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Storia del Trapani I - Franco Auci

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Trapanese; ebbe il suo distintivo ed istituì due categorie di soci: gli ordinari<br />

(lire una al mese) e gli allievi (centesimi cinquanta al mese). Si ottenne, nelle<br />

ore libere dalle lezioni, l’uso <strong>del</strong>la palestra di Via Spalti, previ accordi anche col<br />

custode Passalacqua, il non dimenticato cerbero dalla lunghissima barba sempre<br />

pronto ad agitare l’inseparabile nodoso bastone. La prima formazione<br />

calcistica ebbe a capitano Abele Mazzarese; a ciò è forse dovuta l’incertezza<br />

sulla origine <strong>del</strong> calcio a <strong>Trapani</strong>. Presto però cedette lo scettro ad altro giuocatore<br />

che si rivelò sùbito di grandi capacità: Tonino Tosto. Abele Mazzarese <strong>del</strong> resto<br />

puntava al podismo…”.<br />

“Tonino Tosto - prosegue Pappalardo - fu dunque il vero capitano. Coraggioso,<br />

generoso, instancabile condottiero riuscì a polarizzare attorno a lui la<br />

simpatia di tutti i giuocatori. Compatimento e diffidenza e talvolta addirittura<br />

sdegno accompagnavano da parte <strong>del</strong>la cittadinanza queste prime attività. Ma la<br />

figura <strong>del</strong> presidente da un canto e l’immediato sorgere di un nutrito nucleo di<br />

accaniti tifosi dall’altro era sufficiente a contrastare lo scetticismo cittadino”.<br />

A questo punto è d’obbligo una osservazione. Cioè o la memoria trasse in<br />

inganno Pappalardo, nel senso che l’Associazione di cui dà notizia la Gazzetta<br />

di <strong>Trapani</strong> <strong>del</strong> 2 aprile 1905 è in realtà l’U.S. Trapanese, oppure la prima società<br />

calcistica non aveva avuto alcun seguito. D’altra parte il dubbio viene alimentato<br />

da quanto lo stesso Pappalardo aveva scritto nella monografia su <strong>Trapani</strong><br />

edita nel 1949 a cura <strong>del</strong>l’E.P.T. nel capitolo dedicato allo sport, vale a<br />

dire: “La prima società Polisportiva che sorse a <strong>Trapani</strong> con criteri moderni e<br />

larghi fu l’U.S. Trapanese, presieduta dal marchese Giuseppe Platamone. Iniziò<br />

l’attività intorno al 1907… Diede impulso alla scherma e al ciclismo e ai rami,<br />

allora nuovi per <strong>Trapani</strong>, <strong>del</strong> podismo e <strong>del</strong> calcio”.<br />

La prima partita<br />

Ma rieccoci alla pubblicazione curata da Pappalardo per il Panathlon nel<br />

1966. “Finalmente venne il giorno <strong>del</strong>la prima gara ufficiale. Palermo-<strong>Trapani</strong><br />

a <strong>Trapani</strong>. Siamo nell’ottobre <strong>del</strong> 1908. Il marchese Platamone, legato da ottimi<br />

rapporti con le migliori famiglie palermitane (e particolarmente con Vincenzo<br />

Florio, il creatore <strong>del</strong>la Targa Florio) era riuscito a concordare l’incontro. In<br />

quel tempo non c’erano né professionisti né sovvenzioni e tutto veniva pagato<br />

dai giuocatori: allenatori, viaggi, tenute, palloni, ecc. sì che a praticare il calcio<br />

a Palermo erano giovani di cospicue famiglie. Essi a proprie spese si recavano a<br />

Napoli e a Roma e avevano costituito una squadra assai temibile specie negli<br />

incontri di Coppa Lipton. Alla palestra di Via Spalti convennero duecento per-<br />

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