Bilancio d'Esercizio (Allegato D) - Azienda USL di Reggio Emilia

Prevenzione degli incidenti domesticiNel 2010 è stata assicurata la presenza dell’Azienda USL di Reggio Emilia al gruppo d’indirizzo istituito dallaRegione sul “ Piano della Prevenzione degli Incidenti Domestici”.Per i progetti regionali per la prevenzione del rischio delle fasce d’età 0-4 anni e per quello rivolto ai genitoritramite i servizi Socio-Educativi, si è assicurato il coordinamento fra le strutture aziendali ed i Dipartimentiinteressati, il primo sul reparto Pediatria dell’Ospedale di Montecchio ed il secondo sul Centro diCoordinamento e Qualificazione Scolastica del Comune di Castelnovo Monti.Per i progetti rivolti alla popolazione anziana si è assicurato il coordinamento delle azioni tra i vari soggetticoinvolti; si è ultimato il corso di formazione per i volontari, iniziato nel 2009, e poi si è collaborato allaCampagna Regionale per la Prevenzione degli Incidenti Domestici con la partecipazione a trasmissionitelevisive su un’emittente locale.Prevenzione degli incidenti stradaliSono stati effettuati interventi rivolti alla popolazione scolastica ed alla popolazione giovanile nei luoghi diritrovo in collaborazione con Forze dell’Ordine, CSA, Enti Locali e le Unità di Pronto Intervento. Si èpartecipato a tavoli di coordinamento provinciale ed alla manifestazione “maggio in strada”.Si è inoltre partecipato al tavolo per la sicurezza stradale provinciale istituito presso la Prefettura di ReggioEmilia.l’Azienda USL di Reggio Emilia ha collaborato attivamente al progetto “No alcol on the road”, coordinatodalla Polizia Stradale di Reggio Emilia, effettuato in collaborazione con tutte le scuole del Comune di ReggioEmilia e numerosi locali notturni.“Alcol e guida”: è stato realizzato il progetto sperimentale che prevede un percorso interattivo presso Luoghidi Prevenzione, di patentati fermati per alcolemia elevata, inviati dalla Commissione Provinciale Patenti incollaborazione con il Sert.E’ stato predisposto il progetto “Bimbi sicuri” per promozione dell’utilizzo di dispositivi di protezioneindividuale per i bambini attraverso interventi di informazione e sensibilizzazione rivolti agli adulti con utilizzodi materiale prodotto in sei lingue e la collaborazione tra servizi sanitari, scolastici ed enti locali.Promozione dell’attività fisicaSono stati attivi nel 2010 i programmi di promozione dell’attività fisica:- “Percorsi Salute” in collaborazione con la Comunità Montana dell’Appennino Reggiano;- il progetto “Attività sportiva nel bambino sovrappeso” che vede, a fronte di una selezione dei casi,effettuata dai Medici di Medicina dello Sport nel corso delle visite di idoneità sportiva, l’invio dei minori aconsulenza dietologica e presa in carico diretta da parte dell’ambulatorio dietologico, attivo presso il Centrodi Medicina dello Sport di Reggio Emilia.È continuata nel 2010 una stretta collaborazione con il Comitato Paraolimpico Provinciale per la diffusionedell’attività sportiva fra i diversamente abili, che ha portato a collaborare alla predisposizione di un progetto,che ha partecipato a bando per accedere a finanziamenti regionali.33