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D O C U M E N T E ţinea, făcea pe Palatin să creadă, că ... - DSpace

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412 I. MOCFA<br />

XXVIII.<br />

IM-me et R-me Sig-re et Pròne mio Col-me<br />

Di Vilna li 16 Dicembre 1612<br />

S'é havuto aviso che dopo la scritta pace conclusafin Moldavia, essen­<br />

dosi ritirati gli eserciti de'Turchi e Tartari da quella Provincia, onde <strong>pe</strong>r<br />

hora non si tema altromoto nemico in quelle parti : il Sg-r <strong>Palatin</strong>o di Quo-<br />

via General del Campo habbia anche egli dissoluto il suo grosso esercito<br />

di Polacchi, che haveva nelle med-e bande ; essendo restata quivi la sola<br />

ordinaria soldatesca de Ouartani. Contuttociò dicono, che se bene dalo scritto<br />

Tomassovicz impossessato Princi<strong>pe</strong> si siano adempite tutte le altre condi-<br />

tioni stabilite in detta pace, non dimeno non habbia intieram-te satisfatto<br />

à quella de la liberat-ne de'prigioni Polacchi presi ne la scritta rotta ; poiché<br />

ritenga tuttavia appresso di se il principale d'essi prigioni, cioè il Potocki<br />

con due altri uno de quali che fù secret-o del med-o Potocki, sia stato man­<br />

dato in Constantinopoli. Anche in questo forse si mostrerà di qua conni­<br />

venza <strong>pe</strong>r hora, <strong>pe</strong>r non privarsi del beneficio, che è stato principal motivo-<br />

de la conclusione dela pace, cioè de la quiete da l'armi nemiche in questi<br />

tempi. Et <strong>pe</strong>r fine con la riverenza debita bascio le mani a V. S. IM-ma<br />

pregando Dio, che l'esalti al colmo dele grandezze, Di Vilna li 16 Die (em-<br />

b)re 1612.<br />

D. V. S. Ill-ma et R-ma.<br />

[Bibl. Vatic. Barb. lat. 6577 f. 96.]<br />

Humilissimo et divotissimo servitore<br />

Cesare Baroffi<br />

XXIX.<br />

Ill-me et R-me Sig-re et Pròne mio Col-ino<br />

Di Vilna li 31 di Decembre 1612:<br />

S'è havuto avviso che li soldati qunartani, che dopo dissoluto l'esercito-<br />

dal General del Campo, come già accenai a V. S. Ill-ma con l(ette)re de li<br />

16 di questo, erano restati neii confini verso Moldavia, et Tartari ; essendo-<br />

stati à l'improviso, mentre stavano sparsi senza custodia, assaliti da buon<br />

numero d'essi Tartari, ne siano stati ammazati circa ducento.<br />

Et di quel Potocyki parente di Constantino discacciato Princi<strong>pe</strong> di<br />

Moldavia, s'intende, che fosse tuttavia ritenuto prigione da quel Tomasso­<br />

vicz intruso, et impossesato Princi<strong>pe</strong> d'essa Provincia : A la ritent-ne del<br />

quale é opinione, che concorra qualche tacito consenso di qua; <strong>pe</strong>rche us­<br />

cendo in liberta non turbasse la pace già stabilita in quelle parti, di cui si<br />

ha molto bisogno in questi tempi. Et <strong>pe</strong>r fine con la riverenza debita bacio-<br />

le mani à V. S. Ill-ma, et le prego da dio ogni vera contentezza. Di Vilna<br />

li 31 di Decembre 1612.<br />

D. V. S. Ill-ma et R-ma.<br />

[Bibl. Vatic. Barb. lat. 6577 f, 126]<br />

Humilissimo e divotissimo servitore<br />

Cesare Baroffi

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