L'esperienza di Claudio Forte Pagina 2 di 3detto che nessuno può stabilire il giorno e l'ora? Feci quindi ricerche sulle "vecchie"pubblicazioni della Società disponibili: perché il Corpo Direttivo nella sua breve storia haproposto una data dopo l'altra dichiarando ogni volta che il calcolo era basato sulla "solidaevidenza delle scritture"? E perché il CD "giustificava" ogni volta il fallimento non ammettendo ilproprio errore, come sarebbe stato onesto fare, ma dava la colpa ai TdG che si sarebbero creati"false aspettative"? Scoprii poi altre dottrine, dapprima ritenute "verità" ma in seguitorinnegate, che sono costate anche la vita a qualche TdG (ad esempio i trapianti nel1963 eranopermessi, poi sono stati proibiti nel1968 ed infine nuovamente ammessi nel1980). Era Dio, midomandavo, che commetteva questi gravi errori? C'erano sempre più cose che non miconvincevano più. Io ero un "proclamatore" non battezzato anche se sono andato pochissimo "inservizio" proprio perché alcune dottrine fondamentali come quella della "generazione del 1914",ora in corso di cambiamento, non mi convincevano, e quindi mi sarei sentito ipocritanell'insegnare alla gente come "verità" dottrine di cui già io non ero personalmente convinto.Nel frattempo altri dubbi si facevano sempre più pesanti: era giusto che io vietassi a mia figliadi 5 anni di vestirsi da "principessa" a carnevale? o di partecipare con le altre bambine a festecome i compleanni? dov'era scritto? la "goccia" finale che ha fatto traboccare il vaso è successacirca un anno fa quando, avendo mia figlia iniziato la scuola, ed essendomi io offerto di fare il"rappresentante" di classe, gli anziani mi dissero che non potevo farlo in quanto "assomigliava"ad una attività politica. Precisai che il compito del rappresentante di classe era esclusivamentelegato ad attività scolastiche, e trattandosi dei nostri figli, è molto importante interessarsi deiloro problemi e dei loro progressi scolastici, e collaborare con gli insegnanti perché possano dareil meglio per loro. Forse che ai genitori Testimoni di Geova non interessa l'attività scolastica deiloro figli? Gli anziani mi risposero che anche se nell'attività del rappresentante di classe non eraimplicata la politica tuttavia il rappresentante veniva eletto, e questo "assomigliava" ad unacompetizione politica. Spiegai allora che in questo caso non vi era alcuna competizione, in quantoessendo stato io l'unico genitore che si era offerto, tutti gli altri all'unanimità avevano accettatola mia candidatura, per cui il voto era solo un atto formale richiesto dalla normativa scolastica.Mi accorsi che alcuni anziani non erano più tanto sicuri del fatto che l'incarico di rappresentantedi classe fosse incompatibile con l'essere un proclamatore TdG. Si presero così alcuni giorni perdarmi una risposta, ed alla fine il responso fu che anche se non vi era competizione, l'attoformale in se del voto non si addiceva ad un cristiano, e che quindi se volevo continuare adessere un "proclamatore" dovevo rinunciare all'incarico altrimenti avrebbero dovuto annunciarealla congregazione che non ero più un proclamatore (il che ha un significato moralmente negativoper i TdG)! Pensai dentro di me che questo modo di ragionare era molto simile a quello dei fariseiche badavano più alla forma che alla sostanza delle leggi e che a motivo delle loro"interpretazioni" avevano svuotato la Parola di Dio del suo significato profondo. Inoltre misembrava ipocrita il fatto che il genitore Testimone di Geova sentisse il diritto di avvalersi dellafigura del rappresentante di classe ma non il dovere di partecipare alla sua scelta! [Nella classedi mia figlia vi sono 2 bambine figlie di TdG che si sono trovate più volte in situazioniimbarazzanti ed assurde per un bambino come il non potere accettare nemmeno una caramella daun compagno se offerta in occasione di feste tipo carnevale o Natale. In certi casi sitoccherebbe pure il ridicolo se la vittima non fosse purtroppo un bambino innocente: quando lemaestre spiegarono per la prima volta alla classe le addizioni, ci volle tutta la loro pazienza perconvincere queste povere bambine ad usare il segno + in quanto troppo simile ad una croce!]Risposi quindi che non potevo rinunciare al mio incarico a meno che mi dimostrassero che le loroconclusioni erano saldamente basate sulla Bibbia. Mi dissero che tali conclusioni si basavano sullepubblicazioni della Società. [N.B.: recentemente anche questo divieto è caduto insieme a quellosul servizio civile che aveva costretto migliaia di giovani TdG a finire inutilmente in galera. Ilfine giustifica i mezzi. In questo caso il fine sono i miliardi dell'otto per mille dello Stato].Questo per me non era più sufficiente e quindi venne dato l'annuncio alla congregazione che nonero più un proclamatore (ovviamente senza spiegare il perché alimentando così ogni sospetto di"apostasia" o di "immoralità" come avviene sempre in questi casi). A questo punto smisi
L'esperienza di Claudio Forte Pagina 3 di 3completamente di associarmi e cominciai a fare una ricerca scritta sistematica sulle dottrine deiTdG confrontate con il reale insegnamento cristiano riportato nella Bibbia, ed a fare uno studiodel testo della traduzione del NM confrontata con il testo greco originale fornito sempre dallaSocietà WT (ho fatto il liceo classico). Scoprii quindi anche il "trucco" della doppia traduzione:quella "parola per parola" corretta, e quella sulla colonna destra "ufficiale" adattata alledottrine del corpo direttivo. Per mia moglie, che invece era diventata una TdG, e che già avevaqualche dubbio, fu una rivelazione, e decise di non frequentare più la Sala. Inizialmente nonvoleva dissociarsi perché sapeva che ciò avrebbe impedito ai "fratelli ed alle sorelle TdG" cheper lei e per me rimangono sempre tali, di poter parlare con noi, ma soprattutto per evitareulteriori problemi nei rapporti familiari essendo anche i miei genitori TdG. Ma ciò fu inutile inquanto "fratelli" e "sorelle" prima molto gentili nei nostri confronti (anche perché avevanoricevuto diversi favori da noi), ora ci evitavano. A miei genitori fu vivamente sconsigliato diparlare di argomenti religiosi con noi, il che per un TdG significa evitare la maggior parte degliargomenti di discussione! Gli anziani cercarono in tutti i modi di convincere mia moglie adissociarsi, avendo il timore che lei potesse "parlare" con i TdG. Non potendo infatti chiudere labocca a noi, cercavano almeno il sistema di tappare le orecchie ai TdG mediante la dissociazioneche impedisce di rivolgere la parola agli ex! Alla fine, per coerenza morale, mia moglie decise diinviare una lettera di dissociazione alla Congregazione. Questo però non c'impedisce comunque dicercare di aiutare chi è ancora prigioniero di questa Organizzazione degna di un romanzo diOrwell ed invitiamo tutti a fare altrettanto. Non serbiamo alcun rancore infatti verso gli "amici"TdG che non ci rivolgono più la parola, anzi proviamo compassione per loro, sapendo che sono"vittime di vittime" come vengono definiti da Franz, (ex membro del Corpo Direttivo).Claudio Forte-------- ---------- --