pecora, la dramma e il figlio prodigo delle relative parabole (Lu 15:6,9,24; la TNM legge "smarrito" e "perduto"); lapecora persa fra le altre cento (M t 18: 12; la TNM traduce anche qui "smarrita").• " ... Coloro che non conoscono Dio saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore ... " (2Tel :9).La TNM è conforme e traduce: " ... distruzione ... ", ma il termine greco qui adoperato è òletros e ha il senso di "rovina",come può essere confermato da passi come !Corinzi 5:5 e l Tessalonicesi 5:3, dove però la TNM continua a leggere"distruzione". A rigor di logica, però, va sottolineato che una vera e propria distruzione, intesa come "riduzione alnulla", non può durare per l'eternità, in quanto essa si verifica in tempi brevi e non ha effetti duraturi: una cosa o unapersona fisicamente distrutta in maniera completa, si dissolve presto e presto se ne perde perfino il ricordo.• Spesso nel Nuovo Testamento troviamo il verbo greco katarghèo, che letteralmente significa "rendere inefficace,abolire" ma talvolta viene reso anche con "annientare, distruggere", da intendersi però come "rendere impotente" oaltri analoghi.Almeno in sei brani del Nuovo Testamento troviamo questo verbo con tali accezioni: in Romani 6:6 sta scritto" ... affinché il corpo del peccato fosse annullato ... " (la TNM, anche meglio, rende "fosse reso inattivo"); in l Corinzi2:6 troviamo " ... i dominatori di questo mondo stanno per essere annientati ... " (la TNM legge "ridotti al nulla"); inl Corinzi 15:24 " ... dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà ed ogni potenza ... " (TNM conforme); inl Corinzi 15:26 " ... l'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte ... " (la TNM, anche meglio, rende "ridotta alnulla"); in 2Tessalonicesi 2:8 " ... allora sarà manifestato l'Empio, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della Suabocca e annienterà con l'apparizione della Sua venuta ... " (la TNM, anche meglio, rende "ridurrà al nulla":paradossalmente la TNM traduce meglio in questo e in altri brani il verbo katarghèo. Nel nostro caso, bisognaconsiderare che la Bibbia afferma chiaramente che l'Anticristo verrà tormentato in eterno, Ap 20: l O, e quindi non potràessere mai distrutto o annientato completamente.); in Ebrei 2:14 " ... affinché distruggesse il diavolo ... " (la TNM, anchemeglio, rende "riducesse al nulla" quel Satana che non è ancora distrutto ed è ben attivo al giorno d'oggi!).In altri brani del Nuovo Testamento lo stesso verbo katarghèo viene tradotto con "rendere improduttivo" (es. Lu 13:7)oppure "abolire" (es. l Co 13:7) o ancora "abbattere" (es. Ef2:14), a dimostrazione del fatto che tale verbo contengaessenzialmente l'accezione di "ridurre al/ 'impotenza, rendere inoperante o inattivo " e non certo quella di "distruggerein modo definitivo e permanente".Satana sarà annientato'!In merito alla figura del Nemico di Dio, la posizione dei tdg è meno distante dalla Bibbia rispetto ad altre loro dottrine.L 'unico vero problema è dato dalla loro teoria per la quale Satana, come peraltro tutti gli altri empi, non verràsottoposto a tormenti eterni ma sarà distrutto per sempre.Oltre a ciò che abbiamo detto finora in merito al destino delle anime, qui ci soffermeremo su un brano citato molto daitdg a sostegno di questa loro posizione, ovvero quello di Ezechiele 28:12-19.In questo passo viene esposto il "lamento sul re di Tiro", che anche molti commentatori evangelici riferiscono allacaduta di Lucifero e dei suoi seguaci. Secondo quest'interpretazione, peraltro non condivisa da diversi studiosi dellaBibbia, nel nostro brano si parla di un angelo di Dio che era superiore a tutti gli altri perché "metteva il suggello allaperfezione" ed era ''pieno di saggezza e di una bellezza perfetta" (v. 12). Egli abitava nel giardino di Eden ed era"coperto di ogni sorta di pietre preziose" (v. 13); era stato stabilito da Dio stesso come cherubino e protettore (v. 14) edera perfetto nelle sue vie perché in lui non v'era perversità (v. 15). Ad un certo punto, però, venne il giorno della suaribellione a Dio ed egli peccò contro il Santo: allora egli fu scacciato dal monte del Signore, che lo fece sparire dalla suapresenza (v. 16) a motivo del suo cuore altero (v. 17).In questo racconto, sono due le espressione che i tdg usano per giustificare la loro teoria della distruzione eterna diSatana, ma in entrambi i casi basta un esame dei termini nella lingua originale per comprendere la fragilità della teoriadella Torre di Guardia:•v. 18, quando Javè esclama: " .. .Io ti riduco in cenere sulla terra ... ".La TNM traduce qui: " ... ti renderò cenere ... ", ma il verbo ebraico 'abàl ha il senso di "gettare via, perdere,abbandonare, considerare perduto", che è molto diverso dali' accezione, voluta dai tdg, di "distruggere per sempre".Per inciso, un altro passo biblico in cui compare tale verbo è Ecclesiaste 3:6 e non per nulla la Luzzi rende ''perdere" ela stessa TNM traduce "dare come perso".