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gnitivo, così come lo sono le relazioni intersoggettive; tale bene scaturisce,<br />

quindi da una modulazione che determina una modificazione<br />

delle conoscenze e delle modalità cognitive di gestione delle stesse<br />

messe in gioco dai singoli individui, sulla base delle interazioni e delle<br />

influenze contestuali in gioco.<br />

L’indagine e il confronto delle esperienze e dei modelli descritti suggeriscono<br />

alcune linee guida per la progettazione di efficaci itinerari di<br />

apprendimento/insegnamento in ambito formativo [Santoianni F.,<br />

Striano M., 2003].<br />

In primo luogo, emerge infatti la necessità di concepire ogni esperienza<br />

formativa come contestualmente determinata sia in quanto situata<br />

in uno specifico ambiente fisico e in uno specifico ambito socio culturale,<br />

sia in quanto costituente in sé una peculiare realtà mentale, da cui<br />

non si può prescindere per comprenderne appieno il significato.<br />

In secondo luogo, appare evidente che i processi di apprendimento<br />

/insegnamento devono essere visti come non solo situati in determinati<br />

ambiti contestuali e ma anche distribuiti tra più agenti cognitivi,<br />

che interagiscono sia tra di loro, sia con una pluralità di artefatti culturali,<br />

di strumenti, di sistemi simbolici.<br />

Emerge così da un lato, la dimensione cognitiva, intesa come parte essenziale<br />

e costituiva dei processi educativi e dei contesti in cui si verificano,<br />

e dall’altro, l’organizzazione ed la costruzione tanto dei processi<br />

di apprendimento/insegnamento quanto, in particolare, dei setting<br />

in cui si producono, sia in termini di relazioni intersoggettive, sia in<br />

termini di possibilità di accesso ad una serie di artefatti, strumenti, sistemi<br />

simbolici e di uso di questi in funzione apprenditiva.<br />

Teorie che supportano la nuova visione<br />

del processo di apprendimento<br />

Le nuove visioni del processo di apprendimento e il passaggio a una<br />

concezione dell’apprendimento centrato sullo studente sono emersi<br />

dalla ricerca sull’apprendimento nel dominio cognitivo e dalla confluenza<br />

di diverse teorie che hanno permeato la nostra comprensione<br />

della natura e del contesto di apprendimento. Alcune teorie principali<br />

sono: la teoria socioculturale (basata sulle idee di Vigotsky della intersoggettività<br />

e dello sviluppo prossimale), la teoria costruttivista dell’apprendimento<br />

autoregolato, la “situated cognition”, l’apprendistato<br />

cognitivo, l’apprendimento basato sui problemi (Cognition and Technology<br />

group a Vanderbilt), la teoria della flessibilità cognitiva (Spiro)<br />

e della cognizione distribuita (Salomon). Tutte queste teorie sono<br />

basate su una stessa assunzione che chi apprende è un agente attivo,<br />

che di proposito cerca e costruisce la propria conoscenza in un contesto<br />

significativo, in cui interagisce con altri studenti, con l’insegnante,<br />

con risorse informative e con la tecnologia. Chi apprende è impegnato<br />

in compiti autentici, in contesti autentici usando strumenti autentici<br />

ed è valutato su prestazioni autentiche. L’ambiente fornisce allo studente<br />

una guida e un’impalcatura (scaffolding) nello sviluppo di conoscenze<br />

e abilità. Fornisce un ricco ambiente collaborativo che consente<br />

allo studente di considerare diverse e varie prospettive per affrontare<br />

e risolvere problemi. Fornisce altresì opportunità per riflette-<br />

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