Comunicazioni orali e Poster sul Monitoraggio biologico - Giornale ...
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COMUNICAZIONI ORALI E POSTER SUL MONITORAGGIO BIOLOGICO G Ital Med Lav Erg 2004; 26:4, Suppl<br />
88 www.gimle.fsm.it<br />
B. Papaleo, L. Caporossi, M. De Rosa, A. Pera<br />
Il taxolo plasmatico quale indicatore <strong>biologico</strong> di esposizione a taxolo<br />
ISPESL, Dipartimento di Medicina del Lavoro, Roma<br />
RIASSUNTO. Per l’impostazione di un programma di monitoraggio<br />
<strong>biologico</strong> di infermieri professionalmente esposti a Taxolo (Paclitaxel) è<br />
stato messo a punto un metodo di analisi, semplice e veloce, per la determinazione<br />
del Taxolo nel plasma, attraverso l’utilizzo della cromatografia<br />
liquida ad alta prestazione equipaggiata con un rivelatore a serie di<br />
diodi. Il metodo è stato validato e ha permesso la quantificazione fino ai<br />
10 ng/ml di plasma.<br />
Parole chiave: taxolo, livelli plasmatici, monitoraggio <strong>biologico</strong>.<br />
ABSTRACT. TAXOL IN PLASMA AS A BIOLOGICAL MARKER OF EX-<br />
POSURE TO TAXOL. We present a fast and simple method for the analytical<br />
determination of Paclitaxel in human plasma. The analytical instrument<br />
is a high performance liquid chromatograph equipped with a diode<br />
array detector. The assay was validated and it was applied to plasma samples<br />
of nurses occupationally exposed to taxol and the re<strong>sul</strong>ts have been<br />
excellent, allowing evaluations of up to 10 ng/ml of plasma.<br />
Key words: taxol, plasma levels, biological monitoring.<br />
Introduzione<br />
L’importanza farmacologia del Taxolo (tax-11-en-9one,4β,20-epoxy-1,2α,4,7β,10β,13α-hexahydroxy-4,10-diacetate-2-benzoato-13-(α-phenylhippurate)<br />
iniziò ad evidenziarsi dopo<br />
l’imponente lavoro svolto nei primi anni ’60 dal Development<br />
Therapeutics Program (DTP), nella divisione del Cancer treatment,<br />
per l’individuazione di nuove molecole clinicamente utili.<br />
Il suo meccanismo d’azione a livello cellulare consente un legame<br />
con i microtubuli cellulari, promuovendone l’assemblamento<br />
e prevenendo la divisione cellulare senza interferire nella sintesi<br />
delle proteine (1). Studi clinici hanno mostrato come il Taxolo<br />
possa essere utilmente impiegato per contrastare una varietà di tumori:<br />
alle ovaie, ai polmoni, alla mammella, al cervello, melanoma<br />
e leucemia (2), classificandosi tra gli agenti antimitotici antitum<strong>orali</strong><br />
con una potente inibizione della replicazione cellulare.<br />
È un agente antiblastico con un’alta tossicità (3), ciò nonostante,<br />
una classificazione in base ai suoi eventuali effetti cancerogeni,<br />
mutageni e teratogenici ancora non è stata definita. La cinetica<br />
plasmatica del taxolo ha emivite di eliminazione molto variabili,<br />
comprese tra le 6h e le 20h, si lega saldamente alle proteine<br />
plasmatiche, in particolare a albumina, α-1-glicoproteina e<br />
lipoproteine, in una quota pari circa al 95% della dose assorbita.<br />
La principale via di eliminazione del farmaco è quella epatica,<br />
seguita dall’escrezione biliare e accumulo nei tessuti; la quota<br />
eliminata per via urinaria è ri<strong>sul</strong>tata appena del 10% rispetto<br />
alla dose assunta. Da studi condotti <strong>sul</strong> farmaco radiomercato si<br />
è osservato che il 75% della dose è rinvenuto nelle feci (4).<br />
Partendo da queste informazioni, in letteratura, l’indicatore<br />
<strong>biologico</strong> ri<strong>sul</strong>tato maggiormente sensibile per valutare la dose assorbita<br />
è stato il taxolo plasmatico. C’è da sottolineare come non<br />
siano ancora presenti studi su esposizioni professionali bensì<br />
esclusivamente studi di farmacocinetica e farmacodinamica (5, 6,<br />
7) o di valutazione delle condizioni di pazienti trattati terapeuticamente<br />
(8) per completare il quadro delle informazioni cliniche.<br />
