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FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

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Scritti, direzioni artistiche<br />

eventi culturali<br />

Gli scritti, le direzioni artistiche, le presentazioni di autori, i convegni e<br />

gli altri eventi culturali - prodotti a partire dagli anni Novanta - sono da<br />

considerare un unico bagaglio esperienziale. Nella maggior parte dei<br />

casi trattasi di testi critici pubblicati in cataloghi d’arte, articoli giornalistici,<br />

trascrizioni di interviste con la R.A.I. e le TV private, semplici appunti<br />

pensati in studio. Altri scritti sono correlati alla presentazione di mostre<br />

personali e collettive di artisti, vere e proprie occasioni di dialogo con<br />

pittori e operatori del settore. Dal 1995 ad oggi, Fabrizio Costanzo testimonia<br />

la sua ricerca culturale anche attraverso la cura, calibrata e mai<br />

frenetica, di eventi culturali d'arte visiva. Nel 1996, Gioacchino Lavanco<br />

scrive: “Dietro le diverse figure di Costanzo, ovvero dietro i molteplici<br />

aspetti della stessa persona ritroviamo, con compiacimento, la figura di<br />

un uomo “senza professione”: non si scomodi il Musil dell’assenza di<br />

qualità perché qui la mancanza di professione è una “scelta professionale”,<br />

quella che non vuol fare dell’arte un semplice mestiere, della<br />

creatività una catena di montaggio, della ricerca un’adesione a schemi,<br />

modelli, correnti predefinite…”<br />

Un’unica motivazione congiunge le esperienze che iniziano – nel 1995 -<br />

con il Centro Arti Sperimentali La Sinopia di Palermo (all’interno di una<br />

ricerca di formule espositive alternative) e proseguono attraverso altre<br />

tappe fondamentali quali Graffiti (mostra permanente degli artisti siciliani<br />

contemporanei, nata nel 1999 e tuttora in corso); Maschere (1999); Col<br />

ferro (2001) – tutti eventi organizzati dentro l’Addaura Hotel di Palermo;<br />

le prestigiose mostre Nel castello (2001), a Carini; Così lontano, così<br />

vicino: artisti lombardi e siciliani a confronto (2002), a Palazzo Ruggeriano<br />

di Altofonte nell’ambito di una manifestazione-convegno di arte, territorio<br />

e didattica; Segno & Colore (2002), all’Hotel Club Ramuxara di<br />

Campobello di Mazara; Segni & Segnali (2002), all’Albergo delle Povere<br />

di Palermo; la mostra italo-rumena (2003), all’Accademia di Romania<br />

(Roma); I Cinquant’anni del Cenacolo (2004), nella omonima galleria di<br />

Palermo; Incontri con gli artisti (2004), ancora alla galleria Il Cenacolo;<br />

Ti dirò (2006), al Palazzo Branciforte di Palermo. Seguono le mostre<br />

organizzate e dirette in collaborazione con Francesco Pintaudi al Sanpaolo<br />

Palace Hotel di Palermo: Felix Ziz (2006-2007); I luoghi dell’oblio<br />

(2007); Palermo: I luoghi della storia (2007); Annodamenti & Bizzarrie<br />

(2007); Tracce (2007-2008); Ludusmentis (2008); E’ qui la Natività del<br />

Caravaggio? (2009). Graffiti Day (2009), sposta nuovamente il baricentro<br />

dell’attenzione sull’Addaura Hotel, proponendo una manifestazioneevento<br />

(per i dieci anni di attività della mostra Graffiti), incentrata su<br />

cultura, legalità e ambiente. Un successo pieno, di pubblico, giornalisti e<br />

critici, subito bissato nel 2010, con la mostra Blu? Il mare come non lo<br />

avete mai visto, nella quale l’acquario dadaista, ideato coraggiosamente<br />

da Roberto Cavallaro, diventa il pretesto per discutere sugli habitat.

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