Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...
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G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO<br />
www.gimle.fsm.it 87<br />
Figura 1. Ri<strong>sul</strong>tati del metabolita acido ippurico Figura 2. Ri<strong>sul</strong>tati del metabolita o-cresolo<br />
Ri<strong>sul</strong>tati e Discussione<br />
I nostri ri<strong>sul</strong>tati sono relativi a 66 campioni di urine, raccolti<br />
a fine turno di lavoro, nelle regolari condizioni di assetto impiantistico.<br />
Su ogni singolo campione sono state eseguite due<br />
determinazioni analitiche: una per l’acido ippurico, l’altra per<br />
l’o-cresolo. I ri<strong>sul</strong>tati ottenuti indicano un’esposizione a toluene<br />
che possiamo definire assai modesta; su un campione di 66<br />
analisi, sia l’acido ippurico (Figura 1) che l’o-cresolo (Figura 2)<br />
ri<strong>sul</strong>tano, per la maggior parte dei casi, inferiori ai limiti biologici<br />
di esposizione. Per quanto riguarda l’acido ippurico, esistono<br />
5 situazioni in cui le concentrazioni analizzate ri<strong>sul</strong>tano<br />
superiori al valore limite <strong>biologico</strong> di 1.6 g/g di creatinina; pertanto<br />
sono state verificate le possibili cause tecnico/organizzative<br />
e comportamentali per adottare gli eventuali e opportuni<br />
provvedimenti di prevenzione. Il medico competente ha informato<br />
individualmente i lavoratori interessati e il datore di lavoro<br />
del superamento del valore <strong>biologico</strong> dell’acido ippurico, approfondendone<br />
la correlazione con le attività lavorative ed extralavorative<br />
(3). L’esame critico delle mansioni, l’analisi delle<br />
procedure operative e dei possibili interventi tecnici, la revisione<br />
dei dati voluttuari non hanno fatto emergere aspetti significativi<br />
da correlare al superamento del valore limite <strong>biologico</strong>. I<br />
cinque campioni analitici, il cui valore limite <strong>biologico</strong> è ri<strong>sul</strong>tato<br />
superiore alle indicazioni dell’ACGIH, appartengono a lavoratori<br />
che ricoprono mansioni di lavoro differenti tra loro: tre<br />
di essi non svolgono, di regola, funzioni operative nelle aree di<br />
rischio considerate. I rimanenti due, presenti statisticamente in<br />
giornate e circostanze diverse, svolgono attività lavorativa in<br />
due diverse zone esterne dell’impianto. Le contemporanee misure<br />
del campionamento ambientale, effettuato nei punti fissi di<br />
tali zone, sono ri<strong>sul</strong>tate negative. Gli indicatori biologici di<br />
esposizione per questi 5 lavoratori sono stati successivamente<br />
ripetuti e sono ri<strong>sul</strong>tati nei limiti consentiti. Tuttavia i valori<br />
elevati di acido ippurico potrebbero essere tali anche per motivi<br />
extraprofessionali, a causa della scarsa specificità di questo<br />
indicatore <strong>biologico</strong> ai bassi livelli di esposizione a toluene, in<br />
quanto la concentrazione urinaria di acido ippurico può essere<br />
grandemente influenzata dalla dieta. I valori dell’o-cresolo invece<br />
sono tutti ri<strong>sul</strong>tati entro il BEI. Le concentrazioni urinarie<br />
di o-cresolo sono in accordo con i dati ambientali, che avevano<br />
sempre evidenziato bassa esposizione.<br />
Conclusioni<br />
La nostra indagine ha, in realtà, confermato i bassi valori<br />
espositivi a toluene già conosciuti. Negli ultimi anni infatti, nella<br />
quasi totalità dei punti monitorati, le concentrazioni rilevate<br />
sono inferiori al 10% del corrispondente limite espositivo AC-<br />
GIH. L’escrezione urinaria di acido ippurico, come è già da tempo<br />
noto, ri<strong>sul</strong>ta spesso influenzata dalla dieta, dal ritmo circadiano,<br />
dal fumo di tabacco, dal sesso, etc. A causa della forte ingerenza<br />
di tali fattori di confondimento e in considerazione delle<br />
basse esposizioni a toluene, riteniamo l’o-cresolo l’indicatore<br />
<strong>biologico</strong> più significativo e attendibile, in alternativa alla tradizionale<br />
ippuricuria, per le prossime campagne biologiche (4).<br />
L’ACGIH, già a partire dal 1998, aveva indicato, tra le proposte<br />
di cambiamento, l’introduzione della misura dell’o-cresolo urinario<br />
a fine turno di lavoro nei lavoratori professionalmente<br />
esposti a toluene.<br />
Ringraziamenti<br />
Ringraziamo vivamente il Prof. Edoardo De Rosa, esperto e cultore<br />
degli argomenti trattati.<br />
Bibliografia<br />
1) Sigma, Aldrich e Fulka chimica, divisione della Sigma-Aldrich Srl:<br />
Scheda di Sicurezza del Toluene.<br />
2) Perbellini L, Berri A, Turci R, Gardinali F, Sciarra G, Bartolucci GB,<br />
Sala C, Bosio C, Carrer P, Maroni M, Minoia C. Solventi I. Minoia<br />
C, Perbellini L, Eds. <strong>Monitoraggio</strong> ambientale e <strong>biologico</strong> dell’esposizione<br />
professionale a xenobiotici, Volume 5. Morgan Edizioni Tecniche,<br />
Milano, 2001.<br />
3) Apostoli P, Bartolucci GB, Imbriani M. Sempre a proposito di D.Lgs<br />
25/02: la sorveglianza sanitaria prevista e quella necessaria per i rischi<br />
chimici. G ItalMedLavErg 2003; 25: 3-11.<br />
4) Apostoli P. I valori guida necessari all’interpretazione del monitoraggio<br />
<strong>biologico</strong>. G ItalMedLavErg 2003; 25: 22-27.