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Graffiti<br />
Graffiti Art<br />
Oggi i trentaquattro autori (scultori e pittori), hanno deciso<br />
di dire la loro sul domani. In un'era dove la comunicazione,<br />
il contatto anche con popoli lontani è un must -<br />
un motore che spinge sempre di più in avanti - l'uomo<br />
spesso si sente solo, o meglio, isolato nel suo grido contro<br />
il presente o verso il futuro. La prospettiva cambia…le<br />
parole sfuggono. Ecco perché l'arte, l'immagine, i colori<br />
riescono a colmare quell'enorme vuoto che spesso<br />
s’interpone fra uomini e parole. Segni che raccontano<br />
storie, invitano a sperare, che aprono porte verso nuovi<br />
mondi e modi di vivere. Le opere sono dei trittici, ognuno<br />
personalizzato, che acquista vita secondo tecniche diverse.<br />
L'olio su tela, l'acristucco su tela, legno, cartone e<br />
ferro assumono nuovi significati, vivono attraverso le<br />
mani sapienti degli artisti che trasmettono il loro messaggio<br />
al futuro con un mezzo duraturo e indelebile: l'arte.<br />
Maria Letizia Affronti / Palermo, 24h Night & Day – febbraio 2006<br />
Pensieri di artisti con colori e parole<br />
A Palazzo Branciforte s’inaugura una mostra d’arte contemporanea<br />
organizzata dall’associazione Pittorica e dal<br />
Gruppo Graffiti & Addaura Art, curata da Fabrizio Costanzo<br />
e Pino Schifano.<br />
La mostra a tema prevede l’esposizione di opere pittoriche<br />
e scultoree realizzate per l’occasione da trentaquattro<br />
artisti che, sensibili protagonisti degli eventi storici,<br />
sociali e ideologici della società in cui vivono ed operano,<br />
sono testimoni lucidi e analitici dei continui cambiamenti<br />
che il quotidiano produce a trecentosessanta gradi.<br />
L’idea progettuale nasce dall’esigenza di leggere il pensiero<br />
degli artisti d’oggi attraverso un prodotto scrittopittorico<br />
con valenza di testimonianza storica…<br />
La Repubblica – Palermo, 18 febbraio 2006<br />
Ti dirò, una grande esposizione d’arte<br />
contemporanea a Palazzo Branciforte<br />
Parole che dipingono, opere d’arte che parlano, pongono<br />
dubbi, dialogano con il fruitore di oggi e di domani. Linguaggio<br />
umano e cultura visuale s’intrecciano e forniscono<br />
le coordinate per interpretare il mondo, chiavi di lettura da<br />
lanciare nel futuro. Trentaquattro artisti hanno dato vita a<br />
creazioni personali che assumono il valore di documenti<br />
storici, immagini della realtà odierna da inviare ai posteri.<br />
E’ nata così Ti dirò…Segni e messaggi per il futuro, mostra<br />
d’arte contemporanea allestita a Palazzo Branciforte,<br />
frutto della sinergia fra l’Associazione culturale Pittorica,<br />
presieduta dalla dott.ssa Teresa Ferlisi, e lo storico Gruppo<br />
Graffiti & Addaura Art, diretto dal professore Fabrizio<br />
Costanzo. Due realtà, queste, che, proseguendo il lavoro<br />
del compianto Francesco Carbone, puntano alla promozione<br />
ed alla valorizzazione degli artisti isolani. Il filo conduttore<br />
dell’esposizione, secondo gli organizzatori, privilegiava<br />
dunque l’aspetto della comunicazione nella dimensione<br />
spazio-temporale, ed è in questa ottica che gli artisti<br />
si sono espressi con opere create appositamente. Ed<br />
ecco, quindi, che ogni artista affronta tematiche attuali –<br />
locali o globali – le interiorizza e ne traspone il contenuto<br />
attraverso il filtro della propria sensibilità artistica, arricchendo<br />
l’opera con le parole. Testi (personali o citazioni<br />
letterarie) che spiegano e ne chiariscono il senso nascosto<br />
e velato che appare agli occhi del pubblico, attraverso<br />
un procedimento che senza difficoltà potremmo descrivere<br />
utilizzando la parola greca ékphrasis, propriamente,<br />
descrizione delle immagini. Nel percorso creato all’interno<br />
delle sale del palazzo offerto all’uopo dalla Fondazione<br />
Banco di Sicilia, il pubblico s’immerge in un’atmosfera<br />
unica, quasi onirica, dove ciascun viaggiatore percorre<br />
l’attualità, ne intravede le mille sfaccettature, i problemi<br />
che affliggono sia la realtà Siciliana che l’intero globo<br />
terrestre, quanto ancora gli eterni dilemmi dell’anima. Le<br />
tematiche affrontate non lasciano mai spazio alla banalità<br />
ma rintracciano sempre un messaggio profondo, un segno<br />
nel presente che i posteri analizzeranno come traccia<br />
del proprio passato. Già, perché il tema di fondo è la comunicazione<br />
tra civiltà, al di là delle barriere spaziotemporali,<br />
dialogo profondo che ha il valore del divenire,<br />
della vita, della dinamicità: infatti non comunicare significherebbe<br />
stasi e morte. Dunque sguardi altri e oltre, per<br />
individuare l’unica strada possibile nella storia evolutiva<br />
dell’uomo. Le molteplici tematiche si snodano – per convenzione<br />
– attraverso la forma strutturale del trittico, che<br />
a volte appare come una sequenza cronologica, altre<br />
quasi una sequenza cinematografica, come sostiene