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Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...

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G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO<br />

www.gimle.fsm.it 85<br />

S. Morandi, A. Bassi, A. Nunziata C. Andreoli<br />

Ruolo del polimorfismo del gene CYP2A6 nell’instaurarsi della<br />

dipendenza da nicotina e nella valutazione del rischio del cancro<br />

al polmone: un’analisi degli studi<br />

Centro Ricerche British American Tabacco Italia SpA, Napoli<br />

RIASSUNTO. Il gene CYP2A6, la principale ossidasi della nicotina,<br />

nonché attivatore delle nitrosammine, altamente polimorfico (ad oggi<br />

sono stati descritti più di 11 alleli), sembrerebbe svolgere un ruolo importante<br />

nella variabilità interindividuale del comportamento del fumatore<br />

e nella suscettibilità al cancro al polmone. CYP2A6 è implicato nel<br />

metabolismo della nicotina a cotinina e nell’attivazione delle nitrosammine<br />

a prodotti cancerogeni. Lo scopo di questo lavoro è provare a chiarire,<br />

attraverso l’analisi degli studi presenti in letteratura, l’effettivo ruolo<br />

del polimorfismo del gene CYP2A6 su queste due caratteristiche.<br />

Parole chiave: polimorfismo del gene CYP2A6, dipendenza da nicotina,<br />

cancro al polmone.<br />

ABSTRACT. THE ROLE OF CYP2A6 POLYMORPHISM IN ESTABLI-<br />

SHING TOBACCO DEPENDENCE AND MODULATING LUNG CANCER RISK: AN<br />

ANALYSIS OF THE LITERATURE. CYP2A6 is a highly polymorphic gene<br />

(more than 11 alleles have been described so far) that seems to play an<br />

important role in modulating the interindividual variability of smoker<br />

behaviour and susceptibility to lung cancer. CYP2A6 is an enzyme involved<br />

in the nicotine-cotinine metabolism and in the activation of nitrosamines<br />

to ultimate carcinogens. In this study we analysed re<strong>sul</strong>ts from<br />

the literature in order to shed light on the role of CYP2A6 gene polymorphism<br />

in the two variables reported above.<br />

Key words: CYP2A6 polymorphisms, nicotine addiction, lung cancer.<br />

Introduzione<br />

I citocromi P450 (CYP) sono responsabili del metabolismo e<br />

delle reazioni di detossificazione sia di composti endogeni che<br />

esogeni. Tali reazioni possono talvolta condurre all’attivazione<br />

metabolica di precancerogeni a cancerogeni. Negli ultimi anni<br />

sono state descritte diverse forme polimorfiche dei geni che codificano<br />

per i citocromi P450 che possono portare a forme enzimatiche<br />

con attività soppressa, ridotta, alterata qualitativamente<br />

o rafforzata (1). In riferimento alle possibili forme polimorfiche<br />

del CYP e alle loro differenti capacità metaboliche, l’enzima<br />

CYP2A6, la principale ossidasi della nicotina nonché attivatore<br />

delle nitrosammine, rappresenta un esempio molto interessante.<br />

Recenti lavori di letteratura hanno studiato la relazione tra il<br />

metabolismo deficitario di nicotina e delle nitrosammine specifiche<br />

del tabacco (TSNA) da un lato ed il polimorfismo nel gene<br />

CYP2A6 umano dall’altro (2). Alcuni di questi studi riportano<br />

che i fumatori adattano il loro comportamento durante il fumo<br />

(numero di sigarette fumate, profondità di inalazione, volume di<br />

ciascun puff) per mantenere i livelli di nicotina nel circolo periferico<br />

e centrale. Soggetti portatori di alleli polimorfici del<br />

CYP2A6, ed in particolar modo della forma allelica CYP2A6*4<br />

(forma deleta che si traduce in una ridotta o assente attività catalitica),<br />

