26.11.2016 Views

FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

QUANTE TRACCE…<br />

ECCO COME DUE ARTISTI RACCONTANO GLI STESSI SENTIMENTI: DA ANGOLI OPPOSTI<br />

Ciò che spesso ci chiediamo noi poveri e inevitabili mortali è cosa rimarrà del nostro passaggio terreno.<br />

Le nostre ansie, i nostri affanni, il volere a tutti i costi affermare il principio della unicità della propria esistenza, il ripetersi<br />

in esercizi di scrittura citazionistica, il tentativo sempre e comunque di essere i primi della classe quando, forse, non<br />

avremmo neanche il titolo per starci in “classe”, ci pongono spesso in una condizione critica rispetto poi a chi è chiamato<br />

a giudicare il nostro fare o comunque ciò che abbiamo fatto, scritto o detto. In altri termini le tracce che lasciamo<br />

giorno dopo giorno. Tracce, infatti, è il titolo della mostra di Fabrizio Costanzo e Francesco Pintaudi, due artisti che,<br />

apparentemente, non hanno niente in comune tranne la passione per l’arte. Approdati alla pittura per strade diverse,<br />

Fabrizio Costanzo, tra i due, appare il più misurato, preciso, senza mai una sbavatura. La sua pittura è costruita centimetro<br />

dopo centimetro, una pittura puntuale, minuziosa, al limite della pignoleria e della maniacalità compositiva. I suoi<br />

lavori ricordano, soprattutto nei colori, il paesaggio primaverile di Kholui, paesino sulle rive del fiume Teza un piccolo<br />

fiume della Russia centrale. Le sue inondazioni di primavera, ritirandosi, donano al paesaggio un colore particolare,<br />

surreale, che i pittori miniaturisti del luogo amavano e amano dipingere. Ma i lavori di Fabrizio Costanzo non sono mai<br />

delle miniature. La loro realizzazione è da miniaturista, ma certamente non lo sono i formati o i temi trattati: Sotto il<br />

cielo di Gerusalemme - 2007, opera che, personalmente, considero tra le più significative della mostra; Cattedrale -<br />

2002; Finzione e realtà - 2006, in cui le pagine di un libro posto in cima ad una colonna, vengono sfogliate dal vento,<br />

quasi a volere parafrasare ciò che è successo, in occasione dell’esposizione in pubblico sul sagrato di San Pietro, della<br />

salma di Giovanni Paolo II. Ma in questo caso le pagine vengono strappate e il vento se le porta via. Un presagio della<br />

vacuità del nostro essere uomini? Il dubbio che ciò che abbiamo fatto finirà con noi? O forse ciò che abbiamo fatto non<br />

ha inciso talmente le coscienze da meritare di essere tramandato ai nostri eredi attraverso le pagine di un libro. In ogni<br />

caso il messaggio di Costanzo sembra abbastanza chiaro e incisivo. Egli è un attento e puntuale osservatore del mondo<br />

che lo circonda, ne assorbe gli aspetti pregnanti, gli umori e, diversamente da altri artisti, più che procedere per<br />

impeto, per strappi, aspetta che l’idea prenda corpo combinandosi, amalgamandosi con la propria conoscenza in uno<br />

dei suoi “cassetti” dei ricordi. Dopo sarà pronta per diventare quadro…<br />

Francesco M. Scorsone / Tracce - Sicilia Informazioni – Palermo, 8 gennaio 2008 e Centonove – Messina, 19 gennaio 2008

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!