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Storia del Trapani I - Franco Auci

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stagione 1935-36; <strong>del</strong>le trattative per l’ingaggio di qualche buon giuocatore<br />

sono in corso; la campagna dei soci è stata iniziata e procede alacremente.<br />

Ecco l’attività svolta durante quest’ultimo periodo. Con tutto ciò, confesso,<br />

però, di non essere ancóra abbastanza ottimista. Infatti ritengo che essendo<br />

arrivati a questo punto, l’ultima <strong>del</strong>le cose che ci si può aspettare è che la<br />

Juventus partecipi al prossimo campionato nelle stesse condizioni di debolezza<br />

organica degli anni precedenti ed è per questo che voglio ancóra una volta<br />

esaminare la possibilità di risolvere definitivamente il problema <strong>del</strong> finanziamento<br />

di questa società calcistica che nel campo sportivo tiene alto il nome<br />

<strong>del</strong>la città di <strong>Trapani</strong>.<br />

Ho già dimostrato altra volta che i contributi che la cittadinanza dà allo<br />

S.C. Juventus non sono proporzionati alle esigenze <strong>del</strong> sodalizio e tanto meno<br />

alla capacità economica <strong>del</strong>la cittadinanza stessa.<br />

La questione è tutta qui; e trovo, quindi, che è su questo punto che bisogna<br />

battere.<br />

Tutti i cittadini devono sentire che lo Sport Club Juventus risponde a una<br />

necessità di prestigio cittadino; devono sentire che lo S.C. Juventus è l’espressione<br />

di <strong>Trapani</strong> fascista nel campo sportivo nazionale. Naturalmente, però,<br />

questo sentimento deve essere provato aderendo entusiasticamente al Club neroazzurro<br />

e non rifiutando di dare ciascuno il proprio contributo.<br />

Non è da oggi che io mi sforzo, e non solo scrivendo, di riuscire ad assicurare<br />

alla Juventus certezza di vita e possibilità di sviluppi attingendo i mezzi di<br />

cui abbisogna dai contributi di tutti gli sportivi e cittadini. Nè ciò deve ritenersi<br />

impossibile quando si pensi che trovando solo mille e cinquecento persone disposte<br />

a cacciar fuori dal proprio portafogli L. 10 mensili (la stessa quota che<br />

si paga in tutti gli altri circoli <strong>del</strong>la città) il problema juventino si potrebbe<br />

considerare già bello e risolto.<br />

Cosa molto difficile, senza dubbio; ma, ripeto, non impossibile. È vero, infatti,<br />

che mille e cinquecento persone, disposte a contribuire alla vita <strong>del</strong>la<br />

Juventus con L. 10 al mese, sono mille e cinquecento persone, cioè un buon<br />

numero, ma è altresì vero che la nostra città conta una popolazione di circa<br />

70.000 abitanti.<br />

Bisogna intensificare, dunque, al massimo la campagna dei soci e convincersi<br />

che solo tale azione svolta in estensione ed in profondità, potrà assicurare<br />

efficienza e sviluppi allo S.C. Juventus.<br />

Ove si sarà capaci di procurare al sodalizio nero-azzurro qualche migliaio<br />

di soci; ove si sarà capaci di portare a contatto <strong>del</strong> giuoco <strong>del</strong> calcio quella<br />

parte di cittadinanza che è rimasta al gusto di cinquanta anni fa; la soluzione<br />

<strong>del</strong> problema juventino si potrà considerare raggiunta.<br />

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