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2009 - Gustolocale

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26<br />

di Amedeo Sandri<br />

abconsiderazioni<br />

Alfa e omega<br />

Inizio e fi ne sono uguali per tutti.<br />

Ma non è così nella vita di tutti i giorni<br />

La nostra vita ha un inizio e una fi ne, e questo, almeno questo, è uguale per possibile, possibilissimo, anzi doveroso, strapagare politici e manager, gene- gene-<br />

tutti: poveri e ricchi. È la sola vera giustizia. Non per niente è una giustizia dirali e magistrati, dentisti, primari e notai, avvocati di grido, calciatori e condutvina<br />

che nulla ha a che fare con la ius terrena. Il bambino ha bisogno di essere tori televisivi e la lista potrebbe continuare all’infi nito.<br />

assistito, così come la persona molto anziana. Assistiamo tutti i giorni, inerti, Come mai questa sperequazione? Non sarebbe più semplice (e meno one-<br />

a fatti sconcertanti: neonati abbandonati e anziani “scaricati”, entrambi conroso), a un certo punto della vita, dare a tutti la stessa cosa? Azzerare tutto<br />

siderati pesi fastidiosi. Di contro, vi sono bambini e adolescenti che fuggono e mettere tutte le persone sullo stesso piano, con pari dignità? Invece no; e<br />

di casa e persone molto anziane, ma talvolta solo anziane, che si lasciano perché no? Perché ci sono stili di vita diversi! Perché mantenere una o più<br />

morire, per non creare problemi. Bambini e persone in età senile hanno biso- residenze non costa come un affi tto, perché il tenore di vita non potrà mai<br />

gno di pannolini e pannoloni, entrambi devono essere lavati ed imboccati, tutti essere uguale per tutti, perché c’è città e periferia, nord e sud, lavori usuranti<br />

sono privi o hanno problemi di denti, di masticazione, conseguentemente di e non e così via. Resta il fatto che irreversibilmente si sta correndo verso il<br />

digestione. Quante cose accomunano l’inizio e la fi ne della vita!<br />

modello dell’uomo a due velocità: il ricco ed il povero, saltando a piè pari la<br />

Eppure questo pare sfuggire a chi dovrebbe preoccuparsi di dare dignità alle fascia intermedia. Se hai la possibilità (e conseguentemente i soldi) puoi cu-<br />

due fasce d’età più deboli. Aiutare le mamme in diffi coltà che non possono rati e operarti in tempi brevissimi, se non ce l’hai fai in tempo a morire prima<br />

permettersi di pagare la rata mensile dell’asilo, perché disoccupate, magari di arrivare all’appuntamento. Se sei in debito con la giustizia ma ti puoi per-<br />

abbandonate a se stesse da marito/compagno, genitori e parenti o magari mettere un ottimo avvocato vai tranquillo, altrimenti aspettati il peggio. E, nel<br />

solo perché, con mille euro o poco più di stipendio, non ce la fanno a pagare frattempo, molte piccole e medie attività chiudono, altre vivono alla giornata,<br />

l’affi tto, la luce, il gas, la benzina e la spesa, non è possibile perché non ci altre ancora si trasferiscono all’estero, molte, moltissime persone, sono in<br />

sono i soldi. Dare una pensione dignitosa a persone che hanno lavorato tutta cassa integrazione e tutti aspettano delle soluzioni politiche che fuoriescano<br />

una vita, non in fabbrica o in uffi cio, ma magari nei campi e fra le quattro mura dai convegni di Roma, Taormina, Capri, Ischia, Portofi no, Stresa e così via, e<br />

domestiche accudendo contemporaneamente i bambini e persone anziane, mai da Rovigo, Prato, Avellino o altri luoghi con meno propensione turistica,<br />

non è possibile perché il loro apporto contributivo non lo consente. È però ma magari più problemi.

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