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ni, formulano un modello dell’ambiente prescelto, individuano cioè<br />

gli elementi fondamentali che costituiscono quell’ambiente e le relazioni<br />

tra di essi. L’elaborazione del modello dell’ambiente particolare<br />

è forse la fase più delicata nella produzione di un ambiente di apprendimento.<br />

Esistono diverse tecniche di rappresentazione di un modello.<br />

In figura è mostrato quello delle alluvioni in Val Bisagno realizzato<br />

utilizzando una tecnica nota come reti di Petri.<br />

Le reti di Petri sono un grafo che può essere utilizzato come linguaggio<br />

per rappresentare sistemi complessi. In queste reti vi sono due tipi<br />

di nodi: le attività rappresentate da un rettangolo e le risorse rappresentate<br />

da un cerchio. Un arco in entrata da una risorsa a un’attività indica<br />

che quella risorsa è necessaria per lo svolgimento di quella attività.<br />

Un arco da un’attività a una risorsa indica che quella risorsa è prodotta<br />

dall’attività. Nella rete di Petri riportata in figura la pioggia, la<br />

morfologia del bacino del Bisagno e le modifiche apportate dall’uomo<br />

alla copertura (vegetazione e suolo) sono le risorse che determinano<br />

l’evento piovoso critico, inteso come il livello di piovosità minima che<br />

causa un’alluvione. Il valore di questo evento critico è cambiato nel<br />

corso della storia con le modifiche apportate dall’uomo alla copertura<br />

vegetale e al suolo (cementificazione, taglio del bosco, incendi, pascoli,<br />

cave…). La copertura e la morfologia del bacino (pendenza dei versanti,<br />

forma del reticolo, tipo di roccia…) determinano una portata<br />

massima del torrente. Quando si ha un evento piovoso critico si genera<br />

una portata del torrente maggiore della sua portata massima e l’acqua<br />

in eccesso allaga le zone alluvionabili del bacino. L’uomo non può<br />

intervenire sulla piovosità, ma può prevenire le<br />

alluvioni agendo ad esempio sulla morfologia<br />

del bacino, deviando con opere di ingegneria<br />

idraulica il percorso del torrente, oppure può<br />

intervenire sulla copertura vegetale, riducendo<br />

gli incendi, i disboscamenti, la cementificazione,<br />

ecc.<br />

Correlare il progetto alle discipline<br />

Lo studio di un ambiente particolare richiede<br />

conoscenze prerequisite distribuite tra diverse<br />

materie. Un progetto di educazione ambientale,<br />

che è tipicamente interdisciplinare, può<br />

creare situazioni in cui alcuni argomenti, che<br />

appartengono a una data disciplina, trovano<br />

un contesto reale in cui possono essere trattate.<br />

Ciò è molto motivante per gli studenti e dilata<br />

il tempo disponibile per il progetto. In<br />

questa fase i docenti individuano quelle parti<br />

del loro corso che possono essere svolte nel<br />

contesto del progetto e individuano anche le<br />

modalità con cui svolgerle. Nel progetto Piazza<br />

delle Vigne, ad esempio, sono stati coinvolti<br />

gli insegnanti di italiano, urbanistica, comunicazione<br />

visiva, scienze, anatomia, storia del-<br />

pioggia<br />

aree<br />

alluvionabili<br />

evento<br />

piovoso<br />

critico<br />

aree<br />

allagate<br />

morfologia<br />

bacino<br />

Val Bisagno<br />

acqua<br />

che fuoriesce<br />

115<br />

Figura 1<br />

Modello delle alluvioni in<br />

Val Bisagno.<br />

portata<br />

massima<br />

(Q max)<br />

modifiche<br />

apportate<br />

dall’uomo<br />

alla copertura

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