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FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

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Nelle sabbie, il gioco comunicativo – tra incanto e disincanto - è assai<br />

delicato. Qui l’artista propone un attento bilanciamento di pesi e contrappesi,<br />

alternando il prima e il dopo temporale, il qui e l’altrove fisico, il<br />

piccolo e il grande dimensionale, relazionandosi simbioticamente con il<br />

suo aspetto psichico e umorale. E’ in questa fase che Nacci – artefex<br />

ludens - indaga il quotidiano con ironia e saggezza, analizzandone gli<br />

eventi dinamici (panta rei), una realtà reinterpretata, riscritta, rimodulata<br />

e convertita in colori armonici e rese di materia ben calibrate, una rivisitazione<br />

dolce e poetica che esprime il senso della vita tout court.<br />

Le opere di Nacci, in sostanza, denotano una simbiosi totale con la materia.<br />

Sia che la incida, la buchi, la bruci o la ricucia - assemblandola,<br />

evidenziandola, nascondendola o, addirittura, rinnegandola - il suo operare<br />

è decisamente attuale e contemporaneo. In una realtà che sta profondamente<br />

cambiando, intende assolutamente orientarsi. Le sue opere<br />

appaiono come mappe concettuali, luoghi esplorati e misurati, controllati<br />

e calibrati in cui i fatti sono meticolosamente appuntati. Piccole magie<br />

che evocano ricordi lontani, che emozionano.<br />

Negli anni Ottanta, le pagine esistenziali subiranno una chiara evoluzione.<br />

La visione del mondo diventerà sempre più fluttuante ed onirica.<br />

Cominceranno così le descrizioni di mondi arcani e sconosciuti, di realtà<br />

complicate e sempre più frenetiche dove gli elementi anzidetti si misureranno,<br />

adesso, con un quotidiano irriconoscibile. Nacci, nell’ultima produzione,<br />

introdurrà il rosso ed il nero sui toni sabbiati, evidenziando la<br />

sua crisi personale e quel senso di disagio a cui il mondo sta andando<br />

incontro, ma lo farà sempre con stile e riservatezza, in punta di piedi. Il<br />

suo linguaggio, senza barriere territoriali, non conoscerà la globalizzazione<br />

del Duemila, ma la descriverà ugualmente.<br />

ARTEFEX LUDENS<br />

Antonino Nacci<br />

Occasioni di dialogo con gli artisti<br />

Fabrizio Costanzo / Artefex ludens - personale di Antonino Nacci<br />

Palazzo Sant’Elia / pittorica.it – Palermo, aprile 2012

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