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2009 - Gustolocale

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Wendell Berry nella campagna romagnola<br />

Berry sostiene che: “L’uomo non<br />

si è occupato di ciò che la società<br />

contemporanea ha fatto della terra,<br />

della comunità e del suo passato.<br />

Molti mangiatori si considerano<br />

“consumatori”, comprano ciò che<br />

trovano e che sono stati persuasi<br />

a volere e non sanno quanto ciò<br />

che gli viene venduto sia fresco,<br />

pulito libero da sostanze chimiche,<br />

da che distanza arriva, come<br />

è stato trasformato, manipolato o<br />

precotto. Il mangiatore industriale<br />

non conosce né immagina i collegamenti<br />

che esistono tra l’atto di<br />

mangiare e la terra e diventa passivo,<br />

acritico, una vittima. Spesso si<br />

vive nella perfetta ignoranza della<br />

storia del cibo consumato. L’alimentazione<br />

industriale è diventata<br />

una cosa povera, degradante, meschina.<br />

Le nostre cucine assomigliano<br />

sempre più a distributori di<br />

benzina, le case a motel”.<br />

Interessanti, assieme a molti altri,<br />

gli spunti suggeriti da Berry, concepiti concepiti in tutta tranquillità<br />

nella sua campagna del Kentucky dove da<br />

quarant’anni coltiva tabacco, mais, alleva animali, si<br />

scalda con il legname del bosco e non ha il computer.<br />

Dove ha recuperato un armonioso rapporto tra uomo<br />

e ambiente, ecosistema e raccolto, campo e agricoltore<br />

comprendendo che il modo moderno di vivere è<br />

insostenibile. Berry, possiamo ben dirlo, in questi anni<br />

ha fatto scuola. Il messaggio di questo quiet American<br />

è rimbalzato con successo in tutto il pianeta ottenendo<br />

grandi consensi in patria e altrove. Per ultimo un<br />

riconoscimento tutto italiano. Lo scorso 15 febbraio, a<br />

Forlimpopoli, patria di Pellegrino Artusi gli è stato assegnato<br />

il prestigioso premio Artusi 2008, attribuito nelle<br />

precedenti edizioni a Vandana Shiva, premio Nobel per<br />

la pace 2006 e Eduardo Galeano, piuttosto in ritardo<br />

rispetto al solito. Durante il periodo<br />

estivo, infatti, Berry non si allontana<br />

mai nel momento dei raccolti e,<br />

giustifi candosi con le parole: “Mica<br />

posso lasciare i campi proprio a<br />

giugno”, ha fatto slittare la premiazione<br />

ad inizio <strong>2009</strong>. In occasione<br />

della sua presenza in Italia, sono<br />

stati anche organizzati l’incontro<br />

nazionale “I mercati contadini: perché<br />

mangiare è un atto agricolo” a<br />

Casa Artusi, tempio della gastronomia<br />

domestica inaugurato nel<br />

2007, e una cena a base di prodotti<br />

locali e pesce povero dell’Adriatico<br />

dopo che Wendell Berry durante<br />

una lectio magistralis dedicata al<br />

“Rapporto tra economia e agricoltura”,<br />

ha ribadito questo pensiero:<br />

“scegliendo il nostro cibo quotidiano,<br />

siamo in grado, se vogliamo,<br />

di privilegiare un tipo di agricoltura<br />

capace di salvare il pianeta”.<br />

Sarina Vaccarella

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