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Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...

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COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl<br />

76 www.gimle.fsm.it<br />

terie di test; b) aspetti epidemiologici e statistici, che rendono necessari<br />

studi multicentrici e di meta-analisi, per i quali i modelli<br />

di elaborazione devono consentire il controllo di una sempre crescente<br />

variabilità; c) necessità di consenso <strong>sul</strong> significato degli<br />

effetti neurocomportamentali in termini di protezione della salute<br />

delle popolazioni esposte.<br />

Conclusioni<br />

Le metodiche di valutazione appartenenti alla tossicologia<br />

neurocomportamentale rappresentano utili strumenti per la ricerca<br />

degli effetti dovuti alla esposizione ad agenti dotati di proprietà<br />

neurotossiche. I ri<strong>sul</strong>tati della ricerca in questo campo, oltre<br />

che allo studio dei meccanismi d’azione, sono rivolti alla<br />

identificazione dei valori limite e rivestono pertanto un notevole<br />

valore preventivo. Ri<strong>sul</strong>ta pertanto necessario e auspicabile che<br />

vengano individuate le soluzioni più adeguate che consentano di<br />

affrontare le problematiche emergenti e di favorire l’ulteriore sviluppo<br />

della disciplina.<br />

G. Maina 1 , F. Larese Filon 2 , M. Manzari 1 , E. Pontieri 2<br />

Problemi interpretativi della cobalturia<br />

Bibliografia<br />

1) Hänninen H. Psycological tests in the diagnosis of carbon di<strong>sul</strong>fide<br />

poisoning. Work environ Health 1966; 2: 16-20.<br />

2) Gilioli R, Cassitto MG, Foà V. Neurobehavioral methods in occupational<br />

health. Oxford, Pergamon Press, 1983.<br />

3) Cassitto MG, Gilioli R, Camerino D. Experiences with the Milan Automated<br />

Neurobehavioral System (MANS) in Occupational Neurotoxic<br />

Exposure. Neurotoxicol and Teratol 1989; 11: 571-574.<br />

4) Anger WK. Neurobehavioral testing of chemicals: impact on recommended<br />

standards. Neurobehav Toxicol Teratol. 1984; 6(2): 147-53.<br />

5) Dick RB, Ahlers H. Chemicals in the workplace: incorporating human<br />

neurobehavioral testing into the regulatory process. Am J Ind<br />

Med 1998; 33(5): 439-53.<br />

6) OTA (Office of Technology Assessment). Neurotoxicity: Identifying<br />

and Controlling Poisons of the Nervous System. Rpt OTA-BA-436.<br />

Washington:U.S. Government Printing Office, 1990.<br />

7) Weiss B, Elsner J. Risk Assessment for Neurobehavioral Toxicity.<br />

Environ Health Perspect 1996; 104 (Suppl 2): 171.<br />

8) Tilson HA, MacPhail RC, Crofton KM. Setting exposure standards: a<br />

decision process. Environ Health Perspect. 1996; 104 Suppl 2: 401-5.<br />

1 UOADU Servizio di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale, Dipartimento di Traumatologia, Ortopedia e Medicina del Lavoro, Università degli<br />

Studi di Torino<br />

2 UCO Medicina del Lavoro, Università di Trieste<br />

RIASSUNTO. Il dosaggio del cobalto nell’urina (cobalturia) è un<br />

buon indicatore di esposizione corrente a cobalto la cui interpretazione richiede<br />

tuttavia una precisa conoscenza delle condizioni di esposizione e<br />

delle propietà chimico-fisiche del composto di cobalto cui si riferisce l’esposizione.<br />

Per il suo impiego nel monitoraggio <strong>biologico</strong> è necessario<br />

definire con attenzione il tempo di campionamento e considerare il possibile<br />

contributo che l’assorbimento del metallo attraverso la cute può determinare<br />

in termini di valutazione integrata dell’esposizione.<br />

Parole chiave: cobalto urinario, assorbimento percutaneo, tempo di<br />

campionamento.<br />

ABSTRACT. CORRECT INTERPRETATION OF COBALT URINARY LE-<br />

VELS. To interpret the urinary cobalt values in the biological monitoring<br />

of exposed workers correctly, the exposure conditions and the chemicalphysical<br />

properties of the Co compounds have to be known precisely.<br />

Sampling time plays a critical role in understanding the relashionship<br />

between Co exposure levels and urinary Co values, but percutaneous absorption<br />

of Co must be also taken into consideration.<br />

Key words: urinary cobalt, percutaneous absorption, sampling time.<br />

Introduzione<br />

La relazione tra concentrazioni di cobalto ambientale (CoA)<br />

e valori di cobalto urinario (CoU) presenta aspetti interpretativi<br />

complessi ed ancora non completamente chiariti: una buona correlazione<br />

è stata osservata in esposti nell’industria di metalli duri<br />

(6, 7), mentre altri Autori (8) segnalano che il solo l’incremento<br />

del CoU tra fine ed inizio turno si correla all’esposizione giornaliera.<br />

Tale correlazione sembra presente solo ad inizio ed al termine<br />

della settimana lavorativa e non, invece, a metà della settimana<br />

(9). Tale fenomeno viene attribuito alla cinetica di escrezione<br />

bifasica del CoU (2, 4): il cobalto assorbito per via inalatoria<br />

viene eliminato a livello urinario mediante una prima fase di<br />

escrezione rapida (della durata di circa 48 ore) cui segue una fase<br />

di escrezione prolungata di bassi livelli. I ri<strong>sul</strong>tati di studi su<br />

volontari hanno evidenziato che la cute può essere una via di assorbimento<br />

del cobalto (6, 10) e recenti esperimenti in vitro (5)<br />

confermano tale osservazione.<br />

Il presente studio, condotto in condizioni di esposizione a solo<br />

polvere di Co, è stato realizzato per verificare le più recenti osservazioni<br />

sperimentali al riguardo.<br />

Materiali e metodi<br />

Lo studio, condotto in un’azienda di medie dimensioni che<br />

fabbrica mole diamantate, è stato realizzato dopo un periodo di<br />

15 giorni di non esposizione, in tre giorni (mercoledi’, venerdì e<br />

venerdì successivo) determinando l’esposizione a polveri di Co<br />

ed eseguendo il monitoraggio <strong>biologico</strong> mediante cobalturia<br />

(CoU). I campionamenti personali sono stati eseguiti impiegando<br />

campionatori Du-Pont Alpha-1 in esteri di cellulosa (diametro:<br />

37 mm; porosità: 0.45 um) operanti a flusso 3,5 L/min per 8 ore:<br />

i filtri sono stati trattati con HNO 3 . Le concentrazioni di Co sia<br />

sui filtri che sui campioni di urina sono stati analizzati mediante<br />

Perkin-Elmer 5100 AAS con HGA 600 in fornetto di grafite, AS-<br />

60 con correttore di fondo ad effetto Zeeman.<br />

Sono stati analizzati in microscopia elettronica a scansione<br />

(SEM) (Philips XL-30 ESEM) corredato di microanalisi a dispersione<br />

di energia (EDX Digital controller) campioni di polvere<br />

di diamante, campioni di polvere di cobalto e campioni di polvere<br />

dell’ambiente di lavoro. Il 95% del particolato dell’aria ambiente<br />

presenta un diametro < 5 µm, di cui l’85% con diametro<br />

compreso tra 2 e 2.7 µm: questo particolato è rappresentato pressoché<br />

esclusivamente da Co.

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