Inoltre è stato inserito tra gli obiettivi incentivanti 2010 assegnati ai MMG la compilazione della Carta <strong>di</strong>calcolo del Rischio Car<strong>di</strong>ovascolare (obiettivo: screenare almeno il 10% degli assistiti tra i 35 e i 69 anni,compresi quelli ai quali era stato calcolato negli anni precedenti).Sono state organizzate varie iniziative formative <strong>di</strong> NCP o <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto (Scan<strong>di</strong>ano, Castelnovo Monti,Correggio e Montecchio) volte a favorire la prevenzione del RCV me<strong>di</strong>ante interventi per l’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong>vita salutari.- Presa in carico pazienti portatori <strong>di</strong> patologie croniche e Programma LeggieriI percorsi <strong>di</strong> gestione integrata delle patologie croniche in azienda sono: <strong>di</strong>abete, scompenso car<strong>di</strong>aco,insufficienza respiratoria cronica, insufficienza renale progressiva, percorso paziente oncologico, bambinoaffetto da patologie croniche, terapia anticoagulante orale, progetto Leggieri.I dati su pazienti arruolati, numero <strong>di</strong> MMG e PLS che hanno pazienti in carico, impegno <strong>di</strong> infermieri especialisti de<strong>di</strong>cati alla gestione integrata sono <strong>di</strong>sponibili e aggiornati annualmente col questionarioregionale on line sui Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie. Gli ultimi dati <strong>di</strong>sponibili al 01/01/2010 sono i seguenti:ARRUOLATI MMG/PLS ADERENTIINSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA 498 231SCOMPENSO CARDIACO 874 224PAZIENTE ONCOLOGICO 471 245DIABETE 6105 273CURE PALLIATIVE 99 150BAMBINO AFFETTO DA PAT. CRONICHE 36 34TAO 2756 237INSUFFICIENZA RENALE 559 179PROGRAMMA LEGGIERI 1544 293Relativamente al Programma Leggieri nel 2010 si è completata l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> uno psichiatra <strong>di</strong>riferimento per ognuno dei 23 NCP. I dati <strong>di</strong> attività 2010, come delineati nel modello stepped care, sono iseguenti:<strong>Reggio</strong><strong>Emilia</strong>CastelnovoMontecchio Guastalla Correggio Scan<strong>di</strong>ano Monti TOTEpiso<strong>di</strong> cura con<strong>di</strong>visa 25 11 5 8 7 33 89Consulenza 353 248 367 525 302 143 1938Consultazione 10 70 10 10 50 170 320Dai dati emerge una buona collaborazione tra MMG e psichiatra <strong>di</strong> NCP, in particolare molte sono leconsulenze richieste, ma anche tante le consultazioni, prevalentemente telefoniche, sul caso.1.9.4 Altri programmi assistenziali che vedono coinvolto il DCP- Gestione Integrata del Paziente DiabeticoNel corso del 2010 si sono <strong>di</strong>ffuse in modo capillare le Linee Guida Regionali sulla Gestione Integratatramite corsi e formazione sul campo organizzati nei Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie. L’applicazione delle nuove linee45
guida ha comportato un ulteriore impegno dei MMG in quanto ha ampliato i soggetti eleggibili in GestioneIntegrata includendo i pazienti con <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo 2 ben compensati in trattamento con ipoglicemizzantiorali ed insulina basale serale e i pazienti non deambulabili (o in assistenza domiciliare integrata) in terapiainsulinica (anche pluri-iniettiva) in<strong>di</strong>pendentemente dalla qualità del compenso.In collaborazione con Associazione Diabetici in alcuni NCP dell’<strong>Azienda</strong> si è dato avvio a corsi <strong>di</strong> educazioneterapeutica nel paziente in gestione integrata con il coinvolgimento dei MMG. I MMG aderenti alla GestioneIntegrata sono l’82% e i pazienti arruolati 6105.La percentuale <strong>di</strong> arruolati su tutti i pazienti eleggibili presenta una importante variabilità <strong>di</strong>strettuale (da unminimo del 20% ad un massimo del 75%).- Percorso nascitaLa DGR 533/2008 definisce 11 obiettivi che prevedono lo sviluppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse azioni che coinvolgono i serviziospedalieri e territoriali sul percorso nascita. Tali obiettivi riguardano la fisiopatologia e gli accertamentiprenatali, l’assistenza ostetrica alla gravidanza a basso rischio, la depressione post-partum ed i <strong>di</strong>sturbipsicorelazionali nel puerperio, l’implementazione <strong>di</strong>ffusa della linea guida regionale sul benessere intravaglio <strong>di</strong> parto, il potenziamento dell’offerta dei corsi <strong>di</strong> preparazione al parto, la valutazione della qualitàpercepita nei servizi de<strong>di</strong>cati, la promozione dell’allattamento materno, la rilevazione ed il percorso <strong>di</strong>accertamento delle cause <strong>di</strong> natimortalità, il parto a domicilio, il controllo del dolore in travaglio <strong>di</strong> parto.È stato definito, da un gruppo <strong>di</strong> lavoro multiprofessionale interaziendale, il piano attuativo della DGR533/2008, che contiene i progetti e le modalità <strong>di</strong> attuazione per gli 11 obiettivi in<strong>di</strong>cati. Tale piano è statoformalizzato con l’invio in Regione nei tempi previsti. Lo sviluppo e l’implementazione <strong>di</strong> questi progettirichiede una coerenza attuativa a <strong>di</strong>versi livelli, aziendale, provinciale, <strong>di</strong> area vasta e regionale. Per renderepiù efficiente e puntuale l’attuazione delle azioni contenute nel Piano attuativo nel 2010, si è provveduto aridefinire la composizione della Commissione Salute Donna del Programma Interaziendale Materno Infantile(PIAMI), nonché a identificare i Responsabili <strong>di</strong> gruppi aggregati <strong>di</strong> obiettivi secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali.In questo senso è stata garantita la partecipazione dei professionisti alle attività del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro AVENe della Commissione Nascita Regionale. In particolare per quanto riguarda l’obiettivo 1, razionalizzazionedelle meto<strong>di</strong>che invasive utilizzate per la <strong>di</strong>agnosi prenatale <strong>di</strong> anomalie cromosomiche, è stata pre<strong>di</strong>spostaun’unica sede provinciale, sono state attivate le procedure <strong>di</strong> acquisizione delle attrezzature necessarie,sono stati in<strong>di</strong>viduati i professionisti accre<strong>di</strong>tati per l’esecuzione della translucenza nucale con la prospettiva<strong>di</strong> attivare il percorso nel 2011. Relativamente all’obiettivo 2, pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un percorso razionale della<strong>di</strong>agnostica ecografica delle anomalie morfologiche fetali, sono state in<strong>di</strong>viduate due se<strong>di</strong> <strong>di</strong> riferimento, unapresso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, l’altra presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla. Rispetto all’obiettivo 3, ridefinizione delruolo dell’ostetrica, nei consultori è stata formalizzata l’assistenza della gravidanza a basso rischio da partedell’ostetrica, che su base aziendale ha interessato il 60% delle gravidanze. Vi è stata una valutazione degliesiti che ha evidenziato l’assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze nella salute del neonato e, rispetto alla totalità dellegravidanze fisiologiche, si è avuto un minor ricorso al taglio cesareo (21,4% vs. 27,5%). Si è consolidatol’utilizzo della Linea Guida Interaziendale “appropriatezza dell’assistenza al travaglio <strong>di</strong> parto” (obiettivo 4);si è conclusa a Montecchio una ricerca sulla depressione post partum (obiettivo 5) propedeutica alla46