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Graffiti<br />
Parametri di lettura dell’opera d’arte<br />
Il corso di formazione per docenti incentrato sulla didattica del linguaggio cinematografico, trova il suo momento centrale<br />
nella lettura dei parametri dell’opera d’arte cui oggi è dedicato il mio intervento.<br />
Il piano di lavoro prevede due fasi distinte ma integrate tra loro: una di discussione e di chiarimento degli elementi basilari<br />
che intercorrono (con le varianti insite) nel processo di lettura dell’opera d’arte; l’altro, di applicazione nel reale degli<br />
elementi anzidetti teoricamente, attraverso l’osservazione diretta del manufatto artistico.<br />
La mostra Graffiti degli artisti siciliani contemporanei presenti all’Addaura Hotel di Palermo ben si presta al nostro<br />
obiettivo di lavoro, in quanto presenta varietà di linguaggi, espressioni e materiali ed è già concepita nell’ottica didattico<br />
-professionale. Il principio chiave che sarà seguito in tutto il corso è quello della destrutturazione/ristrutturazione dell’opera,<br />
con conseguente lettura finale e tabulazione dei dati. Lo studio dal vero abituerà i docenti all’emozione ed al<br />
sentimento…alla formazione dell’io psichico ed indagativo che sarà in seguito trasferito agli alunni in classe o durante<br />
visite e viaggi d’istruzione. Il piano di lavoro intende scavalcare la soluzione quasi sempre teorica e ipotetica dello studio<br />
didattico effettuato sulle immagini riprodotte per valorizzare invece l’osservazione diretta dell’opera d’arte dove interviene<br />
un fattore di emozionalità visiva simile a quello della rappresentazione teatrale.<br />
Durante la prima fase, nello specifico, saranno affrontati gli elementi-parametro che sono presenti nell’opera d’arte e<br />
che compongono i cinque livelli di lettura visiva. Primo livello/generale: intuitività dello spazio, tecniche anatomiche,<br />
struttura del linguaggio visivo e percezione visiva. Secondo livello/culturale: conoscenza generale dei Beni Culturali e<br />
Ambientali e degli aspetti sociali, religiosi, psicologici, storico-politici, geografici ed economici che gravitano intorno<br />
all’opera d’arte. Terzo livello/tecnico: conoscenza dei materiali e applicazioni della geometria descrittiva; sistemi di rappresentazione<br />
(impianto compositivo e struttura portante); configurazione congruente (relazione tra i singoli elementi e<br />
in rapporto con la superficie da adottare nella rappresentazione; bilanciamento visivo dei colori e delle forme, ecc.);<br />
validità e coerenza del tema trattato in relazione al linguaggio ed alla tecnica utilizzata dall’artista. Quarto livello/<br />
estraniamento: parametri che l’artista-pittore deve mettere in gioco nell’esecuzione dell’opera; carattere divergente<br />
(possibilità di arrivare alla soluzione del problema attraverso percorsi differenziati. Quinto livello/quid: indeterminato e<br />
indefinibile, necessario perché incide sulla nostra psiche. E’ in stretto rapporto con la memoria, il quotidiano e le abitudini,<br />
il contesto territoriale e socio politico, la salute, gli incontri, l’educazione familiare, la formazione professionale,<br />
ecc.. A questo punto, stilati i parametri individuativi, possiamo affermare che l’opera d’arte, per definirsi tale, deve tener<br />
conto di tutti e cinque i livelli esposti. I primi quattro innescano una condizione necessaria ma non sufficiente e possono<br />
essere utilizzati dall’intelletto tramite lo studio e l’applicazione. Il quinto livello (quid) non quantificabile spazialmente e<br />
temporalmente, è una vera e propria incognita che possiede infinite variabili. L’ineffabilità dell’opera d’arte dipende da<br />
quest’ultimo livello: è il dolce mistero di una disciplina senso-non senso che ha le sue regole ma non si rivela come<br />
scienza esatta….<br />
La seconda fase permetterà di addentrarci all’interno dell’opera d’arte stimolando direttamente i nostri sensi. Di fronte<br />
al quadro, attiveremo una condizione psichica di attrazione-repulsione che ci guiderà (e ci condizionerà) successivamente<br />
nell’espressione del giudizio.<br />
Il senso-consenso rispetto alle situazioni pregnanti (che già conosciamo e ritroviamo nel bagaglio delle nostre esperienze<br />
di vita) ci stimolerà e ci farà schierare positivamente nei confronti di ciò che osserveremo (rispetto all’idea, alle<br />
tecniche, ai linguaggi, alle tematiche ecc.); il non senso-consenso ci depisterà conducendoci invece sul livello di nonconoscenza<br />
(o di conoscenza ripudiata). Queste due posizioni sono proprio quelle che indagheranno il nostro quid di<br />
partenza, chiudendo il cerchio della conoscenza e delle sensazioni come attività dell’intelletto….<br />
Fabrizio Costanzo / Corso di formazione per docenti – Istituto Comprensivo Leonardo Sciascia e Addaura Hotel. Palermo 2002<br />
(da un intervento/relazione sui parametri di lettura dell’opera d’arte)