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Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...

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COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl<br />

66 www.gimle.fsm.it<br />

and on the following Monday morning. No relation between 6-OHMS and<br />

exposure was observed in the Friday samples. No difference was observed<br />

in 6-OHMS values on Friday, during exposure, and on Monday, in absence<br />

of occupational exposure. The re<strong>sul</strong>ts do not support the hypothesis that<br />

ELF-MF occupational exposure may affect melatonin excretion.<br />

Key words: ELF electromagnetic fields, 6-hydroxymelatonin <strong>sul</strong>fate,<br />

urinary excretion, occupational exposure.<br />

Introduzione<br />

Sebbene alcuni studi epidemiologici suggeriscano un aumento<br />

del rischio di talune patologie, quali le leucemie o la depressione,<br />

in relazione alla esposizione occupazionale a campi magnetici<br />

indotti dalla corrente elettrica (Extremely Low Frequency<br />

o ELF), i ri<strong>sul</strong>tati della ricerca sono molto contrastanti (1). Uno<br />

dei principali problemi nella valutazione complessiva dei dati è<br />

la mancata dimostrazione di un meccanismo patogenetico. Tra i<br />

meccanismi ipotizzati, quello che ha destato maggiore interesse è<br />

una possibile interferenza degli ELF <strong>sul</strong> picco notturno della melatonina;<br />

i ri<strong>sul</strong>tati degli studi finora condotti, però, sono contrastanti<br />

ed inconclusivi (1). Una delle principali critiche mosse agli<br />

studi sugli effetti degli ELF, che potrebbe spiegare la scarsa coerenza<br />

dei ri<strong>sul</strong>tati, è una inaccuratezza nella valutazione dell’esposizione,<br />

spesso basata su dati qualitativi o su misurazioni inadeguate<br />

(2). Per superare tale problema può essere adottata la dosimetria<br />

personale che, sebbene relativamente costosa e complessa<br />

dal punto di vista organizzativo, è certamente molto più<br />

rappresentativa della esposizione individuale. In questo lavoro<br />

presentiamo i ri<strong>sul</strong>tati di uno studio sugli effetti della esposizione<br />

occupazionale a campi magnetici ELF a carico della secrezione<br />

di melatonina. L’esposizione è stata misurata mediante campionamento<br />

personale protratto per più turni lavorativi.<br />

Materiali e metodi<br />

Sono stati studiati 73 lavoratori, addetti a 17 diverse mansioni<br />

in vari comparti produttivi e nei servizi. L’anamnesi lavorativa,<br />

fisiologica e patologica è stata raccolta mediante questionario. Sono<br />

stati esclusi i lavoratori con forme neoplastiche anche pregresse<br />

e quelli con patologie, o che facevano uso di farmaci in grado<br />

di interferire con la melatonina, od addetti a turni notturni. L’esposizione<br />

ai campi magnetici ELF è stata misurata con campionatori<br />

personali EMDEX LITE (Enertech Con<strong>sul</strong>tants, Cambpell,<br />

CA, USA) indossati alla cintura per tre turni lavorativi (intervallo<br />

di campionamento: 10 secondi). I valori di esposizione sono<br />

espressi come Time Weighted Average (TWA). La secrezione di<br />

melatonina è stata valutata attraverso il dosaggio del suo principale<br />

metabolita, la 6-idrossimelatonina solfato (6-OHMS), in<br />

campioni della prima urina del venerdì mattina (per valutare l’eventuale<br />

effetto correlato alla esposizione professionale ad ELF),<br />

e del lunedì successivo (al fine di verificare i valori in assenza di<br />

esposizione professionale). I dosaggi sono stati effettuati con il<br />

metodo radioimmunologico di Aldous e Arendt (3). È stata misurata<br />

anche la creatinina. L’escrezione di 6-OHMS è stata espressa<br />

in funzione della creatinina urinaria (ng/mg di creatinina).<br />

Ri<strong>sul</strong>tati<br />

I lavoratori sono stati suddivisi in 3 gruppi in funzione dell’esposizione:<br />

