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Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...

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COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl<br />

34 www.gimle.fsm.it<br />

canismo dell’azione tossica selettiva del mercurio all’interazione<br />

tra Hg 2+ e specifici bio-tioli che partecipano a sistemi di signalling<br />

cellulare, quali non solamente i gruppi tiolici funzionali degli<br />

enzimi, ma anche le proteine nitrosilate e glutationilate, nonché<br />

alcuni mediatori neuroendocrini di natura peptidica, quali la<br />

vasopressina e l’ossitocina, coinvolti in una vasta serie di fenomeni<br />

biologici di regolazione.<br />

Conclusioni<br />

In conclusione, le conoscenze oggi in via di acquisizione <strong>sul</strong>la<br />

reattività del mercurio nei confronti di amminoacidi, peptidi e<br />

proteine contenenti gruppi tiolici liberi o ponti disolfuro possono<br />

rendere ragione, almeno in termini speculativi, degli effetti biologici<br />

del metallo su organi ed apparati dell’organismo umano<br />

noti per essere bersagli elettivi della sua azione tossica.<br />

Bibliografia<br />

A. Caglieri 2 , M.V. Vettori 1,2 , M. Goldoni 1,2 , R. Alinovi 2 , D. Poli 1,2 , S. Ceccatelli 3 , A. Mutti 2<br />

RIASSUNTO. In questo lavoro vengono presentate le variazioni dei<br />

livelli di indicatori specifici di stress ossidativo misurati in una coltura<br />

cellulare neuronale (SK-N-MC) esposta a stirene e 7,8-ossido (SO), 0.3<br />

e 1mM per 16 ore. Il trattamento con SO provoca un significativo aumento<br />

della perossidazione lipidica associato all’incremento dei livelli di<br />

ossidazione del DNA e delle proteine. Inoltre l’esposizione a SO determina<br />

la diminuzione dell’attività della GST, il calo di GSH (solo alla concentrazione<br />

più alta) e l’incremento dell’attività dell’HO-1.<br />

Parole chiave: stress ossidativo, danno al DNA, stirene 7,8-ossido,<br />

cellule neuronali.<br />

ABSTRACT. OXIDATIVE STRESS IN HUMAN NEURONAL CELLS INDU-<br />

CED BY STYRENE 7,8-OXIDE. In this study, we report the alterations of several<br />

