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E’, per così dire, rassicurante trovare un’operazione <strong>art</strong>istica ancora interessata a trattare<br />

tematiche di questo tipo, che possono coinvolgere chiunque ma, allo stesso tempo,<br />

scegliere di adottare degli strumenti e una linea di ricerca innovativa e forte nel suo<br />

messaggio.<br />

L’amato e largamente stimato gallerista Ugo Ferranti ci lasciava appena due anni fa e oggi<br />

la sua galleria – spazio al quale lui ha dedicato tutta la sua vita, arrivando a scegliere<br />

questo stesso luogo come scenario dal quale salutare i suoi <strong>art</strong>isti e le persone che lo<br />

avevano sempre accompagnato- conserva una linea originale e propositiva, continuando<br />

ad accompagnare gli <strong>art</strong>isti scoperti e sostenuti negli anni passati (Bruno Ceccobelli,<br />

Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Domenico Bianchi, ma anche Andrea Fogli, Andrea<br />

Aquilanti, Alfredo Zelli e i più giovani Davide Fagioli, Andrea Nicodemo, Lucia<br />

Leuci) e anche interessandosi a fig<strong>ure</strong> nuove e ad inediti punti di osservazione che si<br />

sviluppano all’interno del sistema-Arte.<br />

Così facendo, nella poetica della galleria Ferranti, pur restando presente una sotterranea<br />

predilizione per un linguaggio concettuale e minimalista, si coglie un’apertura verso gli<br />

sviluppi che avvengono in questi ambiti. A questo interesse verso strumenti ed espressioni<br />

sperimentali, tuttavia, si affiancano anche esposizioni in cui sono tematiche di natura più<br />

intimistica e introspettiva ad essere poste in primo piano, occasioni in cui l’<strong>art</strong>e si pone al<br />

servizio di una ricerca più quotidiana e personale.<br />

La sensazione da cui vieni colta al momento in cui si supera la cristallina soglia è sempre<br />

di una certa deferenza, come se la storia che ha accompagnato e scritto questo luogo -i<br />

suoi personaggi con le sue forme, suoni e parole- fossero impressi nelle quattro pareti che<br />

lo delimitano e ti avvolgessero al tuo ingresso, spuntando fuori dagli angoli. La buona<br />

notizia è che non si tratta di una storia conclusa e, sempre con dedizione e un’attenta<br />

critica, le sue pagine continuano ad essere qui scritte.<br />

Interiors, a cura di Manuela Pacella, dal 19 marzo al 30 aprile 2010. GALLERIA UGO<br />

FERRANTI, via dei Soldati 25a,orari dal lunedì al venerdì 11-13h e 16-20h.<br />

Immagini:<br />

Opera di Cristina Falasca<br />

Opera di Giorgia Fincato<br />

Opera di Maddalena Vantaggi<br />

Opera di Stefano Minzi<br />

Articolo pubblicato su <strong>art</strong> a p<strong>art</strong> <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>): http://www.<strong>art</strong>ap<strong>art</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net<br />

Copyright © 2011 <strong>art</strong> a p<strong>art</strong> <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>).<br />

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