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Scarica | Download - art a part of cult(ure)

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…FABBRICARE, PROGETTARE, COSTRUIRE SU MISURA UNA VERITA’<br />

UNIVERSALE… Troppa gente oggi ha verità assolute… troppa gente oggi<br />

ancora vede. o meglio, CERCA il punto di fuga all’orizzonte dove proiettare le<br />

proprie ambizioni, le proprie verità…<br />

… “il momento costruttivo” di ogni potere terreno è, secondo BACHTIN,<br />

“violenza,repressione, menzogna, trepidazione e paura dei soggiogati…” …ma<br />

non basta frabbricare la VERITA’ con cura…, non basta COSTRUIRE REGOLE<br />

da rispettare, bisogna costruire il TERRORE DELLA PUNIZIONE….<br />

Come dice ALBERTO ABRUZZESE: sino all’avvento del computer la<br />

multimedialità era la somma e l’integrazione tra diversi media (stampa,<br />

cinema, radio, TV, spettacolo, etc ), forme di vita vissuta prodotte e donate<br />

dall’industria <strong>cult</strong>urale, diabolica invenzione del soggetto moderno (avete<br />

presente? Il Principe e poi il Borghese e poi l’identità collettiva dei sistemi di<br />

massa) per consentire ciò che altrimenti sarebbe stato impossibile e cioè –<br />

attraverso grandi simulacri collettivi, meravigliosi fantasmi del desiderio –<br />

riconoscere se stessi, le cose e le relazioni con gli altri superando ogni barriera<br />

spazio-temporale, ogni resistenza fisica.<br />

La multimedialità del cyberspace è un’altra cosa: il consumatore può<br />

attraversare forme espressive diverse con uno stesso contenuto emotivo e<br />

senza stare al gioco di forza delle identità moderne. E’ la possibilità di rivalsa<br />

di una autodeterminazione territoriale rispetto all’autorità delle mappe, alle<br />

leggi dei controllori. I sorvegliati hanno finalmente a disposizione un<br />

linguaggio instabile per spiazzare i sorveglianti e per sfuggire alla punizione<br />

dei testi, delle sacre scritt<strong>ure</strong> e delle leggi. .<br />

…A TUTTO QUESTO NON C’E’ SOLUZIONE perché NON C’E’ ALCUN<br />

PROBLEMA… E QUINDI… SONO PRONTO A CREDERE A TUTTO CIO’ CHE è<br />

INCREDIBILE…<br />

Tabula rasa; ormai quasi tutti i programmi, tutti gli avvenimenti saranno<br />

inghiottiti dalla BIGNESS, PAESAGGIO POST-ARCHITETTONICO privo di una<br />

teorizzazione… un’azione-rivoluzione senza programma… indipendente da<br />

qualsiasi volantà sociopolitica.<br />

Il modello di modernizzazione ha perso la sua forma di RAPPRESENTAZIONE<br />

data mediante la definizione di tutte le categorie dell’organizzazione e del<br />

pensiero sociali in termini propriamente sociali, ossia nei termini delle funzioni<br />

svolte dagli attori e dalle istituzioni per garantire la coesione della società e la<br />

sua capacità di addatarsi ai cambiamenti neccessari… ma oggi con<br />

l’annullamento dello spazio-tempo sequenziale e didascalico, e con l’uscita<br />

(PER FORTUNA) fisica e mentale della prospettiva rinascimentale<br />

(ingabbiamento ad un ordine gerarchico di apparizione) i RITRATTI SOCIALI<br />

sono superati a favore di caratteristiche INDIVIDUALI CHE PRENDONO IL<br />

SOPRAVENTO.<br />

La prospettiva rinascimentale,si è sviluppata a p<strong>art</strong>ire da ondate di<br />

alfebitizzazione anche molto lontane, che hanno determinato la<br />

ristrutturazione della mente in un nuovo modello di organizzazione del<br />

pensiero e che hanno strutturato,socialmente e politicamente ,la storia<br />

dell’uomo stesso con un pensiero socio-politico VOLTO A IMMOBILIZZARE,<br />

COMANDARE,DIRIGERE E STERILIZZARE L’ESPERIENZA UMANA, fissando il<br />

mondo secondo una logica di qualcuno all’apice della piramide… …la volontà di<br />

pochi di fissare il mondo per analizzarlo nel tempo.<br />

La realtà di oggi, però, è troppo grande per essere ingabbiata nel<br />

cyberspace… certe categorie non esistono più, quindi l’OPERA non si può<br />

considerare prodotto, o forma, o spazio ESCLUSIVO dell’ARTISTA ma<br />

PRODUZIONE CONNETTIVA data da un’ESPERIENZA NEODIMENSIONALE IN<br />

CUI L’ARTISTA STESSO NON E’ ALTRO CHE IL PROGETTISTA DI UN META<br />

LINGUAGGIO.<br />

Stiamo diventando RESPONSABILI di quella p<strong>art</strong>e di NOI che grazie<br />

all’intelligenza CONNETTIVA estendiamo in ogni punto del mondo… è proprio<br />

all’interno del proprio punto di vista,che va ri-letto il proprio mondo o meglio il<br />

proprio VOLUME (il mondo privato e il mondo pubblico sono inscindibile<br />

connessi (…). Le tirannie e le servitù di alcuni sono le tirannie e le servitù di<br />

altri. (V. WOOLF, LE TRE GHINEE.)<br />

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