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Il Testimone - Sane Society

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37.<br />

Puck era una reminiscenza del Bardo. A distanza di tanti anni, Alvano non ricordava più come l’aveva<br />

conosciuta. Forse si erano incontrati davanti ad un piatto di spaghetti alla bolognese in Church Street, in<br />

quel piccolo ristorante italiano. Oppure al parco, il sabato pomeriggio, quando tutti andavano a dare da<br />

mangiare ai cigni ed alle anitre. Avevano passeggiato spesso e a lungo intorno alle mura romane. Avevano<br />

visitato il museo, avevano giocato a tennis sul campo dietro il teatro romano. Era piccola, si può dire<br />

graziosa, coi capelli corti, tanto da sembrare un maschio, su di una faccia squadrata e regolare. Le labbra<br />

piccole, gli occhi neri, le ciglia folte ornavano un volto che diventava fortemente espressivo quando si<br />

infervorava in interminabili discussioni che la facevano diventare polemica, aggressiva, spesso dura e<br />

provocatoria. Parlava un inglese molto fluente e scorrevole. Le piacevano la letteratura, l’arte, la musica.<br />

Indossava attillati blu jeans sotto abbondanti, colorati maglioni maschili che la facevano aumentare di<br />

volume. Spesso si presentava in ardite minigonne che la stessa Mary Quant non si sarebbe mai sognata di<br />

consigliare alle sue clienti. A volte, alle gambe, aveva delle lunghe calze colorate, un colore diverso per<br />

gamba. Oppure, non indossava nulla, lasciando brillare alla luce del sole il colore rosa della sua pelle per il<br />

godimento di chi se la portava a fianco nel parco, al cinema, al college, al ristorante o a ballare.<br />

Oltre all’inglese, parlava il francese e il tedesco. Era una olandese del nord. Diceva che la sua famiglia era<br />

di Groningen e che sarebbe diventata famosa nel mondo del teatro. Al momento faceva la baby sitter a casa<br />

di una famiglia molto nota in città. Si era iscritta anche ad un corso di teatro su Shakespeare e andava matta<br />

per quel personaggio mezzo elfo mezzo uomo che portava il suo stesso nome e che era il giullare-attendente<br />

del re Oberon. Un personaggio difficile, in grado di cambiare forma alla sua persona ed agli oggetti. Spesso<br />

giocava e imbrogliava chi aveva a che fare con lui.<br />

Io non sapevo molto di Puck a quel tempo, voglio dire del personaggio shakespeariano e perciò un nome<br />

valeva l’altro. Mi interessava uscire con una ragazza. Tutti avevano una ragazza da quelle parti, in quegli<br />

anni. Verulamium era piena di immigrati provenienti in gran parte dal continente: francesi, tedeschi,<br />

portoghesi, spagnoli. Non mancavano gli italiani. Li trovi dappertutto. Anche in Alaska a vendere gelati agli

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