Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...
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G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO<br />
www.gimle.fsm.it 71<br />
della sanità è ri<strong>sul</strong>tata inferiore di circa la metà rispetto a quella<br />
dei donatori di sangue della popolazione italiana. È nostra opinione<br />
quindi che le misure preventive, già attuate tra il personale<br />
sanitario esposto a rischio <strong>biologico</strong>, siano state efficaci ed attente.<br />
Le 2 strategie adottate per evitare il contagio da epatite sono:<br />
la prevenzione generica, analoga a tutte le malattie a trasmissione<br />
parenterale e la prevenzione specifica, solo però nel caso dell’HBV,<br />
basata <strong>sul</strong>l’immunizzazione attiva; purtroppo non esiste<br />
al momento alcun vaccino o immunoglobulina contro l’HCV (3).<br />
Quindi la prevenzione si basa <strong>sul</strong> controllo e <strong>sul</strong>la educazione sanitaria,<br />
<strong>sul</strong>lo screening del sangue e dei suoi derivati nell’ambito<br />
della sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente e<br />
<strong>sul</strong>la immunoprofilassi nel caso del virus dell’epatite B, che si<br />
avvale di un efficace vaccino prodotto con DNA ricombinante.<br />
Lo schema vaccinale prevede la somministrazione di 1 ml di vaccino<br />
i.m. o sottocute (braccio, deltoide o coscia) ai tempi di 0, 1,<br />
6 mesi. La risposta è considerata buona se il titolo anticorpale anti-HBsAg<br />
è maggiore di 100 UI/l; accettabile con titolo tra 100 e<br />
A. Lai, A. Gaiardo, A. Pulliero, E. Clonfero, S. Pavanello<br />
10 UI/l; insufficiente se il titolo è inferiore a 10 UI/l. In tema di<br />
profilassi da epatite C è indispensabile eseguire test immunologici<br />
pretrasfusionali; va ricordato infatti che il test dell’anticorpo<br />
anti-HCV è stato reso obbligatorio su tutte le unità di sangue nei<br />
centri trasfusionali italiani fin dall’Agosto del 1990 (2).<br />
Bibliografia<br />
1) Terrana T, L’Abbate N. Il lavoro degli operatori della sanità. In L.<br />
Ambrosi, V. Foà: Trattato di Medicina del Lavoro, UTET, Torino,<br />
1996; pp 607-614<br />
2) Okolicsanyi L, Nassuato G, R.M. Immolo R.M. Epatiti acute virali e<br />
danno epatico da farmaci. In L. Okolicsanyi, A. Pernacchia. Malattie<br />
dell’Apparato Gastrointestinale, McGraw-Hill, Milano, 1994; pp<br />
253-267.<br />
3) Sali D. I fattori di rischio microbiologici. In F. Gobba, D. Sali: Rischi<br />
professionali in ambito ospedaliero, McGraw-Hill, Milano,<br />
1995; pp 13-41.<br />
Influenza della riduzione del nucleotide excision repair e del genotipo GSTM1<br />
nullo sui livelli di addotti al DNA nei leucociti mononucleati in lavoratori di<br />
cokeria con elevate esposizioni ad idrocarburi policiclici aromatici<br />
Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Padova<br />
RIASSUNTO. Abbiamo valutato l’influenza di quattro polimorfismi<br />
dei geni nucleotide excision repair (NER) e quella del glutatione S-transferasi<br />
µ 1 (GSTM1-attivo o nullo) sui livelli di addotti al DNA dell’anti-benzo[a]pirene<br />
diol epossido (BPDE) dalla frazione di linfociti e monociti<br />
(LMF) di 67 lavoratori di cokeria esposti ad elevati livelli di idrocarburi<br />
policiclici aromatici (PAH). I livelli di addotti al DNA anti-BPDE<br />
sono stati determinati tramite l’analisi HPLC/fluorescenza. I genotipi sono<br />
stati determinati tramite PCR <strong>sul</strong> DNA genomico di ogni soggetto. Abbiamo<br />
trovato che i livelli di addotti al DNA anti-BPDE nella LMF dei<br />
lavoratori della cokeria erano significatimente aumentati dalla bassa capacità<br />
di riparazione del DNA dei genotipi XPC-PAT+/+ e XPA-A23A.<br />
Inoltre, gli addotti al DNA sono fortemente influenzati dal genotipo<br />
GSTM1. La frequenza più elevata di lavoratori con genotipo NER sfavorevole<br />
XPC-PAT+/+ e XPA- A23A, solo o combinato con il genotipo<br />
