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Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...

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G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO<br />

www.gimle.fsm.it 73<br />

Tabella III. Influenza dell’esposizione occupazionale a PAH, fumo, dieta, GSTM1 e genotipi NER sui livelli di addotti<br />

al DNA anti-BPDE (in valore) in LMF di 67 lavoratori della cokeria: analisi della regressione lineare multipla<br />

a Esposizione a PAH valutata tramite l’escrezione urinaria di 1-pirenolo.<br />

b Genotipi GSTM1, abitudine al fumo, e dieta sono considerate variabili dicotomiche; è stato attribuito un valore 1 o 0, riferendoci a GSTM1 attivo o nullo in fumatori<br />

o non fumatori, consumo di carne cotta alla brace più o meno di 1 volta a settimana, rispettivamente.<br />

c Per ogni genotipo NER è stato attribuito un valore di 2, 1 o 0 in base alla presenza di 2, 1 o nessuna copia di alleli XPC- PAT +, XPA- 23A, XPD- 312 Asn e<br />

XPD- 751 Gln.<br />

F= 2.928, p=0.0081<br />

all’intensità dell’esposizione occupazionale a PAH di ogni soggetto,<br />

alla mancanza di attività di GSTM1 e alla bassa capacità di<br />

riparare il DNA del genotipo XPC-PAT +/+. Gli altri tre polimorfismi<br />

NER non sembrano modificare in maniera significativa i livelli<br />

di addotti in questa analisi statistica. Né una dieta ricca in<br />

PAH né il fumo influenzavano il marker.<br />

La modulazione degli addotti al DNA anti-BPDE nella frazione<br />

linfomonocitica da parte di GSTM1-nullo e di alcuni genotipi<br />

NER a bassa attività può essere considerata come potenziale<br />

fattore di suscettibilità genetica capace di modulare la risposta individuale<br />

all’esposizione genotossica a PAH e un conseguente rischio<br />

di cancro nei lavoratori di cokeria (3).<br />

Bibliografia<br />

F. Larese 1 , M. Sarnico 2 , P. Apostoli 2 , M. Venier 3 , E. Pontieri 1 , Adami 3 , G. Maina 4<br />

1) Pavanello S., Clonfero E. Biological indicators of genotoxic risk and<br />

metabolic polymorphisms. Mutat Res, 463: 285-308, 2000.<br />

2) Pavanello S., Favretto D., Brugnone F., Mastrangelo G., Dal Pra G.,<br />

Clonfero E. HPLC/fluorescence determination of anti-BPDE-DNA<br />

adducts in mononuclear white blood cells from PAH-exposed humans.<br />

Carcinogenesis 20: 431-435,1999.<br />

3) Pavanello S., Siwinska E., Mielzynska D., and Clonfero E. GSTM1<br />

null genotype as a risk factor for anti-BPDE-DNA adduct formation<br />

in mononuclear white blood cells of coke-oven workers, Mutat Res,<br />

558: 53-62, 2004.<br />

La cute come barriera bidirezionale: via di assorbimento ma anche di<br />

escrezione degli xenobiotici. Ri<strong>sul</strong>tati preliminari di uno studio in vitro<br />

1 Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze di Medicina Pubblica-Università degli Studi di Trieste<br />

2 Cattedra di Igiene Industriale, Università degli Studi di Brescia<br />

3 Dipartimento di Scienze Chimiche, Università di Trieste<br />

4 Servizio di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale, Dipartimento di Traumatologia, Ortopedia e Medicina del Lavoro, Università degli Studi di<br />

Torino<br />

RIASSUNTO. La valutazione delle sostanze tossiche presenti nel<br />

sudore o nello strato corneo potrebbe essere un’importante prospettiva<br />

per il monitoraggio <strong>biologico</strong> nei lavoratori esposti. Gli autori dimostrano<br />

in vitro l’escrezione di Co usando Franz cell rovesciate. L’applicazione<br />

di una soluzione di Co (150 ppb in soluzione fisiologica) <strong>sul</strong> lato dermico<br />

della cute determina un flusso di Co dall’interno all’esterno della<br />

cute di 0,0166 ± 0,02 µg/cm 2 /ora. Questo rilievo prova in vitro che la cute<br />

può essere considerata come una barriera bidirezionale con un ruolo sia<br />

nell’assorbimento ma anche nell’escrezione dei tossici.<br />

Parole chiave: cute, assorbimento, escrezione, sudore, cobalto, barriera<br />

bidirezionale.<br />

ABSTRACT. SKIN AS A BIDIRECTIONAL BARRIER FOR THE ABSORP-<br />

TION AND EXCRETION OF XENOBIOTICS. PRELIMINARY IN VITRO DATA. The<br />

evaluation of toxic substances in the sweat or in the stratum corneum<br />

could have interesting future implications for biological monitoring in exposed<br />

workers. The authors demonstrated in vitro skin secrection of cobalt<br />

using reversed Franz cells. The application of a Co solution to the dermal<br />

site of the skin caused a flux of Co toward the external site of the skin of<br />

0,0166 ± 0,02 µg/cm 2 /hour. The in-vitro model proved that in vivo the skin<br />

can have a role both in the absorption and in the secrection of toxicants.<br />

Key words: skin, absorption, excretion, sweat, cobalt, bidirectional<br />

barrier.<br />

Introduzione<br />

Le cute può essere considerata una barriera permeabile bidirezionale<br />

con un ruolo nell’assorbimento di tossici (1) ma anche nell’escrezione.<br />

Negli anni recenti è stata posta maggiore attenzione<br />

alla cute e al suo ruolo di interfaccia con l’esterno e numerosi studi<br />

hanno provato in vivo (2) e in vitro (3, 4) il suo ruolo nell’assorbimento<br />

dei tossici. La cute come via di escrezione è stata valutata<br />

ed utilizzata in passato per il trattamento degli intossicati da<br />

Pb: l’aumento di secrezione sudorale ottenuta con l’esposizione a<br />

caldo permetteva di eliminare per via cutanea una parte significativa<br />

del metallo (5). Oggi la valutazione della concentrazione di alcuni<br />

tossici nel sudore viene utilizzata per il monitoraggio degli alcoolisti<br />

in trattamento (6) al fine di controllare l’astensione dall’assunzione<br />

delle bevande alcoliche o in ambito professionale per<br />

accertare l’assenza di assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti<br />

in piloti militari. L’uso di un patch con rivelatore permette quindi<br />

agilmente di avere informazioni <strong>sul</strong>l’assunzione di questo tipo di<br />

tossici. Per il monitoraggio <strong>biologico</strong> dei professionalmente esposti<br />

la cute e i suoi annessi non vengono utilizzati in modo routina-

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