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Scarica | Download - art a part of cult(ure)

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espressiva. Anche ai supporti iniziali, che erano corteccia di eucalipto, si sono affiancati più<br />

recentemente la tela o la c<strong>art</strong>a riciclata. Artisti anziani e quelli più giovani sono quindi<br />

affiancati in una carrellata di opere di grande qualità dove si evidenziano stili appena<br />

differenti e appr<strong>of</strong>ondimenti di temi divisi tra uomini e donne. Ci sono regole, in questa<br />

pratica, che possiamo non comprendere ma che vanno accolte come originarie, anch’esse:<br />

così, le donne, tante, raccontano per immagini alcune storie, i maschi si occupano,<br />

essenzialmente, di quelle rituali. Il carosello di elementi, composizioni, strutt<strong>ure</strong> pittoriche<br />

si anima di vita vissuta, seppur comunicata, abbiamo detto, per strade emblematiche dove<br />

la conoscenza e la mappatura del territorio è tra le caratteristiche principali.<br />

Curiosamente, questi <strong>art</strong>isti restituiscono quasi tutto come visto dall’alto: pensando che<br />

per tantissimo tempo non hanno avuto la possibilità né la volontà di volare - palloni<br />

aerostatici, aerei o elicotteri erano per loro diavolerie impensabili- sorprende questa<br />

capacità di dipingere tutto in pianta, da un punto di osservazione che da soggettivo si<br />

rivela oggettivo e condiviso. Forse questo loro essere sciamani ha reso possibile una<br />

qualche uscita dal corpo – come ricordavano anche certi nativi americani – ed esperienze<br />

extracorporee?<br />

La mostra, in questo senso, è piena di input e riferimenti, talvolta richiamando un certo<br />

purismo, altre l’astrattismo lirico…: tutto, però, in loro, c’era prima. Le associazioni d’idee<br />

che ci vengono alla mente sono inevitabili ma anche inimmaginabili: sfiorano certe scelte<br />

non-figurative che conosciamo bene, dagli sfondi di Klimt, alle decorazioni Art<br />

Nouveau, alle vibranti messe in opera di Klee, a quelle del Franti ek Kupka più<br />

astratto, a Mirò più arioso, al più strutturato De Stijl, all’Art Brut e a Debuffet, poi a<br />

Burri, persino all’Accardi, toccando l’Optical, la Pattern and Decoration newyorkese<br />

(specialmente californiana) anni Settanta, giungendo a certa grafica legata alle esperienze<br />

lisergiche e al muralismo tribaleggiante di un Keith Haring. Un progetto e una mostra,<br />

insomma, davvero eccellenti.<br />

Ce la descrivono meglio i due curatori, che l’hanno differenziata per aree:<br />

“Sì, abbiamo diviso in cinque p<strong>art</strong>i principali questa straordinaria produzione <strong>art</strong>istica<br />

la cui provenienza abbraccia tutti gli stati del continente australiano. Il panorama<br />

completo diviso per tribù sarebbe impossibile da comporre a causa del grande<br />

numero di popoli, ognuno con un proprio idioma”<br />

Questa produzione prima veniva realizzata solo per tramandare la conoscenza e a volte<br />

veniva anche abbandonata; oggi è fatta anche per essere venduta, esposta, fatta<br />

conoscere a un pubblico più vasto ma sempre fedele a se stessa. Ha prezzi diversificati<br />

ed è oggetto di commercio, investimento e speculazione economica tanto che da<br />

una quindicina d’anni è aumento vertiginosamente il suo valore, come riportano Guido<br />

Candela, Maurizio Biordi in Arte etnica tra <strong>cult</strong>ura e mercato. Una guida alla<br />

lettura (Skira, Milano). Quella aborigena, poi, è degna di grande attenzione: Emily Kame<br />

Kngwarreye, Clifford Possum, Lorna Fencer, Makinti Napanagka, dagli anni ’80 ad<br />

oggi hanno raggiunto quotazioni record, da Sotheby’s e da altre case d’asta, fino a luglio<br />

2008, quando un dipinto di Possum è stato aggiudicato per la ragguardevole cifra di due<br />

milioni e quattrocento mila dollari australiani (un milione e seicento mila euro). Rover<br />

Thomas, con una sua opera ha che superano il milione di euro…<br />

Roma- Museo di Palazzo Incontro, Via Dei Prefetti 22. La mostra è in corso dal 18<br />

gennaio al 25 aprile 2010, orario: 10-19, lunedì chiuso. Info e altro:<br />

www.nationalgalleryfirenze.it. Ufficio Stampa National Gallery Firenze: Lucilla<br />

Quaglia, 338.7679338.<br />

Commenti a: "Arte etnica: a chi?! Australia today.<br />

Capolavori degli Aborigeni d’Australia | di Barbara<br />

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