13.04.2016 Views

diOblique

rs_mar16

rs_mar16

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La rassegna stampa di Oblique | marzo 2016<br />

La carta dei libri italiani<br />

I libri d’arte e i cosiddetti «coffee table books», cioè<br />

i libri da arredamento, hanno spesso carte preziose,<br />

anche se le carte patinate possono ingannare.<br />

Tra gli editori italiani di libri da leggere il più attento<br />

alla carta è Sellerio. I libri di Sellerio hanno<br />

un formato ridotto proprio perché altrimenti alcune<br />

collane costerebbero troppo per avere prezzi competitivi.<br />

Quasi ogni collana è associata a un particolare<br />

tipo di carta prodotta dalle Cartiere Miliani<br />

di Fabriano. In alcune collane non viene impiegata<br />

solo per la sovracoperta, ma anche per l’interno. La<br />

Memoria – la «collana blu» nata nel 1979 con la<br />

collaborazione di Leonardo Sciascia – ha la sovracoperta<br />

in carta Ingres e l’interno in carta naturale<br />

vergata delle Cartiere; il Divano ha la sovracoperta<br />

stampata al torchio su carta Roma fabbricata a<br />

mano e interamente di cotone, come le banconote,<br />

e l’illustrazione a colori incollata. L’interno è stampato<br />

in piano su carta naturale Grifo vergata o Palatina<br />

dai 70 ai 100 grammi, che è una grammatura<br />

molto alta.<br />

Un’altra casa editrice che punta da sempre sulla<br />

carta è Adelphi. Non l’ha mai cambiata dal 1963,<br />

quando fu progettata. Le sovracoperte della Biblioteca<br />

Adelphi sono in carta Acquarello rigata marcata<br />

feltro su entrambi i lati, un’altra carta Fabriano.<br />

Le copertine della Piccola Biblioteca – quei piccoli<br />

libri color pastello, i tascabili – è in Imitlin, una carta<br />

goffrata inventata negli anni Quaranta sempre da<br />

Fedrigoni che «imita» tessuto. Ha raccontato Roberto<br />

Calasso che quando consegnò a Thomas Bernhard<br />

la sua autobiografia appena uscita, lo scrittore<br />

prese in mano il libro, «lo sfogliò, osservò attentamente<br />

la stampa, sembrava piacergli. Poi disse che<br />

la carta era buona. Non una parola di più».<br />

In generale, la presenza di una sovracoperta su edizioni<br />

in brossura – cioè senza copertina rigida – è un<br />

indicatore. Tra gli editori più piccoli, anche Iperborea<br />

(ne abbiamo scritto qui) ha le sovracoperte in<br />

Imitlin, mentre l’interno è in una carta finlandese<br />

particolarmente morbida scelta per rendere i libri<br />

più facili da aprire. Un altro piccolo editore attento<br />

alla carta è Quodlibet.<br />

Il Gruppo Mondadori, il maggiore editore italiano,<br />

compra la carta per tutto il gruppo dalla Holmen<br />

Paper, una grande cartiera svedese che produce anche<br />

legname. La carta dell’interno dei libri è una<br />

normale usomano di buona qualità, ma non ai livelli<br />

di Sellerio e Adelphi. Ci sono delle eccezioni per<br />

le collane più importanti, come i Meridiani e la Biblioteca<br />

della Pléiade di Einaudi che ricalca quella<br />

Gallimard, il cui interno è in carta Bible Avory, una<br />

carta di pura cellulosa leggerissima (40/45 grammi<br />

per metro quadrato) ma molto resistente che si usa<br />

anche per le bibbie e i messali perché devono potere<br />

essere sfogliati senza rompersi e senza pesare<br />

tonnellate.<br />

Gli interni dei libri Einaudi – il cui bianco spinse<br />

i fondatori di Adelphi alla imitlincolorata della<br />

Piccola Biblioteca – sono in normale carta usomano<br />

avoriata. Il colore avorio ha la funzione di diminuire<br />

la trasparenza delle pagine e, quindi, di migliorare la<br />

lettura. Le collane più importanti e costose, invece,<br />

sono definite anche dalla carta: l’interno dei Millenni<br />

e della NUE – Nuova Universale Einaudi – è in<br />

carta Fedrigoni Arcoprint, le copertine di cartone<br />

dei Coralli e Supercoralli sono rivestite ancora in<br />

imitlin, quelle dei Millenni e delle Grandi Opere in<br />

tela, le Letture sono in carta Simply Cotton.<br />

Quanto inquina la carta<br />

La natura vegetale della carta è rimasta stampata<br />

nelle parole con cui se ne parla: fogli deriva da foglie,<br />

papiro – da cui paper in inglese, papel in spagnolo,<br />

papier in francese e tedesco – è una canna di<br />

palude, libro deriva dal latino liber che è la parte più<br />

interna della corteccia, book è probabilmente legato<br />

a beech, che significa faggio. Soltanto il termine<br />

carta – che deriva dal greco χαράσσω, incidere – si<br />

sottrae all’etimologia vegetale. L’idea che la carta sia<br />

in qualche modo viva – o che comunque corrisponda<br />

alla morte di una cosa viva come un albero o una<br />

pianta, un po’ come il consumo di carne o l’indossare<br />

pellicce a quella di un animale – è diventata comune<br />

da quando Internet ha offerto un’alternativa. Messaggi<br />

del tipo «Non stampare questa email. Salva un<br />

albero» sono comparsi quasi subito.<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!