Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
92<br />
MONOLOGO<br />
Sono Alvano, il testimone. <strong>Testimone</strong> dei cambiamenti di questa valle. Cambiamenti importanti, degni di essere<br />
studiati, analizzati, ricostruiti. Attualità e realtà di un clima che cambia e con esso la gente. Qui come altrove. Gli<br />
ultimi dieci anni in questa parte del mondo, nel cuore dell’Europa, nel meridione della penisola, ho visto salire la<br />
temperatura in estate per la gioia di tanti. Sole, mare, calore, amore, sapori che possono, però, portare ad improvvisi<br />
furori della natura. Anche dei piccoli cambiamenti nel comportamento del clima, un trascurabile aumento di qualche<br />
mezzo grado nel termometro, possono avere un grave impatto sulle nostre vite. Negli anni scorsi si sono verificate<br />
grosse catastrofi naturali nel nostro paese. Dall’altra parte del mondo improvvisi e devastanti uragani hanno ucciso<br />
decine di migliaia di esseri umani. Qui in Europa ci sono state valanghe, alluvioni, frane, sia di inverno che d’estate.<br />
Tutti sembrano concordare sul fatto che questi non sono fenomeni slegati tra di loro, ma sono collegati al<br />
surriscaldamento del pianeta. Ad esso sono da riportare i fatti di cui ho deciso di parlare, da testimone. Gli scienziati<br />
ritengono che se le temperature continuano a salire ci saranno altre forti perturbazioni atmosferiche che prenderanno<br />
varie forme a seconda dei posti dove avranno luogo. Avvengono spesso in zone montagnose, poco distanti dal mare, o<br />
sul mare stesso. Possono essere considerate eccezionali quando accadono per la prima volta. La seconda volta non lo<br />
sono più. Se commettete l’errore, allora, di costruire un campeggio ai piedi di una collina da dove si sa che verrà giù<br />
acqua, c’è il rischio che il debole sistema di canali per il deflusso delle acque, non basterà, se ci saranno piogge<br />
abbondanti.<br />
Le variazioni climatiche sono uno dei fattori importanti da prendere in considerazione quando accadono disastri di<br />
questo tipo. Fino a dieci, venti anni fa i cambiamenti della temperatura ambientale non venivano presi in<br />
considerazione. Molti ritenevano che bastavano le norme e le direttive in uso per secoli per difendere l’ambiente. Si<br />
riteneva che se accadeva qualcosa di grosso in termini di alluvioni, frane, inondazioni era per cause naturali e il<br />
capitolo era chiuso. Difficilmente la cosa si sarebbe ripetuta. Ora, dopo alcuni tragici eventi succeduti in sequenza, in<br />
circostanze simili ed in posti diversi, non è più possibile ragionare in questo modo. Se il clima continua a cambiare,<br />
avrete estati sempre più calde, incendi più frequenti, piogge più abbondanti che non potete più considerare impreviste.<br />
Le parti più vulnerabili del sistema sono destinate a crollare. Come è successo quella notte. Vi avevo avvisato. Vi<br />
avevo inviato messaggi premonitori rimasti inascoltati. La mia valle l’avete trasformata in una pattumiera. <strong>Il</strong> mio<br />
fiume l’avete ridotto ad una cloaca. Vesevo , che ha un carattere diverso dal mio, preferisce le maniere forti e mi<br />
rimprovera spesso di essere troppo tenero con voi. Dice che quanto prima farà sentire di nuovo la sua voce e per voi<br />
non ci sarà scampo. Io invece sono vostro amico. Amo l’atmosfera magica della mia valle. I ricchi e fertili campi arati<br />
e coltivati, i frutti rigogliosi, la gente laboriosa, i villaggi sparsi e diversi. Per migliaia e migliaia di anni vi ho<br />
osservato, amato, protetti. Ho favorito le vostre attività, i vostri commerci, i vostri traffici. Ho gioito nel partecipare<br />
alle vostre feste, nel sentire i vostri canti, nell’ammirare i vostri fuochi nelle notti stellate di agosto. Ho apprezzato il<br />
vostro lavoro, la costruzione delle grandi opere, le strade, le autostrade, le ferrovie, le grandi fabbriche. Da quassù non<br />
potevo non ammirare il vostro ingegno, la vostra voglia di vivere, il vostro amore per la vita. Ma quello che accadde<br />
quella notte non sarebbe accaduto se voi non aveste abusato, se voi aveste capito i segnali che in più di una occasione<br />
vi ho inviato. Quanti incendi sul mio corpo. Quanti maltrattamenti alla mia vegetazione. Quante violenze alle mie<br />
sorgenti. Quanti sentieri e valloni distrutti o trasformati in strade. Quante cave abusive. Quante discariche clandestine.<br />
Quante case costruite là dove solo le acque avrebbero dovuto scorrere libere verso il fiume. Quanti pozzi avete<br />
scavato succhiando acque dal mio corpo. Quante fogne avete costruito dirigendole nel mio amato fiume.<br />
Tutta quella gente non sarebbe morta, non avrebbe perso la casa, non avrebbe subito i danni e le beffe di un potere<br />
scellerato, le ambizioni e le superficialità di politici inadeguati ed inetti, l’arroganza di un sistema che non conosce<br />
umanità. Quando sfondai le pareti di quell’ospedale sapevo che medici e infermieri stavano lavorando alacremente e<br />
con coraggio a dare aiuto e conforto a chi era lì ricoverato e chi tra quelle mura era riparato in cerca di una via di<br />
scampo. Ma il mio corpo ormai stava cedendo, i miei fianchi sfiniti ed appesantiti dalle piogge, dovevano tracimare. E<br />
dentro di me sentivo la pressione delle acque salire. Ecco perché quando la frana scese aveva quella velocità. Nessuno<br />
avrebbe potuto resistere alla forza che si scatenava dalle mie viscere. Sentii le voci, le grida, le urla, i gemiti, i lamenti,<br />
le imprecazioni, i silenzi, le bestemmie, i richiami, le preghiere, le maledizioni di chi non poteva capire, non poteva<br />
sapere, non poteva vedere. Le luci si spensero, il cortile fu inondato di fango. I letti dei pazienti travolti, le scale<br />
crollate, il fragore dell’inferno, prima del silenzio della morte.<br />
Eh, sì, l’ho sentito quel poveraccio raccontare che c’erano diciassette persone nella sua casa. Nove appartenevano alla<br />
sua famiglia e sette erano suoi vicini. Era uscito per vedere cosa stava succedendo fuori. I pompieri che passavano gli<br />
dissero cosa fare. Poi all’improvviso sentì un tremendo rumore ed ebbe paura del peggio. Pochi attimi dopo, si ritrovò<br />
nel fango. Solo fango. Un mare di fango. Ci volle poco per rendersi conto che la casa era comple tamente inondata.