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LA PAROLA DI DIO EI "TESTIMONI DI GEOVA" - CRISTIANI ...

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Testimoni di Geova e libertà di coscienzaPagina 6 di 14considerazioni espresse nelle pagine precedenti. Evidentemente vi sono altriche condividono le stesse opinioni. Il succitato articolo presenta i fatti da unaprospettiva molto particolare, inducendo nel lettore l'idea che i singoliTestimoni avessero la possibilità di scegliere la condotta da seguire, mentre, inrealtà, era richiesta l'ubbidienza assoluta alla Società, pena l'ostracismo. Laproibizione del servizio civile smilitarizzato era una regola umana, non unalegge divina; è interessante quindi notare come si esprime La Torre diGuardia: «È stata forse un'ingiustizia da parte di Geova [!] permettere che [ilTestimone] soffrisse per aver rifiutato ciò che ora potrebbe fare senzaconseguenze?». (§7) Queste parole danno l'impressione che sia Dio ilresponsabile delle sofferenze. (Cfr. Giacomo 3: 1) In realtà, le Scrittureindicano chiaramente che è doveroso ubbidire alle Autorità, quando questechiedono qualche tipo di servizio ai cristiani. (Matteo 5:41; Romani 13:7, Tito3: 1; 1 Pietro 2: 13,14) Le 'opere buone', di cui si parla in Tito, possonoincludere il servizio in strutture umanitarie dedite ad aiutare le persone chesoffrono. Quando fui processato per il rifiuto del servizio militare, il giudice michiese perché non fossi disposto a prestare il servizio civile in un ospedale; milimitai a rispondere alquanto pedissequamente: "perché sarebbe uncompromesso". Nessuno dei fratelli da me conosciuti era in grado di spiegarechiaramente in cosa consistesse tale "compromesso": comprendevano chequesto era il punto di vista della Società e quindi si uniformavano. Ricordo chealcuni fratelli pensavano di rispondere al giudice che rifiutavano il serviziocivile perché ciò era richiesto dalla Società! Non capisco, quindi, come possaora La Torre di Guardia definire una scelta la condotta seguita, quando invecenon era consentito decidere secondo coscienza. La Torre di Guardia prosegue:«Perché mai si dovrebbero rammaricare di aver seguito la propria coscienza[?!] assumendo una ferma presa di posizione a favore di Geova? Sostenendolealmente i principi cristiani così come li comprendevano [leggi: come licomprendeva la Società!] o ascoltando la voce della coscienza si sono mostratidegni dell'amicizia di Geova». (§7) Anche queste parole si potrebbero renderepiù appropriatamente in tal modo: «Perché mai si dovrebbero rammaricare diaver ubbidito alla Società in merito a quella che essa riteneva fosse la volontàdi Dio, sapendo che il non farlo avrebbe comportato l'ostracismo dellaCongregazione? Sostenendo lealmente le convinzioni della Società eubbidendo alle sue direttive, è vero che hanno rinunciato al libero eserciziodella propria coscienza, ma sono tuttavia rimasti nella Congregazione». E' veroche non ci si deve rammaricare delle sofferenze subite per ubbidire allavolontà divina: in questo caso, tuttavia, migliaia di giovani hanno sofferto peraver ubbidito a degli uomini e alle loro mutevoli opinioni. Posso dire concertezza che, se non fosse stato per la "minaccia" della sanzione, la miacoscienza mi avrebbe consentito di compiere il servizio civile, e lo stesso si puòdire di molti altri. La Torre di Guardia continua: «Nei tempi moderni alcuniTestimoni sono stati molto rigidi su ciò che erano o non erano disposti a fare.Per questa ragione hanno sofferto più di altri. Successivamente un'accresciutaconoscenza li ha aiutati ad ampliare le loro vedute. Ma non hanno motivo dirammaricarsi di aver agito in armonia con la propria coscienza, anche se forseper questo hanno subito ulteriori sofferenze». (§ 9) Non mi è chiaro se questafrase si riferisca ancora al rifiuto del servizio civile o si debba invece intenderein senso lato. In ogni modo, anche in queste parole la responsabilità dellesofferenze subite da "alcuni" Testimoni, viene attribuita interamente alla loromancanza di conoscenza e alle loro vedute ristrette: non si fa nessunamenzione dell'obbligo di ubbidire alle direttive della Società. Il paragone fra icambiamenti nelle vedute dottrinali del Corpo Direttivo e il fatto che la Leggemosaica cessò di avere valore per i cristiani (§ 8) mi pare poco pertinente ealquanto presuntuoso: la Bibbia dice che la Legge fu data da Dio in unastraordinaria manifestazione della Sua potenza; la sua abrogazione venneconfermata dal Figlio di Dio, dallo spirito santo, da miracoli e variedichiarazioni apostoliche. (Vedi Esodo 19: 16-20; Atti 2; 15: 10; Romani 6:6;Efesini 2: 15; ecc.) Tutto questo non si può certo dire delle opinioni che spessovengono modificate dall'Organizzazione. Non sarebbe stato opportunoaggiungere in questo articolo qualche frase in cui la Società riconoscesseanche la propria responsabilità per le sofferenze che migliaia di fratelli hanno

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