Storia del Trapani I - Franco Auci
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Ma quella giornata e quella partita meritano di essere ricordate rileggendo<br />
quanto in proposito scrisse Girolamo Marchello sul “Giornale di Sicilia”:<br />
Giornata radiosa e memorabile per lo sport trapanese. Quella che era la<br />
più attesa, la più grande, la più fervida aspettativa degli sportivi trapanesi ha<br />
trovato finalmente la più concreta e realistica soluzione: <strong>Trapani</strong> ha finalmente<br />
il suo stadio.<br />
La decennale aspirazione degli appassionati di tutti gli sport è stata esaudita,<br />
e la nostra città può oggi vantare un impianto di prim’ordine, creato senza<br />
risparmio di mezzi, e quindi dotato <strong>del</strong>le attrezzature moderne, le più valide<br />
possibili.<br />
La cerimonia inaugurale è stata semplice e suggestiva, scevra da ogni forma<br />
di pomposità, ma ricca di entusiasmo e di calore sportivo. Sul prato erboso,<br />
carezzato da un leggero vento di tramontana e baciato da un sole tiepido che<br />
dava al verde la sfumatura <strong>del</strong>lo smeraldo, sono entrate per prime le rappresentanze<br />
sportive <strong>del</strong> capoluogo e <strong>del</strong>la provincia, seguite, sùbito dopo, dalle<br />
squadre calcistiche <strong>del</strong> Taranto e <strong>del</strong> <strong>Trapani</strong>, protagoniste <strong>del</strong>l’odierno confronto.<br />
La folta e multicolore schiera degli atleti è stata salutata dagli inni <strong>del</strong>la<br />
Banda degli Artigianelli e dal boato fragoroso di una folla enorme ed entusiasta,<br />
che ha fatto da cornice superba al quadro stupendo di uno spettacolo indimenticabile.<br />
Subito dopo si introducevano le autorità e, su un palco appositamente preparato,<br />
S. E. Rev.ma Corrado Mingo, Vescovo <strong>del</strong>la diocesi, benediva lo stadio<br />
polisportivo provinciale. Prendeva, quindi, la parola il Delegato alla Provincia,<br />
prof. avv. Corrado De Rosa, il quale pronunciava il discorso di rito, tra la<br />
viva ma silenziosa attenzione <strong>del</strong>le diecimila persone presenti, e quindi ringraziava<br />
brevemente il sindaco Bassi, a nome <strong>del</strong>la città e di tutte le rappresentanze<br />
sportive.<br />
Alle 14,50 in punto, l’atto di consacrazione era praticamente concluso, in<br />
mezzo all’osanna <strong>del</strong>irante di una folla dall’entusiasmo incontenibile, assiepata<br />
sulle maestose scalee <strong>del</strong>la nuova opera, laddove svettavano al cielo terso, quasi<br />
in segno di giubilo, le variopinte bandiere innalzate a festa per la grande occasione.<br />
Quindi qualche minuto di silenzio, e poi il trillo di Acernese lacerava<br />
l’aria di Raganzili e chiamava per la prima competizione i rosso-blu pugliesi<br />
ed i granata trapanesi, oggi in maglia bianca per dovere di ospitalità.<br />
Superate, quindi, le formalità di rito, si entrava nel vivo <strong>del</strong>la competizione.<br />
Una competizione, è bene affermarlo sùbito, drammatica, avvincente, emotiva,<br />
entusiasmante; un incontro in tutto degno <strong>del</strong>la importanza <strong>del</strong>la manifestazione<br />
e che resterà impresso a caratteri d’oro nella memoria degli sportivi trapanesi,<br />
non già perché legato al giorno di apertura <strong>del</strong>lo stadio, ma per i colpi di scena<br />
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