Le diaspore africane tra due continenti Indagine sulle ... - CeSPI
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avuto un impatto nei movimenti sociali e politici delle comunità afro-americane 8 . In particolare ciò<br />
è stato affrontato analizzando come flussi politici ed ideologici panafricani atlantici abbiano potuto,<br />
o voluto, influenzare movimenti nazionalisti territoriali in Africa, e come gli stessi movimenti civili<br />
nordamericani si siano invero rafforzati a partire dalle istanze <strong>africane</strong> 9 (Walters, 1997; Shepperson,<br />
1993; Walker, 2001).<br />
Rispetto al paradigma panafricano classico, Zeleza (pubblicazione attesa, 2008) sottolinea come i<br />
legami e le connessioni <strong>tra</strong> le <strong>diaspore</strong> e i paesi d’origine – legami e connessioni creati e alimentati<br />
at<strong>tra</strong>verso flussi demografici, culturali, economici, politici ideologici e iconografici – sottendono<br />
oggi <strong>due</strong> domande principali con cui confrontarsi: la prima, come le diverse <strong>diaspore</strong> concepiscono,<br />
immaginano e coinvolgono l’Africa – e quindi quale Africa, in termini temporali e spaziali. La<br />
seconda, come l’Africa – o meglio le diverse Afriche nelle proprie dimensioni spaziali e temporali –<br />
ricordino, immaginino e coinvolgano le proprie <strong>diaspore</strong>. Questa prospettiva che sdoppia la<br />
concezione, visione e il ruolo della diaspora africana rimanda all’obbiettivo del lavoro di ricerca che<br />
il <strong>CeSPI</strong> ha svolto – quindi interrogando appartenenti alla diaspora circa le prospettive e visioni sul<br />
proprio ruolo in relazione allo sviluppo africano e apre l’orizzonte circa l’importanza di considerare<br />
anche l’impatto, l’influenza e la comprensione delle azioni della diaspora nei paesi d’origine.<br />
1.3. Il ruolo politico delle <strong>diaspore</strong><br />
La relazione <strong>tra</strong> le comunità immigrate e il proprio paese d’origine è “as likely to be defined by a<br />
desire for <strong>tra</strong>nsformation, contestation and political change as it is by nostalgia, continuity and<br />
<strong>tra</strong>dition”(Adamson,, 2001: 155). Da un punto di vista della partecipazione e di un comportamento<br />
dai risvolti politici, è utile distinguere il caso in cui si consideri la diaspora composta da rifugiati<br />
politici o da immigrati. Molte comunità di asylum seekers, a motivo della stessa natura della propria<br />
storia migratoria, esprimono più facilmente e fortememte un orientamento politico e sociale verso il<br />
paese d’origine come conseguenza della propria emigrazione forzata – assumendo spesso la<br />
leadership in movimenti di opposizione oppure rimanendo coinvolti e influenzati all’estero rispetto<br />
agli accadimenti politici nel proprio paese. Nel caso di labour migrants, invece, l’attivismo politico<br />
<strong>tra</strong>nsnazionale rappresenta uno degli aspetti con cui esprimere il proprio legame con il paese<br />
d’origine, possibile (o meno) espressione di affiliazione politica, di una s<strong>tra</strong>tegia personale in chiave<br />
di ritorno o in chiave di mobilità sociale e rafforzamento del proprio status 10 .<br />
Wayland (2004: 417) sottolinea come chi provenga da società più chiuse e restrittive spesso assume<br />
capacità di mobilitazione, organizzazione e attivismo grazie agli spazi di libertà assunti nel paese di<br />
destinazione. Rispetto ai diversi stadi di conflitto civile in patria, le <strong>diaspore</strong> possono assumere<br />
diverse s<strong>tra</strong>tegie, direttamente (at<strong>tra</strong>verso supporti economici, politici o militari agli oppositori<br />
8 Richiamiamo il contributo di Gilroy su The black Atlantic as a counterculture of modernity dove il black Atlantic<br />
rappresenta uno spazio <strong>tra</strong>nsnazionale di scambi, appartenenze e produzioni culturali in cui il contributo di alcuni<br />
intellettuali (come Wheatley, Delaney, Du Bois, Equiano, Padmore etc.) ha stimolato il dibattito nei cultural studies in<br />
terreno <strong>tra</strong>nsnazionale <strong>tra</strong> Africa, Stati Uniti, Inghilterra e Carabi. Il tema della black double consciousness,<br />
genericamente sostituito da terminologie come metissage, ibridità, creolizzazione rimane un leit motif nello studio delle<br />
<strong>diaspore</strong> in relazione ai processi di integrazione, identità, doppia appartenenza etc.<br />
9 Risulta in questo senso interessante un confronto d’analisi – e con questo una rilettura in chiave <strong>tra</strong>nsnazionale e<br />
comparativa contemporanea – con la storia migratoria Italiana, come propone Gabaccia (2000). Nel suo Italy's Many<br />
Diasporas l’autrice studia infatti come gli italiani emigrati nel XIX e XX secolo abbiano potuto influenzare la<br />
formazione dello stato nazione in Italia e nei paesi di destinazione.<br />
10 Il <strong>tra</strong>nsnazionalismo politico, se e quando si esprima, si manifesta di frequente at<strong>tra</strong>verso una socializzazione politica<br />
nel paese di destinazione, spesso assente nel paese d'origine. Come nota Ggaka Zady, ambasciatore della Costa<br />
d'Avorio in Italia, at<strong>tra</strong>verso l'esperienza all'estero la diaspora africana ha potuto “alfabetizzarsi con gli strumenti<br />
dell'analisi politica. Non che tutti dovessero fare politica, ma tutti dovevano conoscere i meccanismi interni” (Alfonsi e<br />
Yao Assouman, 2005: 91). Rimane questo un punto di notevole interesse da approfondire per la ricerca sui temi del<br />
<strong>tra</strong>nsnazionalismo e per le istanze di integrazione.<br />
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