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LA PAROLA DI DIO EI "TESTIMONI DI GEOVA" - CRISTIANI ...

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I Comitati Giudiziari e la libertà di coscienzaPagina 3 di 5tenuta davanti ad un 'comitato d'appello', l'anziano si complimentò perl'accuratezza del mio scritto che "rivela una profonda conoscenza delle Scritturee una cultura generale non comune. Non ho mai letto un'esposizione cosi logica.Le tue parole giungono al punto in una maniera estremamente chiara, sono comela lama di un rasoio. Complimenti!". Dopo di che mi misero di fronteall'alternativa: o rinnegavo ciò che avevo scritto o sarei stato disassociato. Hoscelto di seguire la mia coscienza.Il commento conclusivo di uno degli "anziani": "Geova fa pulizia nella suaOrganizzazione".Riflessione conclusivaCredo che il danno maggiore che si riceve dall'aderire ai Testimoni di Geova, èche viene modificata completamente la percezione della realtà: si vede tutto daun punto di vista settario, esistono la "Congregazione" e "il mondo", questi dueblocchi contrapposti. Naturalmente solo nella Congregazione ci sono i buoni, ilbene, la giustizia; al di fuori è solo e tutto male, "il mondo di Satana". E questoriguarda anche i parenti: dopo che sono divenuto Testimone, gradualmente misono sempre più allontanato da loro; anzi, le prospettive sono cambiate subito:prima erano persone care, poi, specialmente se non accettavano la predicazione,sono divenuti "persone del mondo", da frequentare il meno possibile avendosempre in mente l'obiettivo di dare loro testimonianza.Molti disassociati ritornano nella Congregazione solo per ritrovare i contattisociali (si veda la testimonianza riportata in fondo a questa pagina). Alcuni diloro, se potessero ritornare indietro, non diventerebbero mai testimoni di Geova,ma ora devono rientrare nella Congregazione, perché molto spesso moglie,genitori, fratelli, suoceri, "amici", sono nell'organizzazione e molti non riesconoad accettare la quasi totale emarginazione che comporta l'essere disassociati. Misembra eufemistico definire tutto questo "pressione psicologica" e non credoesistano molti altri movimenti o associazioni che "costringono" in tal modo lepersone a rimanere nel gruppo.L'intransigenza dei Testimoni si manifesta in ogni situazione e coinvolge ogni tiporapporto sociale. Anche se, forse, nel loro intimo, alcuni Testimoni trovanoquesto modo di fare e di pensare eccessivamente rigido e scarsamente umano,la struttura religiosa teocratica impedisce di agire diversamente e anche direndersi pienamente conto di quanto questo modo di fare sia in aperto contrastocon ogni principio di etica e di umanità. Un comportamento non conforme alleregole attirerebbe il sospetto da parte dei "fratelli", le visite pastorali degli"anziani", consigli ed ammonizioni varie. Chi non si conforma viene accusato diavere una "condotta disordinata" e la congregazione deve evitare questo generedi persone, secondo l'interpretazione data dal Corpo Direttivo al passo di 2 Tess.3:14. Così, è preferibile per molti, per amore del cosiddetto quieto vivere,adagiarsi nel conformismo piuttosto che subire questo genere di pressioni.Tutto questo comunque a poco a che vedere con la libertà. "La verità rendeliberi", ha detto il Signore Gesù (Giov.8:32). I Testimoni amano citare questeparole per dichiarare che loro sono liberi dalle false dottrine religiose e dalletradizioni contrarie alle Scritture. Ammesso che le cose stiano veramente così,chi diventa Testimone di Geova passa da un tipo di "prigionia" ad un altra, moltopiù rigida e dalla quale è molto più difficile liberarsi.

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