≤ 0,2 µT, 0,2 - 1 µT e ≥ 1 µT. Non è stata osservata<br />

alcuna differenza significativa nei valori di 6-OHMS urinario<br />

tra i gruppi a differente esposizione nei campioni raccolti al venerdì<br />

né in quelli del lunedì (Tabella 1). Mediante analisi per dati<br />

appaiati è stata anche esclusa una variazione significativa tra i<br />

valori di 6-OHMS al venerdì ed al lunedì nello stesso individuo.<br />

L’assenza di una relazione tra valori di 6-OHMS ed esposizione<br />

è confermata anche con analisi della regressione multipla. Infine,<br />

un’eventuale relazione tra variazione lunedì/venerdì della melatonina<br />

ed esposizione è stata ulteriormente studiata calcolando,<br />

per ogni lavoratore, il rapporto tra i valori del 6-OHMS al venerdì<br />

ed al lunedì ed i valori di esposizione TWA: anche in questo caso,<br />

però, non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra<br />

i gruppi a differente esposizione (Tabella 1). L’assenza di una tale<br />

relazione significativa è stata confermata mediante analisi della<br />

regressione multipla.<br />

Discussione e Conclusioni<br />

L’esposizione a campi magnetici ELF non sembra influenzare<br />

l’escrezione di 6-OHMS urinaria. I ri<strong>sul</strong>tati non possono essere<br />

stati influenzati da fattori noti in grado di interferire <strong>sul</strong>la melatonina,<br />

quali turni notturni, malattie e/o uso di farmaci, che sono<br />

stati esclusi mediante selezione preliminare del campione.<br />

Anche l’interferenza di fattori quali età, sesso, durata del sonno,<br />

fumo ed alcool è stata controllata mediante studio dell’analisi<br />

multivariata. Il problema della inaccuratezza della stima dell’esposizione<br />

è stato affrontato effettuando un campionamento personale<br />

per più turni lavorativi completi. La secrezione di melatonina<br />

è stata stimata mediante dosaggio RIA della 6-OHMS, che<br />

rappresenta la metodica applicata negli studi recenti <strong>sul</strong>la melatonina<br />

e <strong>sul</strong>le sue variazioni connesse a fattori ambientali. Per tutte<br />

queste ragioni riteniamo che i ri<strong>sul</strong>tati ottenuti riflettano correttamente<br />

l’effettivo fenomeno <strong>biologico</strong>. Il possibile effetto dei<br />

campi magnetici ELF <strong>sul</strong>la melatonina rimane controverso (1, 2):<br />

i nostri dati non sono indicativi di alcuna interferenza della esposizione<br />

professionale <strong>sul</strong>la secrezione di quest’ormone.<br />

Bibliografia<br />

Tabella I. Valori di 6-OHMS (ng/mg di creatinina)<br />

misurati il venerdì e lunedì mattina in lavoratori<br />

a diversa esposizione a ELF<br />

ESPOSIZIONE VENERDI LUNEDI<br />

RAPP.<br />

LUN/VEN<br />

N media ± DS N media ± DS N media ± DS<br />

≤ 0,2 µT 31 27,75 8,97 31 28,93 11,23 26 1,04 0,49<br />

0,2 µT < 1 µT 21 33,46 13,80 15 31,01 12,61 14 1,16 0,33<br />

≥ 1 µT 8 33,84 8,01 13 37,51 12,46 7 1,00 0,45<br />

I valori si riferiscono a campioni di urina raccolti il venerdi mattina ed il lunedì successivo<br />

e al rapporto tra i valori del venerdì e del lunedì. Né i valori di 6-OHMS al<br />

Venerdì e al Lunedì, né il loro rapporto differiscono significativamente tra i gruppi<br />

a differente esposizione.<br />

1) NRPB: ELF Electromagnetic Fields and the Risk of Cancer. National<br />

Radiological Protection Board, Doc NRPB 2001;12(1).<br />

2) ICNIRP. International Commission for Non Ionizing Radiation Protection.<br />

Standing Committee on Epidemiology: Review of the Epidemiologic<br />

Literature on EMF and Health. Environ Health Perspect.<br />

2001; 109 (Suppl 6): 911-33.<br />

3) Aldous M.E., Arendt J. Radioimmunoassay for 6-<strong>sul</strong>phatoxymelatonin<br />

in urine using an iodinated tracer. Ann.Clin.Biochem.1988; 25:<br />

298-303.

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