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Nelle sabbie, il gioco comunicativo – tra incanto e disincanto - è assai<br />
delicato. Qui l’artista propone un attento bilanciamento di pesi e contrappesi,<br />
alternando il prima e il dopo temporale, il qui e l’altrove fisico, il<br />
piccolo e il grande dimensionale, relazionandosi simbioticamente con il<br />
suo aspetto psichico e umorale. E’ in questa fase che Nacci – artefex<br />
ludens - indaga il quotidiano con ironia e saggezza, analizzandone gli<br />
eventi dinamici (panta rei), una realtà reinterpretata, riscritta, rimodulata<br />
e convertita in colori armonici e rese di materia ben calibrate, una rivisitazione<br />
dolce e poetica che esprime il senso della vita tout court.<br />
Le opere di Nacci, in sostanza, denotano una simbiosi totale con la materia.<br />
Sia che la incida, la buchi, la bruci o la ricucia - assemblandola,<br />
evidenziandola, nascondendola o, addirittura, rinnegandola - il suo operare<br />
è decisamente attuale e contemporaneo. In una realtà che sta profondamente<br />
cambiando, intende assolutamente orientarsi. Le sue opere<br />
appaiono come mappe concettuali, luoghi esplorati e misurati, controllati<br />
e calibrati in cui i fatti sono meticolosamente appuntati. Piccole magie<br />
che evocano ricordi lontani, che emozionano.<br />
Negli anni Ottanta, le pagine esistenziali subiranno una chiara evoluzione.<br />
La visione del mondo diventerà sempre più fluttuante ed onirica.<br />
Cominceranno così le descrizioni di mondi arcani e sconosciuti, di realtà<br />
complicate e sempre più frenetiche dove gli elementi anzidetti si misureranno,<br />
adesso, con un quotidiano irriconoscibile. Nacci, nell’ultima produzione,<br />
introdurrà il rosso ed il nero sui toni sabbiati, evidenziando la<br />
sua crisi personale e quel senso di disagio a cui il mondo sta andando<br />
incontro, ma lo farà sempre con stile e riservatezza, in punta di piedi. Il<br />
suo linguaggio, senza barriere territoriali, non conoscerà la globalizzazione<br />
del Duemila, ma la descriverà ugualmente.<br />
ARTEFEX LUDENS<br />
Antonino Nacci<br />
Occasioni di dialogo con gli artisti<br />
Fabrizio Costanzo / Artefex ludens - personale di Antonino Nacci<br />
Palazzo Sant’Elia / pittorica.it – Palermo, aprile 2012