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2009 - Gustolocale

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La Grouse è un uccello selvatico delle isole britanniche che vive nelle brughiere<br />

d’erica, appartenente alla famiglia dei tetraoni (per i non cacciatori si tratta di un<br />

uccello della famiglia delle Pernici) di taglia un po’ più grossa delle beccacce,<br />

ma sempre a carne rossa.<br />

E proprio le Grouse sono state le protagoniste di una cena proposta da Roberto<br />

Agosti, fi duciario della condotta Slow Food Val Leogra, e dal Ristorante da<br />

Beppino di Schio, che hanno saputo trasportare vitualmente gli intervenuti in un<br />

viaggio nel nord Europa.<br />

Una serata particolare, vista l’originalità di questa cacciagione di piuma raramente<br />

presente sulle nostre tavole, impreziosita dall’abbinamento con i vini della<br />

Valpolicella dell’azienda Pier Paolo e Stefano Antolini.<br />

Il bravo Claudio ha accolto gli invitati con una serie di fi nger food a base di selvaggina<br />

veramente gustosi e raffi nati, abbinati insolitamente al Valpolicella classico,<br />

un vino non proprio da aperitivo, che però, vista l’occasione e le preparazioni,<br />

ha trovato comunque perfetta collocazione. In seguito, come preludio del<br />

piatto forte, è stata servita la supa coada, tradizionale zuppa che “fa resuscitare<br />

i morti”: deliziosa, di giusta sapidità, realizzata perfettamente come tradizione<br />

vuole, accompagnata dal Valpolicella Ripasso, vino armonioso, rotondo, di piacevolezza<br />

“internazionale”. Su questa defi nizione Pierpaolo Antolini ha preso<br />

la parola e spiega: “non è un vino cercato in cantina. Mi è venuto così, lo ha<br />

voluto la Terra, la sua terra: le dolci collina della Valpolicella. Lì, a 350 mt, dimorano<br />

vigne principalmente di Corvina, Corvinone e Rondinella, olivi e ciliegi, su<br />

marogne di terreno argilloso-tufaceo, con un microclima caratterizzato da forti<br />

escursioni termiche, senza l’ausilio di irrigazione di sostentamento. La nostra<br />

Le Grouse sposano<br />

il Moropio<br />

Emozionante cena organizzata da Slow Food Val Leogra<br />

al Ristorante Da Beppino. Dove la rara selvaggina del nord<br />

Europa ha incontrato i vini della Valpolicella<br />

azienda può vantare anche vigne vecchie con più di trent’anni d’età, con sesti<br />

d’impianto molto larghi e allevamento a pergola come tradizione vuole, con una<br />

resa massima di 100 quintali ettaro. Vendemmiamo tardi e lasciamo le uve ad<br />

appassire naturalmente, poi la vinifi cazione in cantina si completa in botti di<br />

rovere o ciliegio, che assieme al tempo conferiscono ai nostri vini il carattere<br />

particolare della nostra azienda”.<br />

Ma ecco che la trepidante attesa si è fi nalmente concretizzata. Claudio, da sapiente<br />

cacciatore e affermato chef, illustra la preparazione della Grouse in “tecia”.<br />

Si sofferma sulla loro naturale vita selvaggia, spiegando che “questo tipo<br />

di piuma non può essere allevato. La Grouse vive solamente in nord Europa, è<br />

della famiglia dei tetraonidi (ha solo tre dita), è vegetariano e principalmente si<br />

ciba di erica, che dona un particolare profumo alle sue carni. Per prepararle non<br />

Roberto Gasparin, Claudio Ballardin, Pierpaolo Antolini e Roberto Agosti

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