markers of oxidative stress measured in a neuronal cell line (SK-N-<br />

MC) exposed to styrene 7,8-oxide (SO), 0.3 and 1 mM for 16 h. SO treatment<br />

induced a significant increase in lipid peroxidation associated with<br />

an increase in the oxidation levels of DNA and proteins. In addition, SO<br />

exposure caused the reduction in GSH levels (only at the 1 mM dose),<br />

GST activity and an increased heme oxygenase (HO-1) activity.<br />

Key words: oxidative stress, DNA damage, styrene 7,8-oxide, neuronal<br />

cells.<br />

Introduzione<br />

Lo stirene è un composto organico volatile molto utilizzato<br />

a livello industriale. L’esposizione a stirene provoca alterazioni<br />

neurocomportamentali nei lavoratori, quali perdita di memoria,<br />

fatica, cambiamenti d’umore e modificazioni neurologiche<br />

che talvolta diventano permanenti (1-3). Ad oggi i meccanismi<br />

dei danni provocati <strong>sul</strong> sistema nervoso centrale (SNC)<br />

dallo stirene non sono stati completamente identificati. Lo stirene<br />

7,8-ossido (SO), il principale metabolita dello stirene, è<br />

citotossico per linee cellulari neuronali in vitro (4-6). In un recente<br />

lavoro è stata dimostrata l’azione tossica dello SO in cellule<br />

di neuroblastoma umano (SK-N-MC) ed in una cultura pri-<br />

1) Sirois & Atchison: Neurotoxicology 1996; 17: 63-84.<br />

2) RK Zalups: Pharmacol Rev 2000; 52: 113-43.<br />

3) Frustaci A, Magnavita N, Chimenti C, Caldarulo M, Sabbioni E, Pietra<br />

R, Cellini C, Possati GF, Maseri A. J. Am. Coll. Cardiol. 1999, 33:<br />

1578-1583.<br />

4) Souza de Assis G, Cunha Silva CE, Stefanon I, Vassallo DV. Comp<br />

Biochem Physiol C 2003; 134: 375-83.<br />

5) Bhattacharya S, Bose S, Mukhopadhayay B, Sarkar D, Das D,<br />

Bandyopadhayay J, Bose R, Majumdar C, Mondal S, Sen S. BioMetals<br />

1997; 10: 157-63.<br />

6) Stamler JS, Jia L, Eu JP, McMahon TJ, Demchenko IT, Bonaventura<br />

J, Gernert K, Piantadosi CA. Science 1997; 276: 2034-37.<br />

7) Swift HR, Williams DLH. J Chem Soc Perkin Trans 1997; 2: 1933-35.<br />

8) Bursell SE, King GL. Clin Chem 2000; 46: 146-46.<br />

9) Rubino FM, Verduci C, Giampiccolo R, Pulvirenti S, Brambilla G,<br />

Colombi A. J Am Soc Mass Spectrom 2004; 15: 288-300.<br />

Analisi dello stress ossidativo indotto dallo stirene 7,8-ossido<br />

in cellule neuronali umane<br />

1 Centro Studi e Ricerche ISPESL, Università degli Studi di Parma<br />

2 Laboratorio di Tossicologia Industriale, Università degli Studi di Parma<br />

3 Institute of Environmental Medicine, Karolinska Institutet, Stockholm, Svezia<br />

maria di granulociti cerebellari (7). Queste linee cellulari esposte<br />

a diverse concentrazioni di SO manifestano contrazione<br />

cellulare, riarrangiamenti cromatidici ed attivazione di alcune<br />

proteasi (calpaina e caspasi), eventi caratteristici della “fase<br />

esecutiva” dell’apoptosi (7). Scopo dello studio è di chiarire i<br />

meccanismi dell’azione citotossica dello SO nella linea cellulare<br />

SK-N-MC ipotizzando che l’esposizione provochi stress<br />

ossidativo e questo possa determinare l’attivazione di enzimi<br />

specifici per la morte cellulare. Poiché il trattamento delle cellule<br />

SK-N-MC con SO 0,3 e 1 mM per 16 ore determina l’attivazione<br />

di segnali apoptotici come il riarrangiamento cromatidico<br />

e l’aumento dell’attività delle caspasi (7), queste stesse<br />

concentrazioni sono state scelte per valutare anche i parametri<br />

di stress ossidativo.<br />

Materiali e metodi<br />

Per chiarire quali siano gli eventi intracellulari che determinano<br />

la morte delle cellule neuronali, sono stati valutati i seguenti<br />

indicatori specifici per i diversi bersagli cellulari dello stress ossidativo<br />

nella linea di neuroblastoma umano SK-N-MC:<br />

1. le sostanze reattive dell’acido tiobarbiturico (TBARS), come<br />

parametro del danno ossidativo alle membrane cellulari;<br />

2. i gruppi carbonilici e gruppi <strong>sul</strong>fidrilici per valutare l’ossidazione<br />

proteica;<br />

3. i livelli di 8-idrossi-2’-desossiguanosina (8-OHdG), indicatore<br />

del danno al DNA;<br />

4. l’espressione e l’attività dell’eme-ossigenasi (HO-1) come<br />

esempio di una risposta al danno ossidativo mediato dalla regolazione<br />

genica.<br />

Sono stati inoltre stimati altri indicatori per valutare la capacità<br />

di “scavenging” delle cellule: i livelli di glutatione intracellulare<br />

(GSH) e l’attività della glutatione S-transferasi(GST).

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