Il libro "Ragioniamo" Pagina 5 di 5sospensione, la Società Torre di Guardia ha omesso informazioni essenziali per lacorretta comprensione dell'opinione espressa nell'autorevole periodico cattolico.Ecco l'articolo per intero:«Il primo motivo della diffusione del movimento sta nelle tecniche dipropaganda. Questa, da una parte è capillare, fatta porta a porta da personeminuziosamente addestrate a tale lavoro e fortemente convinte [da questopunto i Testimoni mettono i puntini di sospensione] e, dall'altra, èinsinuante e accorta, attenta a cogliere ogni movimento d'interesse nellepersone che si avvicinano e a insistere nell'opera di persuasione, fino aportarle dalla semplice accettazione d'una Bibbia, d'un libro e d'un opuscolodapprima alla discussione su un passo biblico e all'annunzio di qualchedottrina geovista, poi a un incontro in casa per lo studio della Bibbia e infinealla partecipazione a una riunione di TdG in una "sala del Regno".A questo proposito va rilevata la cura estrema posta dal movimento nellapreparazione tecnica e, soprattutto, psicologica dei "proclamatori" e dei"pionieri", i quali vengono sottoposti a un indottrinamento ossessivo, in cuile dottrine geoviste sono riproposte dai capi "con monotona ostinazione" econ l'appoggio di versetti della Bibbia "usati a incastro, messi cioè tra unafrase e l'altra in modo completamente piatto e acritico" (M. Castiglione, ITestimoni di Geova :ideologia religiosa e consenso sociale, Claudiana, Torino1981, 58). Infatti, nelle adunanze dei TdG, "l'estrema fissità di tutto,l'assenza di libertà espressiva e di ricchezza emozionale ricorrono sempre edovunque".Cosicché si ha l'impressione "di essere di fronte a un massiccio esempio diannullamento della libertà dell'individuo e del gruppo"; anzi, al "più rilevanteesempio di coercizione psicologica e di manipolazione di massa che ilprotestantesimo statunitense sia riuscito a partorire nel corso della suastoria" (ivi, 68 e 69)» (fine dei puntini di sospensione).«Il secondo motivo ... ecc., ecc.Il comune lettore di Svegliatevi! tutto questo non lo potrà mai sapere. Dopo aver letto larivista - senza aver verificato la citazione nella sua interezza - è stato semplicementeindotto a pensare che perfino i Gesuiti abbiano elogiato incondizionatamente i TdG.Questo è indubbiamente un uso tendenzioso e scorretto delle parole altrui.Hanno in questi casi i TdG messo in pratica quello che raccomandano agli altri nelle loropubblicazioni?"Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione dal contesto.Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che l'autorità citata voleva dire".-Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, p.155, §11.
Testimoni di Geova e libertà di coscienzaPagina l di 14Home Mappa Novità Storia Dottrine Esperienze CercaForum Mailing list Links Scrivi Varie Internet Chi sonoTestimoni di Geova e libertà di coscienzaHo deciso di scrivere queste pagine dopo aver letto l'articolo della Torre diGuardia del 15 marzo 1998 sul tema della libertà cristiana. Questeosservazioni derivano dalla mia personale esperienza come Testimone diGeova e non devono essere considerate semplici critiche (anche se a volte iltono è pungente): quelle che seguono sono piuttosto riflessioni, ragionamenti,meditazioni e ricerche che desidero condividere con altri. Gesù ha indicato chelibertà e verità sono strettamente connesse (Giov. 8:32); ne consegue che,dove la libertà è limitata, anche la verità ne soffre. Le opinioni umane, imposteobbligatoriamente, possono quindi, non solo intaccare la libertà, ma essere unostacolo alla verità. Qualcuno ha affermato che "le convinzioni, più che lebugie, sono nemiche pericolose della verità". Concordo con queste parole, chepossono essere anche rese, in armonia con l'argomento, " ... sono nemichepericolose della libertà".Dedicazione e libertà di sceltaQuesto era il tema del primo articolo di studio nella Torre di Guardia del15 marzo 1998. La rivista, a p. 19, §§ 4, 7, 15 e 19, affermava: «Invece didire: 'La Società insegna', molti Testimoni preferiscono usare espressioni come'La Bibbia dice' o 'Ho compreso che la Bibbia insegna .. .' In questo modomettono in chiaro che quella di accettare gli insegnamenti biblici è stata unaloro decisione personale e inoltre evitano di dare l'impressione errata che iTestimoni subiscano in qualche modo i dettami di qualche setta religiosa». « ...ciascuno di loro ha deciso personalmente... di vivere secondo le normebibliche. Queste non sono decisioni imposte da altri». «Se un Testimoneprende decisioni basate sui consigli biblici dati dal Corpo Direttivo, lo fa dipropria volontà, in quanto studiando personalmente la Bibbia si è convinto chequella è la cosa giusta da fare». I Testimoni «lasciano che siano lo spirito diDio e la sua Parola a dirigere la loro vita» (il corsivo è mio). E' vero che quelladi diventare Testimoni di Geova è una scelta, anche se, a mio parere, moltequestioni implicate in questa decisione possono essere comprese solo con iltempo. "Il battesimo è l'inizio della corsa cristiana", quindi una persona può,con il passare del tempo, acquisire altre consapevolezze e giungere aconclusioni diverse. Per quanto mi riguarda, vorrei rilevare che la conoscenza,il discernimento, la maturità personale, l'esperienza che si conseguono solovivendo e sperimentando la realtà della vita, non sono certamente ora quelleche avevo quando mi sono battezzato. Quando studiai il libro Verità, nellontano 1974, ricordo che rimasi colpito da un paragrafo in cui si diceva: «E'vero che a volte come uomini possiamo avere limitata conoscenza edesperienza, non apprezzare appieno perché una certa legge dichiarata da Dio ècosì importante, o come realmente opera per il nostro bene. Ciò nonostante lanostra ferma credenza che Dio conosce senza dubbio molto più di noi, che lasua esperienza è molto più grande della nostra, e che ciò che fa è per il nostrobene eterno, ci spingerà a ubbidirgli con cuore volenteroso» (La Verità checonduce alla Vita Eterna, p. 21). Queste parole mi indussero ad accantonaredubbi, perplessità ed incertezze: pensai che, acquisendo maggiore esperienzae conoscenza, avrei capito ed accettato pienamente anche le cose che mirendevano esitante ed insicuro. "Non puoi aspettare di avere capito tuttoprima di diventare testimone di Geova", è ciò che si sente ripetere anche oggi.Quindi mi battezzai. Ecco però che, dal momento del battesimo, le condizionicambiano radicalmente: se prima potevi esternare i tuoi dubbi, le tueobiezioni, i tuoi punti di vista, in seguito questo non è più permesso. La Torre