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Graffiti<br />
Mostrare, più che promuovere<br />
Graffiti è il frutto di un’idea nata con l’intento di mostrare, più che di promuovere, il vasto e variegato panorama artistico<br />
siciliano - una vetrina - come la definisce lo stesso Fabrizio Costanzo, promotore e direttore artistico di questa insolita<br />
mostra, stabile e continuamente aggiornata sia negli artisti che nelle opere, che presenta al visitatore - turista, frequentatore<br />
di convegni o altro - un assaggio di quella che è l’arte, autoctona o di importazione, in questa terra. Per ottenere<br />
un risultato positivo, all’interno dell’Addaura hotel, sono state individuate, le zone di maggior transito nelle quali potere<br />
collocare le opere, in modo da rendere quasi obbligatoria la visibilità delle stesse. Nutrito il numero degli artisti partecipanti<br />
che fornisce una pluralità di linguaggi e di poetiche artistiche contemporanee inerenti la fertile produzione territoriale<br />
presente nell’isola.<br />
La storia ufficiale di Graffiti prende l’avvio l’8 maggio 1999 con la partecipazione attiva del compianto critico d’arte<br />
Francesco Carbone. Allora gli artisti erano 20, oggi hanno raggiunto il numero di 42. Un crescendo di presenze quindi,<br />
che, seppur selezionate, hanno subito un’impennata dovuta al grande interesse riscontrato verso questa singolare iniziativa.<br />
Sostanzialmente però, da quel 23 dicembre 1999 la vetrina ha subito poche modifiche concettuali, mantenendo<br />
invariati gli intenti e l’idea di base. Inizialmente il progetto prevedeva l’allestimento di tre sezioni dedicate rispettivamente<br />
agli artisti professionisti, ai docenti dell’Accademia di Belle Arti e ai giovani (dai 30 ai 40 anni), ma con il passare del<br />
tempo questi ruoli si sono mischiati rendendo quasi nullo lo schematismo iniziale. Tele, disegni e incisioni, installazioni<br />
di matrice figurativa, astratta, informale e quant’altro fanno compagnia allo spettatore attento o al fugace frequentatore<br />
dell’hotel accompagnandolo nella sua deambulazione da un luogo all’altro. Generi così tanto diversi tra loro si ritrovano<br />
accomunati in uno spazio fisico che pretende da questi la perfetta simbiosi con lo spirito del luogo, che ne condividano<br />
le emozioni e lo stile e non dimentichino l’importanza storica del territorio (ricordiamo che l’albergo sorge in prossimità<br />
delle grotte dell’Addaura, alle falde di Monte Pellegrino e quasi in riva al mare, dove sono stati ritrovati, in tempi passati,<br />
dei graffiti risalenti a circa 12000 anni A.C., da qui il nome del complesso e dell’iniziativa culturale). L’idea di un albergo,<br />
che fosse al contempo un luogo di cultura, nacque dall’architetto Massimo Coraci, progettista e proprietario<br />
dell’Addaura hotel, che istituì l’Addaura Art. Quando tempo dopo, nel 1998, egli conobbe l’architetto Fabrizio Costanzo,<br />
pittore e promotore del Centro Arti Sperimentali La Sinopia di Palermo, sviluppò con questi il progetto che da tempo<br />
inseguiva. L’anno successivo i due, avvalendosi della professionalità e dell’autorevolezza del critico d’arte Francesco<br />
Carbone, cominciarono un’opera di epurazione nei riguardi dei dipinti e di una parte di autori già presenti nelle sale<br />
dell’albergo. Vennero così sostituiti gli artisti e rivisitata la gestione della rassegna in virtù dell’idea innovativa. L’8 maggio<br />
1999, finalmente, l’idea divenne realtà (…). Dal novembre 2000 l’intero progetto espositivo è patrocinato dall’Accademia<br />
Internazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’aprile 2002 è possibile seguirlo anche via internet. Un’altra caratteristica<br />
del progetto è quella di fornire agli artisti un luogo d’incontro dove discutere e confrontarsi in un piacevole contesto<br />
alberghiero.<br />
A distanza di tre anni, parecchi articoli sono stati scritti in Italia sulla Graffiti. L’impegnativo cammino intrapreso da Fabrizio<br />
Costanzo è proseguito confermando l’intento iniziale e consentendo alla rassegna, unica nel suo genere, di vivere<br />
nel tempo mutando aspetto e artisti.<br />
Vinny Scorsone / Addaura Hotel - Palermo, 4 aprile 2003 (da un’intervista a Fabrizio Costanzo per la rivista Artefile)