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programmi scolastici). Pochi studiosi ed esperti della formazione hanno<br />
dedicato la loro attenzione all’idea del cambiamento della scuola<br />
per accogliere i nuovi tipi di studenti alla luce dei cambiamenti culturali<br />
in atto, mentre tutti gli sforzi sono stati rivolti a “cambiare gli studenti”<br />
affinché si adattassero all’interno della scuola (piuttosto che<br />
adeguare i programmi alle nuove esigenze meglio adeguare i ragazzi ai<br />
soliti programmi). Si tenga anche conto dell’assunzione profonda e<br />
strisciante per cui lo sviluppo concettuale, la motivazione e il linguaggio<br />
degli studenti poveri «…abbiano favorito lo sviluppo di un curriculum<br />
di basso livello, fatto di conoscenze “atomiche”, e di semplici<br />
abilità di base. I curriculum sono stati così svuotati e semplificati tanto<br />
da divenire noiosi e artefatti. Sono stati spogliati, svuotati della loro<br />
ricchezza e del loro contesto originale producendo fondamentalmente<br />
dei “non senso”, che sono stati definiti “non assimilabibili” dalle<br />
persone normali, eccetto per la memorizzazione i cui effetti durano<br />
solo poche ore o giorni» [Bruer, 1993].<br />
Cambiamento di prospettiva dei processi di apprendimento<br />
In contrasto al tradizionale paradigma di insegnamento e apprendimento,<br />
sta emergendo un nuovo paradigma dei processi di insegnamento<br />
e apprendimento; esso è basato sulla ricerche dell’apprendimento<br />
umano svolte nelle ultime tre decadi.<br />
I punti di vista del processo dell’apprendimento umano, così come<br />
emergono dalla ricerca, sono i seguenti:<br />
L’apprendimento è un processo naturale. Lo stato naturale della nostra<br />
mente è quello di apprendere, ma non tutti apprendiamo allo stesso<br />
modo [Gardner H., 1987]. Nella progettazione di itinerari di apprendimento<br />
bisogna tener conto dei diversi stili cognitivi e delle diverse<br />
storie di apprendimento pregresse [Bruner J., 1997]. Gli studenti<br />
apprendono meglio se supportati e stimolati dagli insegnanti<br />
che nel progettare gli ambienti di apprendimento devono fare leva<br />
sulla motivazione: spesso ragazzi che appaiono indisciplinati o che<br />
mostrano un’attenzione limitata, all’interno di una tipica situazione<br />
di aula tradizionale, mostrano un comportamento completamente<br />
opposto, in un laboratorio di informatica, quando sono impegnati in<br />
attività significative e interessanti al computer.<br />
L’apprendimento è un processo sociale. I contesti comuni della conoscenza<br />
e dell’apprendimento stanno iniziando ad essere riscoperti, il<br />
fenomeno è evidenziato dal rapido crescere di circoli di qualità e dall’uso<br />
della metodologia CSCW (Computer Supported Collaborative<br />
Work) nel modo dell’economia, della medicina e dell’alta formazione.<br />
Come nota Vigotsky [1978], bambini imparano di più in collaborazione<br />
tra pari, quando sono attivamente impegnati in compiti<br />
significativi e interessati. Le ICT forniscono opportunità agli insegnanti<br />
e agli studenti di collaborare con altri sia nel proprio Paese sia<br />
nel mondo attraverso Internet. Le ICT forniscono inoltre anche i<br />
nuovi strumenti di supporto all’apprendimento collaborativo in classe<br />
e in rete.<br />
L’apprendimento è un processo attivo non passivo. In molti campi, le persone<br />
sono di fronte alla sfida della creazione della conoscenza (crea-<br />
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