avrebbero una minore probabilità di diventare dipendenti<br />

da nicotina, perché nel loro organismo il metabolismo difettivo<br />

ne garantisce una permanenza nel sangue più lunga e a livelli più<br />

elevati rispetto ai soggetti portatori della forma selvatica. Un altro<br />

aspetto interessante è rappresentato dal fatto che generalmente<br />

le prime esperienze con il fumo sono molto spesso spiacevoli<br />

in quanto provocano, tra l’altro, nausea e giramenti di testa. Nei<br />

soggetti difettivi tali effetti spiacevoli potrebbero essere esaltati,<br />

funzionando così da deterrente nei confronti di ulteriori esperien-<br />

ze con il tabacco. Inoltre, dal momento che il fumo di tabacco<br />

contiene nitrosammine che possono essere attivate a cancerogeni<br />

dal CYP2A6, gli individui portatori dell’allele difettivo potrebbero<br />

avere un fattore di protezione dall’azione cancerogena del<br />

fumo di sigaretta.<br />

Analisi degli studi <strong>sul</strong> polimorfismo del gene CYP2A6<br />

Tra i primi lavori che hanno focalizzato la loro attenzione<br />

verso questo campo di applicazione vi sono i gruppi di M.L. Pianezza<br />

(Nicotine metabolism defect reduces smoking) (4) e di R.F.<br />

Tyndale e E.M. Sellers dell’Universirà di Toronto (Variable<br />

CYP2A6-mediated nicotine metabolism alters smoking behaviour<br />

and risk) (5) che, studiando in particolare i geni che esprimono<br />

i sistemi enzimatici deputati alla trasformazione metabolica<br />

della nicotina, al fine di verificare se esista o meno una relazione<br />

tra il fumo e la capacità geneticamente predeterminata di<br />

inattivare la nicotina, hanno riscontrato che in una popolazione di<br />

non fumatori la presenza di copie difettose del gene che sintetizza<br />

l’enzima CYP2A6, è significativamente inferiore rispetto a<br />

quella dei fumatori abituali. Molti lavori di letteratura successivi<br />

concordano con questa tesi, altri invece, come quelli di Stephanie<br />

J. London et al. (Genetic variation of CYP2A6, smoking and risk<br />

cancer) (6) e quello di Marie-Anne Loriot et al. (Genetic polymorphisms<br />

of cytochrome P4502A6 in a case-control study on<br />

lung cancer in a French population) (7), sono giunti a ri<strong>sul</strong>tati discordanti.<br />

Per quel che riguarda l’influenza del polimorfismo del gene<br />

CYP2A6 nel modulare il rischio di cancro al polmone, è stato osservato<br />

quanto segue:<br />

1) una ridotta o assente capacità di metabolizzare la nicotina e,<br />

quindi di fumare un numero minore di sigarette, che è di per<br />

sé un fattore protettivo;<br />

2) una frequenza maggiore di individui che hanno una duplicazione<br />

del gene CYP2A6 tra i pazienti affetti da cancro al<br />

polmone.<br />

Queste osservazioni suggeriscono che gli individui che hanno<br />

un’attività ridotta del CYP2A6 presentano una probabilità più<br />

bassa di attivare i precancerogeni presenti nel fumo di sigaretta a<br />

cancerogeni.<br />

Discussione<br />

Un importante aspetto da considerare quando si studia il polimorfismo<br />

dei CYP è che le tecniche di genotipizzazione impiegate<br />

per la determinazione delle mutazioni a livello genomico<br />

siano appropriate e corrette. A tal proposito le discrepanze tra lo<br />

studio di Pianezza e quello di M.A. Loriot potrebbero essere dovute<br />

proprio a differenti metodi di genotipizzazione. Infatti, il<br />

metodo adottato dalla Loriot è probabilmente più specifico portando<br />

ad una frequenza inferiore di alleli polimorfici rispetto a<br />

quelli individuati col metodo di Pianezza.<br />

Inoltre i due lavori ri<strong>sul</strong>tano difficilmente comparabili per i<br />

seguenti motivi:

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