggi principali.<br />
a) Paesaggio dei rilievi se<strong>di</strong>mentari<br />
Sono <strong>del</strong>le imponenti formazioni se<strong>di</strong>mentarie calcaree legate alle ingressioni marine che hanno interessato la<br />
Sardegna durante il Giurassico e il Cretacico (Mesozoico). In particolare sono stati attribuiti al Giurassico i rilievi<br />
<strong>di</strong> Monte Doglia, Timidone e Zirra, risalirebbero al Cretacico le punte estreme <strong>del</strong>le penisole <strong>di</strong> Capo Caccia e <strong>di</strong><br />
punta Giglio, l’area <strong>del</strong> Lazzaretto e il tratto <strong>di</strong> costa compreso tra Punta Negra e Fertilia.<br />
Queste forme si collegano a nord ai depositi arenacei rosso-violacei che chiudono la linea <strong>di</strong> costa da Punta <strong>del</strong><br />
Gall fino a <strong>Porto</strong> Ferro. Le formazioni calcaree si innalzano bruscamente dal mare dando origine a pareti verticali<br />
o quasi verticali la cui altezza varia dagli oltre 300 m <strong>di</strong> Punta Cristallo ai pochi metri in prossimità <strong>del</strong> porto <strong>di</strong><br />
Tramariglio.<br />
b) Paesaggio <strong>del</strong>le formazioni effusive cenozoiche<br />
I terrazzi alluvionali <strong>del</strong>la Nurra sono limitati ad est da una serie <strong>di</strong> rilievi che senza soluzione <strong>di</strong> continuità si<br />
spingono dall’imme<strong>di</strong>ato entroterra <strong>del</strong>la spiaggia <strong>di</strong> Poglina fino al confine, a nord, con Olmedo e Ittiri.<br />
La genesi <strong>di</strong> questi rilievi è ascrivibile agli importanti fenomeni effusivi che hanno interessato la Sardegna centrale<br />
e centro-occidentale durante l’Oligocene e il primo Miocene. Questi rilievi, esempio Monte Calvia, Monte Riccio,<br />
Monte San Giuliano, sono spesso caratterizzati da sommità tabulari, o mesas, originate da colate laviche che<br />
hanno protetto dall’erosione le sottostanti formazioni, ignimbriti, trachiandesiti, ecc..<br />
c) Paesaggio dei depositi alluvionali ed eolici <strong>del</strong> Pliocene e <strong>del</strong> Pleistocene<br />
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