Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...
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COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl<br />
52 www.gimle.fsm.it<br />
un’esposizione al solvente della popolazione<br />
generale. In effetti, in alcune città<br />
europee, sono state rilevate concentrazioni<br />
atmosferiche di stirene non trascurabili<br />
più elevate negli ambienti interni<br />
(0,771 µg/m 3 ) rispetto all’esterno (0,296<br />
µg/m 3 ) (1). Le informazioni relative ai<br />
valori di riferimento dei due metaboliti<br />
principali dello stirene, gli acidi mandelico<br />
(AM) e fenigliossilico (AFG), sono<br />
però scarse a causa dell’insufficiente sensibilità e selettività delle<br />
tecniche analitiche comunemente utilizzate per il monitoraggio<br />
<strong>biologico</strong> dell’esposizione a stirene. Negli anni Ottanta, Elia e<br />
coll. (2) hanno trovato in 34 soggetti della popolazione generale<br />
una concentrazione media di AM di 3,8 mg/g creatinina, determinabile<br />
però solo nel 22% dei casi. Mürer e coll. (3) hanno successivamente<br />
rilevato su 59 soggetti concentrazioni di AM inferiori<br />
al limite di rivelazione (LR, 11 mg/l) nell’80% dei campioni,<br />
con un valor medio di 7,3 mg/g creatinina; negli stessi campioni,<br />
l’AFG è ri<strong>sul</strong>tato inferiore al LR (5,2 mg/l) nel 66% dei casi,<br />
con un valore medio di 4,3 mg/g creatinina. Recentemente,<br />
l’impiego della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria<br />
di massa tandem (LC-MS/MS) ha permesso di caratterizzare<br />
l’escrezione di metaboliti coniugati dello stirene nell’uomo, consentendo<br />
inoltre un notevole miglioramento in termini di sensibilità<br />
nella determinazione dei metaboliti principali (4). Scopo del<br />
presente lavoro era l’applicazione di tecniche analitiche basate<br />
<strong>sul</strong>la spettrometria di massa per la determinazione delle concentrazioni<br />
urinarie di metaboliti di solventi organici, quali lo stirene,<br />
nella popolazione generale.<br />
Materiali e metodi<br />
Soggetti. Il gruppo in studio era costituito da 129 soggetti sani<br />
(67 maschi), di età media 39,1 ± 10,7 anni, non professionalmente<br />
esposti a stirene, reclutati come gruppo di controllo di una<br />
popolazione di addetti alla realizzazione di manufatti in materiale<br />
plastico rinforzato con fibra di vetro. A ciascun soggetto è<br />
stato chiesto di completare un questionario per la raccolta di<br />
informazioni riguardanti sesso, età, abitudine al fumo, consumo<br />
di alcool e di farmaci. Dei soggetti in esame, 48 erano fumatori<br />
e rappresentavano il 42% dei maschi ed il 36% delle femmine,<br />
mentre 72 dichiaravano di bere almeno un bicchiere di vino al<br />
giorno. Il protocollo dello studio è stato approvato dal locale Comitato<br />
Etico.<br />
<strong>Monitoraggio</strong> <strong>biologico</strong>. I metaboliti principali dello stirene<br />
(AM e AFG) sono stati determinati mediante cromatografia liquida<br />
accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-<br />
MS/MS) (3) su campioni estemporanei di urina (10 ml) raccolti<br />
tra le 8:00 e le 9:00 del mattino. Il LR della tecnica ottenuto nella<br />
modalità più sensibile e selettiva, denominata “selected reaction<br />
monitoring” (SRM) è ri<strong>sul</strong>tato essere 0,010 mg/l per entrambi<br />
gli analiti. L’imprecisione analitica è ri<strong>sul</strong>tata essere<br />
120) ed<br />
alla loro distribuzione log-normale, i dati sono stati trattati applicando<br />
test parametrici per la stima dei frattili. È stata scelta la<br />
frazione centrale (0,95), poiché tutte le determinazioni cadevano<br />
al di sopra dello “zero analitico”. I valori di riferimento (limiti superiori)<br />
deteminati in questo modo per AM e AFG sono ri<strong>sul</strong>tati<br />
di circa 20 volte più bassi rispetto a quelli proposti 10 anni fa da<br />
Mürer e coll. per la popolazione danese (3)(31 µmol/mol creatinina<br />
e 20 µmol/mol creatinina), stimati su un numero limitato di<br />
campioni ed applicando test non parametrici (intervallo di tolleranza<br />
unilaterale).<br />
Conclusione<br />
I ri<strong>sul</strong>tati del presente studio dimostrano come l’applicazione<br />
della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa<br />
possa essere di rilevante utilità non solo per una migliore caratterizzazione<br />
di esposizioni professionali a basse concentrazioni<br />
ma anche nella determinazione dei valori di riferimento per i<br />
metaboliti di solventi organici.<br />
Bibliografia<br />
1) Phillips K, McKenna AM, Howard DA, Bentley MC, Cook JN. The<br />
concentration of volatile organic compounds inside and outside the<br />
homes of the residents of six European cities. In “Le collane della<br />
Fondazione Salvatore Maugeri, 1997, Pavia, Vol. 3/3: 33-46.<br />
2) Elia VJ, Anderson LA, MacDonald TJ, Carson A, Buncher CR,<br />
Brooks SM. Determination of urinary mandelic and phenylglyoxylic<br />
acids in styrene exposed workers and a control population. Am Ind<br />
Hyg Assoc J 1980; 41: 922-926.<br />
3) Mürer AJL, Christensen JM, Midtgaard T. Determination of urinary<br />
metabolites of styrene: estimation of the method evaluation function<br />
and evaluation of reference values in Danish subjects. Int Arch Occup<br />
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4) Manini P, Andreoli R, Poli D, De Palma G, Mutti A, Niessen WMA.<br />
Liquid chromatography/electrospray tandem mass spectrometry characterization<br />
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5) Soldberg HE. Approved recommendation on the theory of reference<br />
values. Part 5. Statistical treatment of collected reference values. Determination<br />
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