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FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

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Studio 71<br />

Lo Studio 71 di Palermo, luogo di ritrovo di artisti “ad ampio raggio”, nei<br />

suoi oltre trent’anni di attività espositiva ha organizzato mostre ed eventi<br />

culturali di buon livello, molti dei quali pensati e realizzati con spirito di abnegazione.<br />

Una tipologia di manifestazioni a sé è sicuramente quella legata<br />

al vino ed alla solidarietà, due tematiche apparentemente disgiunte ma<br />

che, nel tempo, si sono rivelate un vero e proprio volano di fattibilità finalizzate<br />

all’obiettivo da raggiungere. Negli anni, Francesco M. Scorsone, Mariella<br />

Calvaruso e Vinny Scorsone si sono fatti portatori di un messaggio<br />

universale importante - la Solidarietà, appunto - che ha trovato voce e corpo<br />

nei tanti artisti che hanno aderito spontaneamente all’invito della galleria<br />

-studio.<br />

L’etichetta, mass-media dalla connotazione simbolica e accattivante, mira<br />

ad una comunicazione ammaliatrice. Considerarne soltanto il suo valore<br />

estetico può essere limitativo. L’etichetta veste il corpo-bottiglia e vestendolo<br />

ne disvela le anime: l’anima del vino e l’anima dell’artista… corpo e anima.<br />

A volte demone travestito da angelo, altre volte angelo in sembianza di<br />

demone… il gelido vetro ha bisogno di essere scaldato, curato, coccolato.<br />

Bisogna coprirlo, mettergli addosso un bell’abito, il suo abito…(Vinny Scorsone).<br />

Tre sono le manifestazioni che hanno coinvolto Fabrizio Costanzo all’interno<br />

delle tematiche anzidette: la prima, Un’etichetta per solidarietà, è stata<br />

realizzata con le sole forze dello Studio 71, le altre due - O’Scuru o’ scuru e<br />

Lu veru piaciri, sono state messe in atto con il contributo fondamentale di<br />

Pucci Giuffrida dell’azienda Al-Cantara di Randazzo (Ct), che ha saputo<br />

tradurre le sue idee in progetto e il progetto in realtà credendo nell’aspetto<br />

culturale del vino e realizzando gli eventi-solidarietà fino a proporli alla Fiera<br />

del libro di Torino. E’ così che Al-Cantara - in arabo “ponte”- ha collegato<br />

simbolicamente Arte, Vino e Poesia, privilegiando intuizione e intelletto,<br />

rendendo magica ogni bottiglia.

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