Materiali e metodi<br />
Campionamento: sono stati raccolti campioni ematici di 8<br />
operatori addetti alla preparazione di chemioterapici antiblastici.<br />
Il prelievo è stato effettuato alla fine del turno lavorativo setti-<br />
manale. A ciascun operatore è stato somministrato un questionario<br />
per la raccolta delle informazioni <strong>sul</strong>le condizioni di lavoro<br />
con particolare attenzione alle procedure utilizzate nelle fasi di<br />
preparazione, somministrazione e smaltimento del taxolo, con riferimento<br />
alla frequenza ed ai DPI adottati; si sono raccolte informazioni<br />
<strong>sul</strong>le esatte quantità di farmaco manipolate e <strong>sul</strong>la eventuale<br />
necessità di operare preparazioni in casi di emergenza.<br />
Procedura di analisi: i campioni biologici, sia di controllo che<br />
di studio, sono stati raccolti in provette eparinizzate, il plasma è stato<br />
prontamente separato dal sangue per centrifugazione e conservato<br />
in provette di polipropilene a -20°C prima dell’analisi. Al momento<br />
dell’analisi, dopo aver portato i campioni a temperatura ambiente,<br />
ad una aliquota di plasma è stato aggiunto un eguale volume<br />
di tampone acetico (pH=5.5), dopo centrifugazione a il sovranatante<br />
è stato raccolto e analizzato. Si è eseguita una preventiva estrazione<br />
in fase solida dell’analita dal plasma con l’utilizzo di colonnine<br />
SPE Cyanopropyl silica. Le colonnine impaccate sono state condizionate<br />
con una sequenza di solventi (metanolo, acqua e tampone<br />
acetico 0.01M, pH=5.5), quindi è stato applicato il campione e si è<br />
fatta seguire una fase di pulizia sempre con tampone acetico 0.01M<br />
(pH=5.5) e una miscela acqua/metanolo 90:10 (v/v).l’eluizione del<br />
taxolo è stata eseguita con 2 ml di acetonitrile/trietilammina 1000:1<br />
(v/v) in provette di vetro, quindi evaporato sotto un leggere flusso di<br />
azoto a 50°C. Il residuo è stato ripreso con 200 µl CH 3 OH/tampone<br />
acetico 0.4M 3:5 v/v e iniettato in HPLC. La corsa cromatografica<br />
è stata eseguita con una colonna C8, in condizioni isocratiche, la fase<br />
mobile è consistita in una miscela CH 3 CN/CH 3 OH/tampone acetico<br />
0.05M 56:14:30, con un flusso 1.0 ml/min. La rivelazione è stata<br />
compiuta con un rivelatore a serie di diodi, monitorando l’assorbimento<br />
alla lunghezza d’onda di 227 nm. Il taxolo ha mostrato un<br />
tempo di ritenzione di 3.36 minuti.<br />
Ri<strong>sul</strong>tati e Discussione<br />
Studio di validazione: il metodo è stato validato. La curva di<br />
calibrazione ha indicato un’ottima linearità di risposta nel range<br />
5-500 ng/ml (coefficiente di correlazione R=0.9998); i recuperi<br />
sono ri<strong>sul</strong>tati tutti superiori all’87%; il limite di rilevabilità è stato<br />
fissato a 10 ng/ml. Precisione e accuratezza sono stati calcolati<br />
intra-day e inter-day per quattro campioni di controllo in quadruplicato<br />
dando ottimi ri<strong>sul</strong>tati (maggiori del 94%).<br />
Esiti del monitoraggio: i campioni analizzati sono stati raccolti<br />
in tre ospedali diversi, per avere una eventuale indicazione<br />
sui potenziali effetti delle differenti condizioni di lavoro. In quelle<br />
strutture sanitarie di più recente costruzione, in cui le strategie<br />
di prevenzione, ed in particolare l’adozione delle misure di protezione<br />
collettiva ed individuale, sono più organizzate l’esito del dosaggio<br />
plasmatico di taxolo non ha evidenziato esposizioni particolari,<br />
come prevedibile. Solo in un caso si è ottenuto un dato superiore<br />
al nostro limite di rilevabilità; questo ri<strong>sul</strong>tato è stato interpretato<br />
come condizionato dalla storia lavorativa dell’infermiera<br />
in esame, caratterizzata da una elevata anzianità lavorativa.<br />
Conclusioni<br />
Il metodo presentato ri<strong>sul</strong>ta essere facilmente applicabile, veloce<br />
e realizzabile con costi notevolmente contenuti rispetto ad