GSTM1-nullo, apparteneva al terzile con il più alto livello di addotti, essendo<br />
XPC-PAT +/+ e XPA-A23A significativamente presenti in circa 2/3<br />
dei soggetti. La minoranza di soggetti con il genotipo NER sfavorevole<br />
XPC-PAT +/+ e XPA- A23A insieme con GSTM1 nullo appartengono tutti<br />
ai due terzili più alti di addotti e nel 75% a quello più alto. L’analisi della<br />
regressione lineare multipla mostrava che i livelli di addotti al DNA anti-BPDE<br />
nella LMF erano significativamente correlati all’esposizione<br />
PAH, alla mancanza di attività di GSTM1 e alla bassa capacità di riparazione<br />
del DNA del genotipo XPC-PAT +/+. L’influenza del genotipo<br />
XPA-A23A non è stata evidenziata in questa analisi statistica e non è stata<br />
trovata nessuna associazione di polimorfismi XPD, abitudini alimentari<br />
e fumo di tabacco con gli addotti al DNA anti-BPDE. La modulazione<br />
degli addotti al DNA anti-BPDE nella frazione linfomonocitica da parte<br />
di GSTM1-nullo e di alcuni genotipi NER a bassa attività può essere considerata<br />
come potenziale fattore di suscettibilità genetica capace di modulare<br />
la risposta individuale all’esposizione genotossica a PAH e un conseguente<br />
rischio di cancro nei lavoratori di cokeria.<br />
Parole chiave: polimorfismo genetico, glutatione-S-transferasi µ1<br />
(GSTM1), addotti al DNA, anti-benzo[a]pirene diol epossido (BPDE),<br />
idrocarburi policiclici aromatici, lavoratori di cokeria.<br />
ABSTRACT. EFFECT OF NUCLEOTIDE EXCISION REPAIR AND GSTM1<br />
NULL POLYMORPHISMS ON THE LEVELS OF DNA ADDUCTS IN LYMPHOCYTES<br />
OF COKE-OVEN WORKERS HIGHLY EXPOSED TO PAH. We evaluated the influence<br />
of four polymorphisms of nucleotide excision repair (NER) genes<br />
and that of glutathione S-transferase µ 1 (GSTM1-active or -null) on antibenzo[a]pyrene<br />
diol epoxide (BPDE)-DNA adduct levels from the<br />
lymphocyte plus monocyte fraction (LMF) of 67 highly PAH (polycyclic<br />
aromatic hydrocarbons)-exposed coke oven workers. The bulky anti-BP-<br />
DE-DNA adduct levels were detected by HPLC/fluorescence analysis.<br />
Genotypes were determined by PCR on the genomic DNA of each subject.<br />
We found that anti-BPDE-DNA adduct levels in the LMF of coke oven<br />
workers were significantly increased by the low DNA repair capacity of<br />
XPC- PAT +/+ and XPA- A23A genotypes. Moreover, DNA adducts are<br />
strongly influenced by GSTM1 genotype. The higher frequencies of<br />
workers with unfavourable XPC- PAT +/+ and XPA- A23A NER genotypes,<br />
alone or combined with GSTM1-null genotype belonged to the tertile<br />
with the highest adduct level, XPC- PAT +/+ and XPA- A23A being significantly<br />
present in about two-thirds of the subjects. The few subjects with<br />
unfavourable XPC- PAT +/+ and XPA- A23A NER genotypes, together<br />
with GSTM1-null deletion, all belonged to the two higher adduct tertiles<br />
and in 75% to the highest one. Multiple linear regression analysis showed<br />
that anti-BPDE-DNA adduct levels in LMF were significantly related to<br />
PAH exposure, to the lack of GSTM1 activity and to the low DNA repair<br />
capacity of XPC- PAT +/+ genotype. The influence of the XPA-A23A genotype<br />
was not evident in this statistical analysis, and no association of<br />
XPD polymorphisms, dietary habits and tobacco smoking with anti-BP-<br />
DE-DNA adducts was found. The modulation of anti-BPDE-DNA adducts<br />
in the LMF by GSTM1-null and some low-activity NER genotypes may be<br />
considered as potential genetic susceptibility factors capable of modulating<br />
the individual response to PAH (BaP: benzo[a]pyrene) genotoxic exposure<br />
and a consequent risk of cancer in coke oven workers.<br />
Key words: genetic polymorphism, glutathione-S-transferase µ1<br />
(GSTM1), DNA adducts, anti-benzo[a]pyrene diol epoxide (BPDE),<br />
polycyclic aromatic hydrocarbons, coke oven workers.