• v. 19, quando Javè aggiunge: " ... e non esisterai mai più".La TNM traduce qui: " ... non sarai più a tempo indefinito". In realtà, però, il verbo ebraico 'ayìm significa "venir meno,andare via" ma non certo "cessare di esistere" come vorrebbero i tdg. D'altronde, la stessa TNM legge questomedesimo verbo con "essersene andato" in l Re 20:40 (la Luzzi traduce "sparire") ed "essere senza potenza" in Isaia44:12 (dove la Luzzi rende "venir meno delle forze").(4. continua)Giuseppe Martelli(Assemblea di Roma Borgata Finocchio)
Un confronto sempre attuale e necessario. <strong>LA</strong> .. ·pA.RO.<strong>LA</strong> .. ... . ... .·o·I· .. .·o·I·o . .. E ·........ ·1· ''T.ES·T·I··M·o·N··. ··· ........ l .. Dl ..GEOVA'' Quinta parte: Gesù Cristo (I)In questa quinta parte, relativa al confronto fra ciò che insegnano i tdg e ciò che insegna la Parola di Dio, vengonoprese in esame la questione del!' adorazione resa in più occasioni a Gesù e la comprensione di alcuni testi biblicioggetto di discussione e di interpretazioni divergenti.Il tema centrale dell'intera rivelazione biblica, e non a caso anche l'argomento principale della controversia fra icristiani e i tdg, è la persona e l'opera del Signore Gesù Cristo. Per questo motivo, a questo soggetto dedicheremo più diun articolo del nostro studio e divideremo la ricerca in sei parti, per ognuna delle quali esamineremo la posizione dei tdge il dato rivelato da Dio nella sua Parola.In particolare, nelle sei sezioni di questo capitolo affronteremo:• la deità di Gesù;•la corrispondenza di Gesù a YHWH dell'Antico Testamento;• gli attributi e l'opera di Gesù;• il suo carattere di Salvatore del mondo;• il dibattito su Giovanni l: l ed infine;• altri brani biblici ed aspetti controversi.La ddtà di GesùIn merito alla natura divina di Gesù, la posizione dei tdg è relativamente semplice quanto lontana dalla Bibbia: essiseguono la vecchia eresia unitaria, professata anche da Ario nel III secolo d.C., secondo la quale vi è un solo Dio, che sichiama Javè nell'Antico Testamento e Dio Padre nel Nuovo Testamento e che i tdg denominano "Geova".Di conseguenza, Gesù Cristo, che è figlio di Dio Padre, non può avere natura identica a quella di Dio, pur essendoun'entità spirituale superiore alle altre e un dio potente, inferiore solo a "Geova" stesso.Nell'esaminare questa dottrina, centrale per ogni cristiano e per la stessa Parola di Dio, affronteremo i brani biblici che itdg pongono a fondamento della loro eresia, ma prima tratteremo brevemente una questione più generale, quelladell'adorazione.l. Gesù fu oggetto di adorazione.Dalla Scrittura sappiamo che solo Dio può essere adorato (cfr. per esempio Es 34: 14 e M t 4:9-1 0), per cui dimostrareche Gesù è stato adorato senza che egli si opponesse né che Dio nella sua Parola lo biasimasse, equivale ad affermareche Gesù è Dio da adorare.• Questa premessa assume anche maggior rilievo se si considera che nel Nuovo Testamento più volte viene riportato cheuomini di Dio e creature angeliche hanno rifiutato di essere adorati da altri esseri umani, proprio perché riconoscevanodi non avere una natura divina.Quando Pietro entrò in casa del centurione Cornelio per annunciargli la salvezza in Cristo e il romano ''fattoglisiincontro, gli si gettò ai piedi e l 'adorò" (At l 0:25), sta scritto che "Pietro lo rialzò dicendo: «Alzati, anch'io sono unuomo!» "(v. 26/.In seguito, allorché a Listra Paolo e Barnaba furono considerati degli dèi perché avevano guarito un uomo zoppo dallanascita, gli apostoli "si stracciarono le vesti" quando videro che il sacerdote di Giove e la folla volevano sacrificare deitori in onore loro e dissero: "Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini della stessa natura che voi ... "(At 14:15).Nell'Apocalisse, infine, troviamo due significativi episodi nei quali Giovanni si prostra (greco proskunèo = anche"adorare") dinanzi a degli angeli. In entrambe le occasioni quelle creature spirituali rifiutano di essere paragonate aDio e dicono all'apostolo che voleva adorarli: "Guardati dal farlo! Io sono tuo conservo ... adora Dio!" (Ap 19:10;22:9).• Alla luce di ciò, appare alquanto significativo l'opposto comportamento dell'Agnello di Dio: Gesù fu più volte adoratocome Dio e non rifiutò mai di ricevere adorazione.